IL TONNUTO©
PERIODICO D’ACQUA DOLCE - Anno VII - N° 62 – MAGGIO 2006 www.iltonnuto.tk
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n°62 in formato PDF clicca qui:
Questo numero
contiene:
CONSIGLI … IN PARTENZA!!
MONDO RINGHIO!
IL MATRIMONIO DI SILVIA & TEO
J.J.CALE - UN GRANDE DELLA MUSICA
L’ANGOLO D’IVANO
BRUCE SPRINGSTEEN - ”WE SHALL OVERCOME - THE
SEEGER SESSIONS”
JAMES TALLEY - “GOT NO BREAD, NO MILK, NO MONEY BUT WE SURE GOT A LOT OF LOVE”
I MIGLIORI DEL 2006 (SINORA)
27 MAGGIO 2006 : ANDREA PARODI IN CONCERTO…
Curiosità: Ve le ricordate ? SCOPERTE SCIENTIFICHE ED INVENZIONI
da INTERNET: STRUMENTI
MUSICALI - Il Mandolino
CONSIGLI … IN PARTENZA!!
Tre dischi per aprire…
Tre mondi lontanissimi tra loro… ma tre mondi da amare, ognuno a modo
suo. Il folk ruspante di un uomo che, dopo gli U2 (non certo per bravura),
è l’artista più amato della verde Irlanda. Christy Moore in questo doppio
album chitarra e voce accompagnato solo da un’altra chitarra di Ted Benoit,
regala musica di altri tempi. Splendido come il sole il Messico cantato da Lila Downs: canzoni
tradizionali cantate in modo unico, magistrale. Una cantante che deve essere
assolutamente scoperta. E poi, visto che il sole è anche “roba” loro i nostri amici SANNI DEI
dalla loro splendida terra Val D’Aosta con un lavoro live che è frutto di una
registrazione per la trasmissione radiofonica BLUE MUSIQUE. Grazie a Tre dischi che nei prossimi
mesi troveranno ampio spazio su queste pagine. Per ora appuntatevi i nomi e, se amate la musica, quella buona datevi da fare a cercarli… poi ne riparliamo.
P.S. per i SANNI DEI il recapito è www.sannidei.it Mentre l’indirizzo e-mail è [email protected] Altrimenti chiedete direttamente a noi. |
CHRISTY MOORE, L’ALTRA FACCIA DELL’IRLANDA LILA DOWNS, L’ALTRA FACCIA DEL MESSICO SANNI DEI,
|
MONDO
RINGHIO!
EDITORIALE
A CURA DI
IERI COME (M)OGGI… MA, DOMANI…
Cari amici ben
trovati.
Come non partire da
(mutuando il grande Battisti) “Dove il sole va a morire…”!!
Avrete seguito penso
un po’ tutti la vicenda che ha coinvolto arbitri e mestieranti del nostro
beneamato CALCIO.
Adesso sento tanti
che menano il “torrone” che tanto si sapeva che era così che era tutto
taroccato e via dicendo. Prendo poco sul serio queste voci e penso che, se
“sudditanza psicologica” ci poteva sempre essere stata, la corruzione via
“cellulare” è frutto della nuova tecnologia… è nuova perché un tempo impensata.
Mettetela un po’ come
meglio vi aggrada… ma viene da pensare seriamente che non vale più la pena sbatter via “quattrini” per avere
l’esclusiva di un campionato di calcio che non è diverso da una fiction tv.
Staremo a vedere,
questa volta, come andrà a finire.
Dovessero insabbiare
tutto (italica passione!) vi inviterei a registrarvi la soap (che più vi
aggrada) del mezzodì … e poi, giunta la domenica pomeriggio… vi direi di
gustarvela, restituendo il vostro box (più o meno interattivo) al mittente,
abbonamento e/o tessera compreso/a.
Le emozioni (false) sarebbero le stesse ma,
Grande Madre, risparmiereste qualche milionata di vecchie lire.
Il potere occulto nel
calcio era (doverosamente) segnalato da tempo, credo che nessuno dei grandi
club possa chiamarsi “immune”… poi qualcuno lo beccano… (M)oggi… come ieri.
Venendo a cose ben
più banali…
Il risultato delle
ultime elezioni politiche ci ha lasciato in eredità la consapevolezza di avere
a che fare con un paese nettamente spaccato in due.
“Bella novità!!”
penserà qualcuno. E forse penserà bene.
Non si tratta solo ed
esclusivamente di un problema di “destra” o “sinistra”.
Un tempo erano
“terroni” e “polentoni”, poi si è chiesto di unire il paese prima e l’Europa
poi… e quindi ecco che si è passati dal concetto di “Italiani” al concetto di
“comunitari”, così da contrapporre il nuovo “Saladino”, questa volta sotto
forma di “extracomunitari”.
Da che mondo è mondo
le divisioni hanno contribuito alla crescita della democrazia nel senso
“letterale” del termine. Idee diverse che si confrontano possono portare, a ben
vedere, ad un unico, e magari buono, risultato. Mettere sul piatto diverse
conoscenze e diverse esperienze può aiutare a capire per davvero le più diverse
problematiche e quindi, per conseguenza, ad agire meglio.
Così pensavo.
Poi ad un certo punto
ho sentito in tv fare il nome del G.G. Grande Gobbo.
Si parlava di una sua
possibile candidatura al Senato.
Allora ho capito che
da questa divisione in due delle forze politiche del paese non ci sarà
assolutamente da aspettarsi un granché.
Se per ricominciare
partiamo dal G.G. (nella cui scatola nera in gobba sono celati cinquant’anni di
“Misteri Italiani”) stiamo andando versa la disfatta “finale”… ma per davvero.
Possibile che in
venti anni non si sia creata una classe politica capace di metterli in pensione
quelli come il G.G.!!!
Ma non è solo la
politica che mostra il fiato corto… tutta la penisola parte per ponti, ferie…
si bruciano tonnellate di benzina,
Ci vengono a
raccontare che l’economia è in lieve, lievissima crescita, quando il giorno
prima autorevoli settimanali economici europei ci davano per l’orso morto la
cui pelle già era stata venduta.
Se mai qualcuno si
prendesse la briga di dirci: “Ohh!! Se si continua così l’anno prossimo, tra
due anni, forse tre, saremo in braghe di tela”,
ci scommetto, stenteremmo a credergli e gli daremmo del “coglione”.
Siamo pur sempre noi…
quelli del paese del Bengodi. Non dimenticate di ricordarvelo… ogni tanto.
SPECIALE:
IL MATRIMONIO DI SILVIA & TEO
By Mauro
Nel corso del passato
mese di aprile i nostri
In due atti hanno (come
si diceva un tempo) “tirato su” il consenso.
Ne conseguono le
ufficiali pubblicazioni che, come dice la parola stessa, hanno il compito di
rendere pubblico il matrimonio prossimo venturo.
A dire il vero, noi,
il vero e proprio “make – up” del loro matrimonio l’avevamo già celebrato.
Era sepolto negli
archivi video-audio della TONNUTO-HOME ed è stato rispolverato proprio pochi
giorni or sono.
L’evento si svolse in
una fredda domenica di novembre del 2000. Per essere precisi era il 26/11/2000.
I nostri due
protagonisti erano all’epoca due giovanissimi “ragazzini”… dovreste vederli…
noi, presenti in massa (
La “location” scelta
per le riprese era insolita; una via piena di gialle e rosse foglie cadute in
quel di Trento.
Diciamo pure che
c’era un freddo “bestia” e che dalle immagini girate il tutto appare
chiaramente memorabile… oltretutto ci cacciammo tra le viette sperdute di
Trento alla ricerca di un buon (nel senso economico) ristorante e ci ritrovammo
ad ingurgitare tramezzini in uno “sputo” (non in senso dispregiativo… semmai
vezzeggiativo) di bar.
La gita per i
mercatini di Natale (organizzata dalla biblioteca di Novedrate) fu, quindi,
anche l’occasione per le riprese di questa “fantastica” documentazione
video-fotografica che è (ovviamente) coperta dal più assoluto TOP-SECRET e che,
verrà pubblicata a tempo debito.
Gli specialisti del
TONNUTO (FaZ & FaZ) sono già stati ampiamente e con largo tempo avvertiti.
E’ tutto materiale sul quale ci sarà da lavorare… poi, si vedranno i risultati.
Nel frattempo è
giusto lasciare un margine di sana curiosità sulla questione.
Tornando al consenso,
beh, che dire, dopo “l’interrogatorio” del parroco tutto pare deciso per il
meglio; impedimenti di sorta pare non ve ne siano (e noi che pensavamo che Teo,
con i suoi occhioni azzurri confessasse di essere più che bigamo… ) indi per
cui la “macchina matrimoniale” si è messa in moto ed il suo motore pare già
girare a mille.
Confessiamo di essere
anche noi già attivi sul “fronte preparativi”… come, dove e quando è presto per
dirlo.
Diciamo che i primi
progetti e le prime idee sono già su carta… qualche contatto con informatori
“esterni” è già stato avviato ed, in generale, ci pare di poter dire che tutto
procede bene.
Ovviamente il TONNUTO
può contare sui suoi molteplici “inviati” ognuno dei quali sarà pronto a tempo
debito a fare la sua parte.
AL 10/05/2006 MANCANO: 129 GIORNI
SULLE ORME DI…
by FaZ
Senza
ne demerito e ne gloria credo che la maggior parte di voi dopo aver letto il
nome sopra si chieda: “JJ Cale, ma chi è costui?”
Beh, se devo esser sincero anche io l’ho conosciuto da
poco (buhh..mi sento in colpa con me stesso) ma grazie al nostro capo tonnuto
Mauro ho ascoltato vari sui pezzi importanti che mi han lasciato a bocca
aperta… perché ? E quali ? ahh.. vi faccio qualche titolo, rimarrete credo
stupiti anche voi: Cocaine (e già ! non è di Clapton), After Midnight (manco questa è di Clapton…mmm.. iniziate a pensare che il grande Eric
ha scritto solo Layla ?! ) , Call
me the breeze (su questa ci han
fatto anche un film con J.Turturro e G.Cloney, poi cover di tanti fra cui i Lynyrd
Skynard), Hold on, Crazy Mama, Magnolia, etc.
Ebbene
come detto sopra questo chitarrista dell'Oklahoma, sconosciuto ai più, viene
considerato il padre stilistico dei famosissimi Eric Clapton e Mark
Knopfler. Come già detto Clapton ha
legato molti suoi successi alla reinterpretazione di alcuni classici del buon
J.J. mentre Knopfler ha sempre ammesso di ispirarsi anche ai suoi suoni fin da
quando iniziava con i Dire Straits.
E’
un fenomeno abbastanza raro questo nella musica di un certo calibro, dove
l’autore di decine di successi rimane praticamente sconosciuto al grande
pubblico mentre la fama va a chi lo copia (più o meno autorizzato). Tra i moltissimi che lo han fatto vi sono i
Lynyrd Skynyrd, Deep Purple, Johnny Cash, The Band, Santana, Bryan Ferry e The
Allman Brothers Band.
Va
detto che Cale ha sempre accettato e ritengo voluto questo. Pare essere un tipo
che suona per puro piacere. Vuole esser libero e non legarsi a contratti ricchi
ma troppo soffocanti.
Quindi
gira l’america coi suoi Truck, sparisce dalle sceno quando gli garba e si
ripresenta quando meno te lo aspetti con un'altra raffica di successi. Magari la maggior parte non son niente di
sconvolgente ma tutti i pezzi sono sicuramente piacevoli ed orecchiabili.
Alcuni
dicono che nel complesso i suoi pezzi
sono come i gianduiotti… si continua a mangiarne come ingordi anche se
hanno sempre lo stesso sapore.
Forse
non è un virtuoso della chitarra e non fa giochi di prestigio con essa ma
scrive canzoni che lasciano sempre a bocca aperta (o forse meglio dire ad
orecchie aperte). Un grande.
Per
chi vuole conoscerlo vi sono vari "The best of" in giro con raccolte
dei suoi vecchi successi.
Nella
prossima pagina vi riporto una sua veloce biografia.
Biografia :
J.J.Cale sta per Jean Jacques Cale. Nato a Oklahoma City ma cresciuto a Tulsa, in
Oklaoma, Cale ha suonato in parecchie band di rock & roll e swing.
Si sposta poi a Nashville a 21 anni e da lì cresce il
suo spessore. Lo chiamano a Los Angeles a suonare nei club in compagnia di
gente considerata. Nel 1965 si mette da solo ed inizia a comporre. Nasce la
prima versione di "After
Midnight".
Il
suo primo album è del 1966 col gruppo dei Leathercoated Minds “A Trip Down
Sunset Strip”. Visto il periodo l’album non poteva che essere psichedelico.
Rientra
a Tulsa dove suona per un club e poi viene scritturato da una casa
discografica, la Shelter, che nel 1969 vende i diritti di "After Midnight," a Clapton che
la fa conoscere in tutto il mondo si può dire.
Nel
1971, Cale si decide a pubblicare il suo primo album da solista “Naturally”.
Ottiene un bel successo con "Crazy Mama" e "Call Me the
Breeze" subito dopo ripresa dai Lynyrd Skynyrd. Negli anni successivi non
si ferma più, escono “Really” (contenente “Lies") e Okie del 1974. Nel 1976
arriva “Troubadour” contenente "Hey Baby" e la famosa "Cocaine" (resa famosa
sempre da Clapton in seguito).
Da
qui in avanti si può dire che Cale non ha più problemi di soldi. Cambia
etichette discografiche rilasciando vari altri album. Forse troppi. Nel 1983,il
suo ottavo non vende bene con
Da
quel che avete letto, capite che è un tipo strano. Non ama la fama, ha evitato
costantemente la pubblicità, rilascia ben poche interviste e tutte di breve
durata. Però di album ne ha sfornati a
bizzeffe.
Nel
tempo libero si gode i suoi hobby: pesca, motociclismo, e scrive e scrive
canzoni nel suo studio.
Qualche
link:
http://www.jjcale.com (sito ufficiale)
http://www.jjcale.com/discography.html (copertine di tutti gli album)
http://www.jjcale.org/ (bel sito francese)
Non
so spiegarmi il motivo ma ho notato che (almeno in internet) sono i francesi a
rendergli maggior omaggio.
L’ANGOLO D’IVANO
PASSA TRANQUILLAMENTE TRA IL
RUMORE E LA FRETTA, E RICORDA QUANTA PACE PUO’ ESSERCI NEL SILENZIO. /Finchè è possibile senza doverti abbassare, sii in
buoni rapporti con/ /tutte le persone.● Di la verità con calma e
chiarezza; e ascolta gli/ /altri, anche i noiosi e gli ignoranti; anche loro
hanno una storia da/ /raccontare● Evita le persone volgari e
aggressive; esse opprimono/ /lo spirito. Se ti paragoni agli altri, corri il
rischio di far crescere in te/ /orgoglio e acredine, perché sempre ci saranno
persone più in basso o/ /più in alto di te.● Gioisci dei tuoi
risultati così come dei tuoi progetti./ /● Conserva l’interesse per il tuo lavoro,
per quanto umile; è ciò/ /che realmente possiedi per cambiare le sorti del
tempo.● Sii prudente/ /nei tuoi affari, perché il mondo è pieno di
tranelli. Ma ciò non accechi/ /la tua capacità di distinguere la virtù; molte
persone lottano per grandi ideali, e dovunque la vita è piena di eroismo.●
Sii te stesso./ /soprattutto non fingere negli affetti e neppure
sii cinico riguardo/ /all’amore; poiché a dispetto di tutte le aridità e
disillusioni esso è/ /è perenne come l’erba.● Accetta benevolmente
gli ammaestramenti/ /che derivano dall’età, lasciando con un sorriso
sereno le cose della/ /giovinezza.● Coltiva la forza dello spirito
per difenderti contro/ /l’improvvisa sfortuna. Ma non tormentarti con
l’immaginazione./ /molte paure nascono dalla stanchezza e dalla
solitudine. Al di là di/ /una disciplina morale, sii tranquillo con te
stesso. Tu sei un figlio/ /dell’universo, non meno degli alberi e delle
stelle; tu hai diritto ad/ /essere qui. E che ti sia chiaro o no, non vi è
dubbio che l’universo ti/ /si stia schiudendo come dovrebbe.● Perciò
sii in pace con Dio,/ /comunque tu Lo concepisca, e qualunque siano le
tue lotte e le tue/ /aspirazioni, conserva la pace con la tua anima pur
nella rumorosa/ /confusione della vita.● Con tutti i suoi
inganni, i lavori ingrati e/ /i sogni infranti, è ancora un mondo stupendo.●
Fai attenzione.●/ /Cerca di essere felice./ / / / Trovata
nell’antica chiesa di s. Paolo Baltimora/ / Datata
1692/ |
IL
DISCO DEL MESE
BRUCE SPRINGSTEEN
”WE SHALL OVERCOME - THE SEEGER
SESSIONS”
By Mauro
Il Boss è un grande.
Avrebbe potuto
benissimo accomodarsi e far uscire un dischetto rock… comunque, qualunque. Avrebbe
venduto bene lo stesso.
Invece spiazza tutti
i suoi fans più incalliti per la seconda volta nel giro di soli due anni. Dopo
il semiacustico “DEVILS & DUST” dell’aprile 2005 ecco il folk di “WE SHALL
OVERCOME – THE SEEGERS SESSIONS” dell’aprile 2006.
Tredici canzoni, più
di un’ora di grande musica, il tutto con un minimo comune denominatore: il
grande folk di Pete Seeger. Il disco in questione altro non è la maturazione di
un’idea che nacque nel lontano 1998 quando Springsteen incise una versione di WE
SHALL OVERCOME ad uso e consumo di un disco tributo per la musica di Seeger. Lì
nacque l’idea di registrare tutto un disco con le canzoni di Pete. Ci sono
voluti altri otto anni ma, è il caso di dire, è valsa la pena dell’attesa.
Un disco coraggioso,
coraggiosissimo, e per questo il buon Bruce merita un grande incondizionato
applauso da tutti i cultori della grande musica, quella che non è solo rumore,
non è solo pop, non è solo rock, blues… ma semplicemente folk. Allo stato più
semplice e puro.
Un breve cenno alla
figura di Seeger è, in premessa, doveroso.
Pete Seeger è stato
un grande cultore della musica folk: classe 1919 compirà felicemente i suoi 87
anni in questo 3 maggio 2006 di grazia. E il Boss gli ha fatto, forse, il
regalo più bello.
Seeger cresce in una
famiglia dove gli ideali di libertà, uguaglianza e rispetto si mangiano a
tavola. Forma quindi un carattere molto coerente con quei grandi ideali di pace
e libertà che passano e si tramandano di generazione in generazione. Nel 1940
con Woody Guthrie (altra leggenda della folk-music) forma i THE ALMANAC
SINGERS. I due si gettano anima e corpo nel loro impegno musicale: musica che
diventerà inno di sindacati, organizzazioni pacifiste e via dicendo. Canzoni
semplici, musicalmente forse definibili anche “spoglie”, in quanto l’essenziale
è che il messaggio che portano con loro giunga a chi di dovere.
Questo è stato Pete
Seeger: insieme a Guthrie l’unico “originale” folk-singer. E si capisce quindi
come una figura così primaria della musica folk
americana abbia avuto l’onore e il giusto tributo e riconoscimento da
parte di un eroe “attuale” come Springsteen.
Il disco ha un suono
stupendo. Bruce ha rinunciato ai suoi soci (dai suoni rock) della E-STREET BAND
ed ha assemblato per l’occasione una squadra tutta speciale. In realtà un pezzo
di E-STREET BAND c’è:
La band di musicisti
che accompagna il Boss in questa epopea è bella lì anche sulla copertina del
disco. E’ come una piccola banda di paese: chitarra, banjo, un altro violino ad
accompagnare la Tyrell, tromba, trombone, contrabbasso, batteria, piano,
armonica e via dicendo. Un insieme di suoni che permette alle canzoni di Seeger
di presentarsi, all’alba del 2006, completamente rivestite di nuovo. Un nuovo
vestito musicale che le rende certamente più appetibili ma che non intacca per
nulla la forza delle “parole”, che è poi la loro unica forza.
Tutte belle le
tredici tracce, dall’iniziale OLD DAN TUCKER alla successiva JESSE JAMES, da
JOHN HENRY a ERIE CANAL.
Il massimo, secondo
il mio personale giudizio, è nel grande, grandissimo finale. Tracks 10-11-12-13 ossia SHENANDOAH, PAY ME MY MONEY
DOWN, WE SHALL OVERCOME (che titola il disco) FROGGIE WENT A COURTIN’.
Questa sequenza
finale è da 10 e lode, niente di meno. Stupenda WE SHALL OVERCOME che ha qui
una resa di ampio respiro e che è l’autentica gemma del disco. Una canzone che
cantavamo all’oratorio vent’anni fa… roba da non credere.
Merita senz’altro una
lode anche l’idea di inserire nella confezione anche un DVD VIDEO (come nello
scorso DEVILS & DUST) contenente 30 minuti circa di documentazione visiva
sulle registrazioni dell’album. Si respira fino in fondo l’aria che tirava in
sala di registrazione, sala che altro non è che una stanza della casa di
campagna del Boss in quel del New Yersey; una bella casa coloniale immersa nel
verde.
Il DVD contiene,
inoltre, tutto l’album audio in alta definizione più due bonus tracks che,
sono, immagino un’attraente offerta per i cultori del completiamo.
Ritornando al
contenuto video, ad un certo punto, tutta la banda si ritrova all’esterno, dove
tira un discreto vento, per improvvisare un pezzo tutto da immortalare a totale
beneficio degli astanti.
Il disco passa con
onore e merito a comandare la classifica dei migliori di questo 2006 di chi vi
sta scrivendo. Senza spazio al men che minimo dubbio.
Per fare un disco
come questo ci voleva coraggio… e il coraggio è a solo appannaggio dei forti e
va premiato ed encomiato.
Probabilmente il
Boss, con un disco come questo a seguire lo scorso DEVILS & DUST perderà
anche qualche fans per strada, ma scommetto che ne guadagnerà molti di nuovi.
In fondo più si va
vanti e meglio di vede la lunga strada che ci si lascia dietro.
SULLE ORME DI…
JAMES TALLEY
“GOT NO BREAD, NO MILK, NO MONEY
BUT WE SURE GOT A
30TH ANNIVERSARY EDITION
by Mauro
Benedetto il 30° anniversario
dall’uscita di questo album dal titolo che è tutto un programma.
Grazie al compleanno
di “GOT NO BREAD, NO MILK, NO MONEY, BUT WE SURE GOT A LOTO OF LOVE” ho
personalmente scoperto James Talley e il suo mondo musicale.
Decisamente poetica
anche la copertina del dischetto. C’è tutta la famiglia del nostro. Lui in
piedi
La musica che Talley
propone è un sano mix tra country e folk, alcune spruzzatine di blues e giusto
qualche accenno di tromba a jazzare il tutto. Prendono così corpo canzoni che
regalano emozioni autentiche; spesso suoni di steel guitar e dobro passeggiano
nelle armonie vocali di Talley e contribuiscono a rendere il tappeto sonoro del
disco assai variegato e per nulla scontato.
A sorpresa, tra i
credit dei musicisti che nel 1975 contribuirono alla registrazione dell’abum
trovo il nome di uno dei miei beniamini in assoluto: niente meno che John Hiatt
alla chitarra acustica.
Anche questo, per uno
che crede nel destino, depone a favore della nuova scoperta.
L’edizione del 30°
contiene anche un bonus-disc con una lunga intervista al nostro: peccato che la
poca dimestichezza con la fluente parlata USA mi metta del tutto (o quasi)
fuori dai giochi.
Tengo per molto buono
il libretto allegato al cd. Trovatemi voi un musicista che scelga di mettere
ben 36 pagine di libretto con testi, foto ecc. ecc. La maggior parte delle
nuove uscite oggi sembrano arrivare tutte da genovesi (senza offesa alcuna) ed
è già tanto che ti schiaffino dentro la copertina, figurati i testi… ti dicono
sì, che li puoi scaricare da internet... gratis (ovviamente).
Così questo disco e
le sue 13 canzoni (la tredicesima è una ripresa della 3) RED RIVER MEMORY e la
7) BIG TATERS IN THE SANDY LAND è strumentale)
le si può assaporare tutte quante per musica e testi. Ed i testi sono vergati
da una penna di un cantautore di talento: uno che descrive per bene l’arte di
vivere, a volte di sopravvivere. Storie semplici ed ingredienti tutti quanti di
semplice vita quotidiana.
La traccia 12) TAKE
ME TO THE COUNTRY è il capolavoro ed il gioiello dell’album. Una song da
brividi, un’incedere lento che Talley canta con assoluta partecipazione e che
vale da sola la spesa del cd.
Senza dubbio sopra la
media anche RED RIVER MEMORY, ma è comunque tutto il disco, nel suo complesso,
che suona veramente bene.
James Talley fa
veramente buona musica.
Scoprirlo è, a ‘sto
punto un dovere.
I MIGLIORI DEL 2006 (SINORA)
By Mauro
1)
BRUCE SPRINGSTEEN – WE SHALL OVERCOME
2) WILLIE NILE – STREETS OF
3)
NEIL DIAMOND – 12 SONGS
4)
VINICIO CAPOSSELA – OVUNQUE PROTEGGI
5) PACIFICO – DOLCI FRUTTI TROPICALI
6)
SONO ATTESI…
I Mercanti di Liquore – LIVE IN DADA
… sull’onda della grande musica d’autore.
Stefano Barotti – da definire – un
nostro beniamino alla seconda prova. Attesissimo.
27 MAGGIO 2006
TEATRO
DELL’ORATORIO di VERTEMATE CON MINOPRIO
ORE
21,00
UN APPUNTAMENTO PER
CHI AMA LA BUONA, SANA MUSICA D’AUTORE…
(CONTATTATECI… SE
VOLETE ESSERE DEI NOSTRI…)
Curiosità: Ve le ricordate ?
SCOPERTE SCIENTIFICHE ED INVENZIONI
alcune curiose/utili scoperte/invenzioni degli
ultimi 40 anni
by FaZ
2000 – Superata la
velocità della luce 1999 – Nasce il 6
miliardesimo abitante della Terra 1999 – Lancio dello
standard MP3 1998 – Nascono i primi
bambini con sesso predeterminato 1998 – entra in commercio
il viagra 1998 – nascono i DVD 1997 – creato primo
cromosoma artificiale umano identico ad uno naturale 1996 – scoperta l’acqua
sulla Luna 1996 – nasce 1993 – concluso il tunnel
sotto la Manica 1993 – Rubbia presenta il
principio di reattore per il “nucleare pulito” 1993 – prima divisione
cellulare di embrione umano (è possibile “fabbricare” gemelli) 1992 – vendita dei primi
pomodori transgenici (in USA) 1992 – prime mappe
elettroniche di navigazione per auto con sistema GPS 1990 – prima terapia
genica (corregge difetti genetici) su umani 1990 – primo telescopio
spaziale in orbita (Hubble) 1989 – prime
apparecchiature per la realtà virtuale 1987 – realizzati primi
vegetali (pomodori) transgenici (OGM) 1986 – Chernobyl, il più
grave incidente nucleare della storia 1986 – lo shuttle
Challenger esplode: più grande tragedia spaziale 1985 – entrano in
commercio i primi CD-Rom (600 MB) 1983 – realizzato il primo
virus per computer 1983 – isolato il virus
dell’Aids 1986 – sul mercato i primi
compact disc (CD) per registrare musica 1981 – realizzata la prima
macchina fotografica a registrazione magnetica (digitale) 1981 – IBM lancia il suo
primo personal computer (con sistema
operativo MS/DOS) 1979 – Sony introduce il
Walkman (cassette e ascolto in cuffia): la musica a spasso 1978 – nasce la prima
bimba in provetta (ossia fecondazione artificiale) 1977 – venduto il primo
modem per computer 1975 – primo
videoregistratore domestico commerciale 1975 – denunciato per la
prima volta l’effetto serra. 1973 – nasce internet 1973 – prima chiamata con
cellulare 1972 – primi videogiochi
per PC 1972 – venduta la prima
calcolatrice tascabile 1971 – realizzato il primo
microprocessore 1969 – l’uomo sbarca sulla
Luna 1968 – realizzato il primo
robot completo 1967 – inventata la
bottiglia di plastica per bevande 1967 – inventato il
sistema Dolby antifruscio 1965 – in funzione primo
bancomat negli USA 1963 – Philips presenta la
prima compact cassette (musicassetta) 1961 – Gagarin primo uomo
nello spazio 1960 – venduta la prima
pillola anticoncezionale 1960 – realizzato il primo
laser |
da INTERNET: STRUMENTI MUSICALI
by FaZ
(Da Wikipedia,
l'enciclopedia libera)
Il mandolino è uno strumento musicale antichissimo
che ebbe origine e sviluppo nel Cinquecento. Appartiene alla famiglia degli
strumenti cordofoni. Simile ad una mandola, di cui costituisce una varietà, ha
trovato e tuttora trova largo uso soprattutto nel sud Italia e, più
specificatamente, nel napoletano. Grazie alla sua particolare cassa armonica
emette un suono melodioso che lo rende uno strumento unico nel suo genere.
Oltre
al mandolino classico, detto napoletano (con quattro corde doppie, in versione barocca
oppure da concerto), ne esistono altri tipi fra cui il mandolino milanese (di
origini più antiche, con cinque o sei corde doppie) ed il mandolino genovese
barocco.
L'origine
del mandolino napoletano risale alla metà del 17° secolo: in quel tempo sembra
incominciasse la sua produzione di mandolini la celebre "Casa
Vinaccia". Questi mandolini sono quasi tutti ricchi di intarsi,
filettature d'avorio lungo il manico eseguite con molta precisione e di deve
proprio al Vinaccia l'applicazione delle corde di acciaio in sostituzione di
quelle in ottone usate all'inizio e che difettavano di voce e di timbro.
Il
repertorio internazionale di musiche per mandolino è pressoché illimitato
potendosi adattare a questo strumento vari tipi di musica. Nel caso del mandolino
napoletano è infatti possibile utilizzare musica violinistica per principianti
(dal momento che il mandolino napoletano ha la stessa accordatura del violino).
Pur
essendo uno strumento popolare, è stato impiegato anche nella musica cosiddetta
colta e, talvolta, anche nell'opera lirica. Lo stesso Antonio Vivaldi compose
un concerto per mandolino (Concerto in
La
chiave di lettura usata per suonare il mandolino è la chiave di sol.
Lo
strumento di per sé è costituito da una cassa armonica e da un manico.
Il
manico è la parte più semplice del
mandolino: è lungo circa
Il
plettro è semplicemente una specie di "unghia" con il quale si
suona questo strumento: esso è di grande aiuto per eseguire il famoso e
caratteristico tremolio (trillo) che ha reso famoso in tutto il mondo il
mandolino. Il plettro si tiene tra il pollice e l'indice per 1/3 della sua
lunghezza e con il semplice movimento del polso bisogna colpire una volta la
corda dall'alto verso il basso e dal basso verso l'alto. Più si esegue questo
movimento velocemente e più il suono sarà perfetto e senza stonature.
Le
corde del mandolino sono quattro e doppie:
Mi
– è la corda in cui si possono eseguire note alte
La
– con questa corda si possono eseguire note medio-alte
Re
– questa corda permette di eseguire note medio-basse
Sol
– è la corda con la quale si eseguono note basse
La
posizione di queste corde sul manico è la seguente: il Mi è quella più in
basso; poi salendo vengono
Il
materiale di cui sono costituite le corde può essere lega metallica
oppure fibre di plastica.
Generalmente
il plettro è di materiale plastico ma i più ricercati sono quelli in guscio di
tartaruga che per la sua durezza rendono il suono ancora più nitido.
Mentre
i legni usati per la costruzione solitamente sono:
Cassa Armonica: Acero Marezzato
Tavola Armonica: Abete rosso della Val di Fiemme
Manico: Acero Marezzato
Tastiera: Ebano
Per
poter suonare il mandolino occorre avere una buona conoscenza della musica in
tutte le sue sfumature in quanto esso prevede anche l'esecuzione di accordi e
non solo di note; la base per essere un buon mandolinista sta per la maggior parte
in una buona capacità di solfeggio che è possibile ottenere con ripetute
letture di spartiti scandendo a voce il tempo e il valore delle note.
NEL PROSSIMO NUMERO:
IN MAGGIO PROSEGUONO LE GRANDI USCITE … I MERCANTI DI LIQUORE…E ALTRO,
MOLTO ALTRO
POI C’E’ QUALCOSA DI “OLD”, TUTTO
DA SCOPRIRE O RISCOPRIRE.
E BUONE NUOVE COSE DA FaZ e
IVANO
QUESTO NUMERO DEL TONNUTO E’ STATO CHIUSO IN REDAZIONE ALLE
ORE 20,40 DEL 10/05/2006
HANNO FATTIVAMENTE COLLABORATO A QUESTO NUMERO (E NOI LO
RINGRAZIAMO) :
IL PORCELLINO D’INDIA RINGHIO
L’INDISPENSABILE AIUTO DEL GRANDE AMICO FAZ
IL NOSTRO NUOVO “SOCIO” IVANO
CIAO RAGAZ!!
SE AVETE MATERIALE CHE VOLETE PUBBLICARE…
SE AVETE UN CANTATE PREFERITO DI CUI PARLERE…
SE VOLETE SAPERNE DI PIU’ SU QUALCHE ARGOMENTO…
IL NOSTRO NUOVO
INDIRIZZO E’ [email protected]
SCRIVETECI ! ! !