IL TONNUTO©     

 PERIODICO D’ACQUA DOLCE - Anno VII - N° 60   MARZO 2006     www.iltonnuto.tk

 


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Questo  numero  contiene:

 

 

DUE NOSTRI AMICI A TORINO!! 
OLIMPIADI: CHE PASSIONE!

MONDO RINGHIO!     EDITORIALE

IL DISCO DEL MESE/1
WILLIE NILE
”STREETS OF NEW YORK”

IL DISCO DEL MESE / 2
by FaZ
FOLCO  ORSELLI
 “LA SPINA”

INCONTRO  A   MONTESOLARO   CON
Davide Van de Sfroos

SPECIALE:
 IL MATRIMONIO DI SILVIA & TEO

”L’ANGOLO D’IVANO”

da INTERNET:    STRUMENTI  MUSICALI
by FaZ
LA FISARMONICA

”LA LETTERA…”

”IL PRONOSTICO… MONDIALE”

SULLE ORME DI…
MOODY BLUES

I MIGLIORI DEL 2006 (SINORA)

LA SCOPERTA DEL MESE
TEKA P ”CARAGNA NO”

INTERNET
Notizie Curiose e/o Dati Interessanti
x  FaZ
Mappa dei Reattori Nucleari

 

 

 



 

 

DUE NOSTRI AMICI A TORINO!!

OLIMPIADI: CHE PASSIONE!

 

 

Venti sono le edizioni delle Olimpiadi Invernali e proprio Torino 2006 è stata l’ultima di una lunga serie:

I           Chamonix 1924                                XI         Sapporo 1972
II          St. Moritz 1928                                  XII        Innsbruck 1976
III        Lake Placid 1932                              XIII       Lake Placid 1980
IV         Garmisch Partenkirchen 1936           XIV       Sarajevo 1984
V          St. Moritz 1948                              XV       Calgary 1988
VI         Oslo 1952                                      XVI       Albertville 1992
VII        Cortina d'Ampezzo 1956                XVII      Lillehammer 1994
VIII       Squaw Valley 1960                XVIII     Nagano 1998
IX       Innsbruck 1964                              XIX      Salt Lake City 2002
X          Grenoble 1968                          XX      
Torino 2006

 

 

Alla prima edizione gli azzurri sono 14 (su 258 atleti) e portano a casa come miglior piazzamento un sesto posto nel bob.

E’ il 1924 e Chamonix ospita la “7^ internazionale degli sport invernali” che solo successivamente venne dichiarata prima edizione dei Giochi Olimpici d’Inverno. Il primo italiano a vincere una medaglia d’oro alle Olimpiadi fu Nino Bibbia, originario di Sondrio dove è nato nel 1922. Bibbia vinse l’oro nello skeleton (una variante dello slittino in cui si scende proni con la testa in avanti) nel 1948 ai Giochi di St. Moritz. La sua avventura olimpica nello skeleton finì con quella medaglia, perché nel 1948 la disciplina scomparve dal programma olimpico per tornare solo a Salt Lake City 2002. Nel 1956 le olimpiadi invernali approdarono in Italia a Cortina dove il mattatore è l’austriaco Toni Sailer che vince tutte e tre le prove alpine. L’Italia esplode negli anni Novanta: 4 ori, 6 argenti e 4 bronzi ad Albertville nel 1992 e il record assoluto di venti medaglie (7 ori, 5 argenti e 8 bronzi) di Lillehammer nel 1994.

Ma entriamo nel vivo delle Olimpiadi con lo sport invernale forse più conosciuto: l’Hockey su ghiaccio.

Chi non è mai entrato in un palazzetto di Hockey su ghiaccio? Beh noi… almeno fino al 19 febbraio per la nostra prima partecipazione alle olimpiadi con la mitica partita Svizzera – Germania (in pratica un derby tra krucchi e semi-krucchi….ve lo dice uno che ci lavora insieme tutti i giorni!).

Le regole non sono poi così difficili anche se non si è appassionati di questo gioco: 6 giocatori infagottati in una divisa che più imbottita non può essere, devono segnare nella porta avversaria.  Una sorta di calcio dove il difficile è stare sui pattini e invece del pallone c’e’ un minuscolo dischetto nero (PUCK) da colpire col bastone (STICK).

Per comprendere il vero spirito olimpico ci siamo svegliati di buon mattino, abbiamo subito un ritardo di 20 minuti col treno, fatto la fila per entrare al gate del Palasport (peggio dell’imbarco all’aeroporto) e come al solito il classico intoppo: Matteo viene tenuto in ostaggio per 10 minuti dagli addetti alla sicurezza per delle stupide pile della macchina fotografica che facevano suonare il metal-detector!!   Mentre Silvia con tanto di borsetta al seguito e senza neanche un controllo era già al punto shopping!! Pensavamo che tutto fosse finito e che ai nostri occhi comparisse il famoso Palasport, invece ci si apre un enorme spiazzo e altra fila che ci attendeva per entrare al nostro settore. 

Per ingannare l’attesa però c’erano delle simpatiche ragazze che con tanto di colori ti disegnavano in viso la bandiera della nazione preferita.  Matteo non poteva mancare e lavorando in una banca svizzera ha pensato bene di dividere le guance…

Finalmente l’ingresso nel palazzetto: che spettacolo di luci, musica e gente, tanta gente. Tutti svizzeri o almeno la maggior parte, con tanto di bandiere e campanacci da “vaccari” al seguito.

La partita è rapida, scorre veloce (un po’ meno il sangue nelle vene causa freddo polare all’interno del palazzetto) nonostante tra pause e falli duri più di due ore; per la cronaca il risultato finale è stato di  2-2.

Ma l’ “evento” della giornata è stato la doccia di birra che un semi-krucco ubriaco (lo svizzero) ha fatto a Matteo durante il primo tempo. Immaginatevi la sciarpa e la camicia intrise di birra e quella goccia perfida che pian piano ti scende per la schiena e arriva là dove non batte il sole….

Per fortuna la pioggia e la neve che ci hanno sorpreso all’uscita dalla partita hanno tolto in parte l’odore nauseabondo della birra dai capelli; anche perché gli autobus che ti portavano in centro o alla stazione non riuscivano a contenere le 8.742 persone del Palasport uscite tutte insieme alla fine della gara e quindi ce la siamo fatta a piedi, grondanti e affamati. Stanchi abbiamo ripreso finalmente il nostro treno per Milano, ma nel cuore ci è rimasto davvero lo spirito olimpico. Dalla televisione non si riesce a percepire tutto ciò che sta davvero dietro ad un simile evento come le Olimpiadi e quello che più ci ha impressionato è la moltitudine di persone che ama davvero questi sport,  che purtroppo diventano famosi in 20 giorni e poi scompaiono per 4 anni!

E ora passiamo il testimone a chi andrà a Vancouver nel 2010!!!!

 


 

MONDO RINGHIO!

EDITORIALE

A CURA DI

 

Cari amici ben trovati. Scusatemi se, in tempi di “parcondicio” apro con il Silvio-Americano.

Ma l’avete visto?? Qui io l’ho seguito in un servizio al TG5 subito dopo la soap Vivere. Ad un certo punto non capivo se erano più bravi gli attori della soap o il nostro premier. Una interpretazione massima. Degna di un Oscar, come minimo; evidentemente crede in quello che dice, indipendentemente da quello che dice.

A questo punto non so come la vedete voi: io personalmente credo che il Silvio-Americano stia riguadagnando il terreno perso… almeno in termini di popolarità. Qualche giorno fa era sulla tv  araba Al-Jazira seguito da milioni di persone ora in America seguito da milioni di persone. Ha parlato in entrambe le occasioni di pace, di fratellanza ecc. ecc. Tutte cose giuste (tengo a ribadire) e tutte cose sagge.

Se passando da Milano 2 o 3 (ho perso il conto!!) vi capiterà di vedere un uomo camminare sulle acque di qualche laghetto artificiale, non temete, non è il Nazzareno arrivato a salvare il mondo, più facilmente sarà Silvio, l’Americano!!

Nel frattempo, in Italy anche il mese di febbraio è stato archiviato con l’ennesimo casino all’ITALIANS.

Mi riferisco, in particolare, al caso CALDEROLI – VIGNETTE SATANICHE. Al solito un ministro del Gran Governo si mette in luce, non per particolari meriti, tipo regalare una legge che diminuisce le tasse ai poveri cittadini, un favore ai poveri pensionati ecc. ecc. bensì perché imita il grande SUPERMAN solo che, al momento della verità, sotto la camicia non ha un bel costumino ma le “famigerate” vignette sataniche.

Di Bengasi avevo sentito solo una vecchia storia nella canzone di Battiato Franco di cui nemmeno ora ricordo il titolo. Almeno sino a quando, per diretta o indiretta (fate voi, non esprimo giudizi, parlano i fatti) colpa del nostro Ministro lì si è scatenato l’inferno. Quando persone sono disposte ad uccidere altre persone in nome di “ideali”  si perde il sottile filo che delinea il logico dall’illogico. Ora sappiamo bene qual è stata la reazione dell’Islam (anche quello moderato, s’intende) di fronte alla libertà di stampa del libertario occidente. Già il mese scorso parlavo, ad un certo punto, di semplice pretesto. Ora l’idea è sempre più chiara e il futuro a tinte sempre più scure.

Adesso è arrivato pure Gheddafi, con la storia del colonialismo di cent’anni fa… storia che, a questo punto, diventa persino curiosa.

Venendo all’influenza aviaria, è ormai ufficiale da un mesetto: è sbarcata anche in Italia come del resto in mezza Europa. Ora siamo tutti uniti, non solo dall’Euro; curioso.

Quale sia la reale pericolosità del virus lo scopriremo (è il caso di confermarlo) … solo vivendo.

Intanto i primi danni a livello economico già si notano. E penso che serva a poco se non a nulla far vedere in diretta tv lo Sposini del TG5 che  mangia una bella coscia di pollo fresco!!

Possiamo essere sicuri che tutti i controlli possibili saranno attivati ma, nel frattempo, fidarsi è il punto cruciale. Comprare o non comprare?? Sicuri che siamo sicuri??

Sulla questione aviaria ci sarà di cui narrare, speriamo solo in bene, di qui in avanti.

San Remo Italiano. Giusto per lasciarci con un argomento “leggero”. Qui in casa TONNO il Boss è rimasto molto, molto deluso dalla mancata selezione del grande Bacc SuperBacc Baccini alle serate della kermesse sanremese. La sua canzone esclusa era carina. Quindi il suo interesse s’è concentrato tutto sulla Dolcenera, pulcina nera. Favorita della vigilia. Ha vinto Povia ma, come lui stesso ha ammesso… deve un grazie al Bacc per il duetto di giovedì sera… Grande Bacc.

Un abbraccio fratelli, e alla prossima. 

 

 

 




IL DISCO DEL MESE/1

WILLIE NILE

”STREETS OF NEW YORK

By Mauro

 

Un disco magnifico.

Sarà il mio  disco dell’anno 2006??

L’interrogativo è d’obbligo, visto che l’anno è appena iniziato, ma resta il fatto che questo lavoro di Willie Nile a ben sette anni di distanza dal precedente lavoro (BEAUTIFUL WRECK OF THE WORLD  datato 1999) è un disco di  quelli che… “…una volta nella vita”. Un disco che trasmette emozioni.

Chi è Willie Nile??

Personalmente l’ho scoperto leggendo a fine 2004 la sua introduzione allo stupendo lavoro di Ermanno Labianca “LIKE A ROLLING STONE – QUARANTA ANNI DI CANTAUTORI AMERICANI (libro che consiglio vivamente a tutti i veri appassionati di musica d’autore a stelle e strisce). In quella sua breve introduzione alla musica americana Nile accennava la suo “lavoro in corso”, ossia appunto a STREETS OF NEW YORK.

Da lì è partita la curiosità e mi sono documentato, ho letto e un po’ ascoltato i suoi vecchi lavori. Poi ho dovuto aspettare pazientemente l’uscita del disco, che ora, dopo quasi un anno e mezzo finalmente è arrivato.

Nile nasce a Buffalo nello stato di new York nel 1949, nei primi ‘70 si trasferisce nella Grande Mela al Village  e subisce tutto il fascino e l’umore del luogo. Altre influenze musicali (Patti Smith ) ne forgiano il lato musicale. Un rock elettrico vibrate ed entusiasmante  che, mischiato alla vena poetica dei testi e l’abilità con chitarra e piano, contribuiscono a farne un’artista di culto assoluto.

I primi due dischi WILLIE NILE e GOLDEN ARROW escono di fila nel 1980 e nel 1981. L’etichetta è l’ARISTA, una delle Label più famose al mondo, ma, proprio problemi legali con la casa discografica costringono Nile ad un silenzio lungo dieci anni.

Nel 1991 cambio di casa discografica. Passa alla Columbia con l’album PLACES I HAVE NEVER BEEN ma le cose non vanno bene, perché l’album vende troppo poco. La colpa non è certo  dell’autore quanto piuttosto  determinata dalla scarsa promozione che la Columbia fa al lavoro di Nile. Il disco è buono, il suono bello.

Nile si affida così ad un’etichetta indipendente (la Polaris) per il successivo HARD TIMES IN AMERICA datato 1992.

Quindi seguono un live ARCHIVE ALIVE (1997) e il già citato BEAUTIFUL WRECK OF THE WORLD del 1999 prodotto dall’etichetta indipendente RiverHouse.

Poi, silenzio, sino al 20/02/2006 quando esce questo STREETS OF NEW YORK prodotto dall’etichetta indipendente dal curioso nome: 00:02:59 (che pare essere proprio… in orario!).

STREETS OF NEW YORK

Sette anni di silenzio hanno prodotto un disco di 64:35 minuti e 14 stupende canzoni.

Nel nuovo lavoro 13 delle 14 tracce sono opera di Nile stesso (alcune a quattro mani con Frankie Lee) mentre l’unica cover POLICE ON MY BACK di Eddy Grant è dedicata all’indimenticato Joe Strummer.

Si dovrebbe partire dall’inizio ma la canzone che chiude il disco, che poi è la stessa STREETS OF NEW YORK  che titola l’intera opera, è di una tale incredibile bellezza che è impossibile non partire da qui.

Sono pienamente convinto che, nel giro di qualche anno, questa canzone diverrà l’inno ufficiale della gente che passeggerà per le vie della Grande Mela.

Innumerevoli sono le canzoni che hanno celebrato la città, composte musicate e cantante dai più grandi artisti americani e molte ne verranno in futuro.

Ma questa di Nile è senza dubbio una delle più ispirate.

Accampata sulla copertina del cd l’etichetta rossa ricorda i commenti di gente come Bono degli U2  (“Great album”) o Lucinda Williams (“Nile is a great artist”), tutti entusiasti del lavoro di Nile: tutto depone a suo favore; Willie Nile non sarà conosciutissimo, ma se è amato da tanta gente che la musica la porta in giro per il mondo, possiamo affermare che è un vero e proprio artista di culto.

Tornando al suo capolavoro, beh, è una canzone di quelle che entrano sottopelle per non uscirne più; ha un testo stupendo ed è musicata come solo i più grandi sanno fare.

L’ascolto una e più volte mentre la notte Sanremese ha appena spento i fari sulla quarta serata. Con tutto il rispetto per i nostrani “musicanten” (inclusa la mia amata Dolce-Dolcenera) il mio orecchio non ha ascoltato altro che STREETS OF NEW YORK per dieci, undici (?) volte… più di un’ora, per una sola canzone (!). Ma tant’è amici miei.

La canzone parte e si sviluppa con un intro di piano che, condotto dal nostro unitamente alla stupenda lirica, ti  conquistano dopo pochi secondi. Cinque strofe che tutte partono con “The Streets of New York (…); cinque minuti e venti secondi con il piano sempre a dettare il ritmo e poi l’inserimento di una stupenda armonica a bocca in puro Dylan Style.

STREETS OF NEW YORK sarà alla fine dell’anno di grazia 2006, sicuramente, nella lista delle migliori canzoni. Perché mi ha entusiasmato come da tempo una canzone non faceva.

La canzone si chiude con questi versi “We’ll drink wine and dance on moonlight and i’ll hold you in the air / On the streets of New York” che, per dirla tutta, è una chiara dichiarazione d’intenti, e il vino, non poteva mancare.

Ritornando brevemente a Dylan (cui peraltro Nile vagamente assomiglia in voce un po’ nasale e altro) nell’album canta Jakob Dylan figlio dell’immenso Bob e leader del gruppo Wallflowers; i due cantano insieme nella traccia n. 5 THE DAY I SAW BO DIDDLEY IN WASHINGTON SQUARE bella canzone che omaggia Diddley storico chitarrista rock e r&b in maniera egregia.

LONESOME DARK-EYED BEAUTY traccia n. 12 è (dopo STREETS, ovviamente) la mia seconda scelta, da cinque stelle. Una ballata semplice semplice con la chitarra a dettare un buon ritmo e nel finale una stupenda sventagliata di armonica; una canzone magnifica che fa il paio con STREETS.

Bellissima anche BACK HOME traccia n. 4 in cui la chitarra acustica di Eddie Nystrom regala ottime sensazioni.

ASKING ANNIE OUT traccia 2 è una canzone quasi springsteeniana, parte decisa, va via dritto per dritto e regala significativi momenti di gioia.

Ottima anche FADED FLOWER OF BROADWAY che può contare su una strumentazione piano-organo che le conferisce una particolare bellezza.

Alla fine dell’ennesimo ascolto conto almeno sei grandi, grandissime canzoni. Le altre canzoni sono tutte degne di tanta bellezza, ma le sei gemme valgono da sole un posto al sole per un album che, credo, difficilmente troverete nei banconi dei micro - mega o super mercati.

Cercate un buon negozio di dischi e fatevelo procurare; se mai avrete l’occasione di  affermare di aver speso bene i vostri quattrini per un cd, questa è l’occasione ottima. Parola del TONNO!!

 

 http://www.willienile.com/

 



 

 

   

IL DISCO DEL MESE
by FaZ
FOLCO  ORSELLI

 “LA SPINA”

 

 

Ascoltando LifeGate (105.1) la mia radio musicale preferita, mi è capitato di sentire tra i continui grandi successi di musica blues, una voce dura e roca che mi ha particolarmente colpito.

Oltretutto la voce era di un blues-man italiano.

Mi sono interessato e guarda un po', ho scoperto che Radio LifeGate ha inaugurato, novembre 2004, proprio con il CD "La spina" l'attività della propria etichetta (sulla quale verranno in seguito pubblicate proprie compilation e pochi altri selezionatissimi artisti).

 

Dal tour sul suo sito internet vedo che deve esibirsi all'"Una&35" di Cantù. Così ci sono andato (il mese scorso) ed ho conosciuto meglio questo singolare artista (più i bravissimi ragazzi che lo accompagnano). 

Singolare per la voce (sembra un arrabbiato Vasco Rossi ubriaco ... di blues), canzoni con storie "intelligenti" e vere, musicista di passione più che di lavoro tanto che arriva a dire spesso nelle interviste di duplicare pure la sua musica, il CD vecchio, che tanto la musica si deve sentire, trasmettere non comprare. Inoltre nella serata di Cantù quando ho chiesto di  comprare un suo CD lui che stava venendo per portarmelo è stato "abbordato" da un abbraccio di una ragazza ed ha preferito (i maschi lo capiranno!) proseguire la serata con la femmina piuttosto che incassare i 10 euro da me (quel giorno ho dovuto dimenticarmi del CD).

 

Ritornando a "La Spina" devo dire (supportato anche dal nostro capo-tonno Mauro) che è veramente un gran bel CD ! Il genere è swing, blues, dixieland.

 

Chi è Folco ?

Folco Orselli è nato a Milano il 6 dicembre 1971, da sempre canta e suona la chitarra e il pianoforte ma, soprattutto sa scrivere grandi canzoni. Prima di essere solo "Folco Orselli" è stato leader di varie formazioni, tra cui un gruppo rock con cui ha aperto vari concerti di Zucchero e le date italiane di Tina Turner. Chiusa questa prima fase rock, si è concentrato sulle sue canzoni che ha cantato per 5 anni nei club di tutta Italia arrivando ad autoprodursi l'album "La stirpe di Caino".

Cantautore e Cantastorie, con radici musicali che affondano nel porfido della vecchia Milano, folco canta con La Verve di Capossela e con i toni che ricordano Tom Waits.

"La Spina" è il suo secondo album, più curato del primo e che riassume i vari settori musicali che lo sentono protagonista.

 

Com'è il CD ?

Folco dice: "La spina sta alla rosa come il blues sta alla vita. Il Blues è dolce, armonioso, suadente ma anche amaro, triste e malinconico: le parole sono "spine", con le  quali è facile pungersi... Da qui nasce il titolo dell'album. "

Folco canta il Blues, lo fa per le donne amate e per raccontare storie dei vicoli della sua città.

I suoi personaggi sono quelli della Milano periferica degli anni '70, quella per esempio di Ugo Ciappina, la mente della storica rapina di Via Osoppo, che si vantava di non aver mai sparato un colpo.  A Ciappina ha dedicato una delle sue canzoni più originali, "Senza neanche una Lira".

Lo accompagna "La compagnia dei Cani Scossi": Sergio Cocchi (recentemente al fianco di Davey Ray Moor nel progetto Stellar Ray) alle tastiere, Paolo Legramandi al basso e Pablo Leoni alla batteria. Folco Orselli alla voce, chitarra e pianoforte.

"La Spina" ha un arrangiamento blues che sa anche di dixieland, potente in alcuni pezzi (come "Blues per Lei" che ha lanciato il disco), con Pepe Ragonese alla tromba. Il pezzo "Pallottole d'Amore" è incluso nella colonna sonora del film "Agata e la Tempesta", di Silvio Soldini, in cui Folco interpreta la parte di se stesso.

E' stato registrato presso il prestigioso studio di registrazione Officine Meccaniche di Mauro Pagani (proprio lui, quello della PFM, di De Andrè, degli Afterhours, delle colonne sonore dei film di Salvatores... ).

 

Link Utili:

http://www.folcorselli.it/           sito ufficiale

E’ possibile acquistare anche on-line il CD  dal sito di Radio LifeGate; inoltre potete ascoltare tutta la registrazione del 8 novembre 2004 della sua anteprima: http://www.lifegate.it/lg_radio/speciale.php?idspec=274&anno=2004&mese=11   (essenziale per farvi un’idea)

http://www.lifegate.it/lg_radio/cd_non_perdere.php?idcd=220 – pagina di presentazione de “La Spina” di Lifegate

 

 

Radio LIFEGATE   http://www.lifegate.it

Ha una programmazione ad altissima qualità e bassissima pubblicità !

Trasmette da Merone (Como) su tutta la Lombardia e buona parte del Lazio e Piemonte.

Promuove la coscienza ecologica. Quindi i suoi (pochi) spot sono mirati ad un consumo …meno consumistico ed inquinante per l’ambiente.

Interessante il loro prospetto:

 

DALLA CIVILTA' DEI CONSUMI ALLA CIVILTA' DEI VALORI

CIVILTA' DEI CONSUMI COMPULSIVI

 

 

 

CIVILTA' DEI CONSUMI CONSAPEVOLI

avere

.

 

.

essere

 

 

vivere alle spalle della natura

essere parte armonica nell'ecosistema

 

 

agricoltura con OGM e pesticidi

agricoltura biologica

 

 

scegliere il lavoro in base "all'avere"

scegliere il lavoro in base "all'essere"

 

 

sopravvalere sul prossimo

considerare gli altri

 

 

vivere superficialmente

dare senso alla propria vita

 

 

business is business

life is life

 

 

interessi personali

interessi della comunità

 

 

conoscenze di interesse

amicizie vere

 

 

sfruttamento

rispetto

 

 

condizionamento

libertà

 

 

consumi sconsiderati

consumi etici

 

 

seriosità

serietà

 

 

essere spettatore

essere partecipe

 

 

soldi

amore

 

 

 

 

 



 

INCONTRO  A   MONTESOLARO   CON
Davide Van de Sfroos

by FaZ

 

 

Mercoledì  15 Febbraio 2006 io e Capo-Tonnuto Mauro in una serata da lupi … laghèe ci rechiamo, guarda un po’ che beffa sto nome …, a Montesolaro in cui non c’è né sole né luce e non si vede a 5 metri dalla fitta nebbia che regna su tutta la valle !  Umidità da profondo lago !

 

Cosa ci spinge in questa avventura da pesci “a màsaro” ?!

Beh, facile !  Solo Lui, il laghèe N°1:


DAVIDE VAN DE SFROOS

che ci parlerà del suo ultimo romanzo:

"Il mio nome è Herbert Fanucci"
(di cui potete leggere una mia recensione nel Tonnuto n°57 di Dicembre)

Ore 20:55, dopo aver parcheggiato nell’ultimo buco, entriamo nel nuovo teatro –salone di Montesolaro di Carimate.  Il posticino non è niente male !!  Parquet e velluto rosso riscaldano l’atmosfera.  Presenti circa 100 persone in maggior parte studenti.

Puntiamo dritti verso i posti che ci siamo prescelti e ..porca miseria .. quasi andiamo a sbattere contro il Davide che è preso in una discussione con fans “anziani” , over 60.  Ci tratteniamo, ripromettendoci di consegnargli la copia 57 de Il Tonnuto più tardi, a fine serata.

Alle 21:05 si inizia. Davide sale sul palco e si accomoda dietro un bancone – scrivania a fianco del mediatore A.Brunialti, giornalista della Provincia. Brunialti va subito alla carica ed al sodo con domande profonde sul contenuto ed i perché del libro. Non c’è bisogno di forzare il Davide a parlare. Se lo conoscete bene sapete che quando inizia una discussione o racconto può proseguire per ore senza annoiare e continuando a “trovare” storie e aneddoti interessanti e piacevolissimi. Aneddoti che arrivano dalle “sue parti” quelle della Tremezzina sul lago di Como.

Sensazioni e luoghi vengono vissute e visitati nella nostra immaginazione alimentata da quel fiume di parole che arriva dal palco.
Andando di questo passo, passa oltre 1 ora e mezza. Pubblico attentissimo. Dopodichè ci concedono la parte finale per le domande.   Quasi mi spavento… appena danno la parola al pubblico, ecco Mauro capotonno slanciarsi all’insù e quasi come un campione dell’NBA di basket che va a schiacciare a canestro, lui, alzando la mano con l’indice teso, supera tutti in velocità e lancia la 1^ domanda, che fa un po’ così: “Davide, perché metti proprio Jerry Garcia, uno dei miei bluesman preferiti, nella foto famosa nella casa del protagonista” ?

Vedo dallo sguardo di Davide che non si aspettava una domanda tanto acuta e “musicalmente esperta”. Risponde con piacere a questa (cosa? chiedetelo a Mauro!). Dopodichè seguono tante altre domande da pubblico “colto”. Tiriamo le 23:10.  Al termine corriamo a consegnare la copia de Il Tonnuto al Davide, ci facciamo firmare i libri e facciamo la foto di rito, consegnandogli i nostri indirizzi internet http://www.iltonnuto.tk/ e http://www.graziedavide.tk/ (mio sito su di lui).

 

La piacevolissima serata si conclude con 20 minuti di chiacchierate con  Brunialti e “Baffo” il capo fans dei Cauboi Desfroos che, se ci leggono, salutiamo e ringraziamo ancora  per i preziosissimi consigli musicali ed indicazioni sia dell’ambiente De Sfroos che blues americano.

 

 

Per “vivere” anche voi la storia e gli argomenti sui quali si è parlato vi rimando alla mia piccola e modesta recensione del libro (come detto prima sul n°57 de Il Tonnuto) oppure , sinceramente consigliato, con 10 € spesi benissimo potete acquistare il romanzo di 200 pagine (casa Bompiani).

 

Ancor più facile ? Ascoltate la serata di questi giorni:

Sabato 11 Marzo 2006 alle ore 20.00 su Radio2 Marina Senesi incontrerà Davide per parlare del suo ultimo libro "Il mio nome è Herbert Fanucci".

 

 

E poi vedete voi. Sta arrivando la primavera. Un bel libretto su storie di lago, per le prime domeniche che andrete a prendere il sole in spiaggia a Lecco o Bellagio … io ve l’ho indicato.

Ciao !
 

 



 

 

SPECIALE:

 IL MATRIMONIO DI SILVIA & TEO

By Mauro

 

Lo scorso agosto abbiamo avuto la fortuna di poter trascorrere qualche giorno insieme ai nostri amici Silvia & Teo.

Loro  erano di ritorno dal tour umbro che li ha tenuti poi in giro per mezza Italia  e ci sono venuti a trovare per un weekend in quel di Lignano Pineta.

Sono arrivati con la loro bella macchinetta stracarica di bicchieri “senesi” e se ne sono poi ripartiti con destinazione casa, non prima, però, di aver riempito i pochi tasselli mancanti dello spazio-abitacolo della macchina con un paio di servizi completi di piatti della Tognana. A questo punto solo lo spirito della fisica potrà spiegare come ci siano stati, così stipati, due servizi completi, ma tant’é, forse un po’ impennati per via del carico i nostri amici hanno fatto ritorno in quel di Mariano Comense.

Nel mezzo il bel weekend al mare.

Sono arrivati un venerdì pomeriggio con uno dei pochi spicchi di sole di un fine agosto che, definire bastardo, è poco.

Hanno fatto in tempo a vedere un po’ di sabbia, un po’ di mare, e il sottoscritto in costume, caso unico e piuttosto raro.

Già il sabato mattina il tempo virava, ma teneva, così come nella prima parte del pomeriggio.

Alla sera grande idea, una bella pizza. Ci avviamo io e Teo, poco meno di 1 km a piedi. Attorno nuvole minacciose diventano in breve gran tempesta (reale). Noi imperterriti osserviamo l’apocalisse da dentro la pizzeria. Pensiamo, speriamo, che il tutto possa passare. Invece peggiora e peggio ancora, le pizze sono pronte. Ma tranquilli, perché abbiamo gli ombrelli (ombrellini) così via, ci avviamo. Strade come fiumi e bestemmie di fuoco che riscaldano le nostre amate pizze. Fossero state 4 pizze marinare sarebbero arrivate talmente fresche da avere ancora l’acqua dentro. Un po’ umidi, un po’ bagnati… ma ce l’abbiam fatta.

Mezzogiorno della domenica. Stessa pizzeria-rosticceria… stavolta per il pollo. Ancora io e Teo usciamo, solito km a piedi… nuvole minacciose, ma non pioverà, siamo (quasi) certi

Lasciamo quindi gli ombrelli (ombrellini) a casa. Siamo lì che aspettiamo il pollo e che ti succede?? Il finimondo, le nuvole rovesciano giù l’apocalisse; dopo 5 minuti le strade hanno dieci centimetri d’acqua che le inonda. Ci guardiamo e pensiamo, probabilmente la medesima cosa… bestemmie di fuoco. Stavolta so’ caz** non abbiamo gli ombrelli… ma ecco che, dal fiume stradale, come una sirenetta spunta la Silvietta (scusate la rima) con le sue ciabattine da spiaggia e il prendisole. Un po’ bagnata, un po’ congelata. Ma, grazie a lei,  siamo salvi (forse): ha infatti  con sé i nostri ombrellini. Il pollo è pronto, nel frattempo un bus di linea che passa fuori alza un’onda anomala di non meno di mezzo metro. Acqua ovunque. Abbiamo gli ombrelli (ombrellini) ma il ritorno è un’odissea. Attraversare la strada pare roba da Indiana Jones… solo la Silvietta, con le sue ciabattine viaggia che è un piacere… le mie scarpe del tennis pesano ormai 20 kg… e credono di essere in lavatrice. Arriviamo con il pollo felice, ha già in mano secchiello e paletta… ha preso tanta acqua che, pure lui pensa di essere al mare.

In mezzo, metteteci pure che la sera prima la povera Silvia è rimasta senza acqua  calda insaponata sotto la doccia. Caz** di un  boiler!! L’abbiamo salvata con l’acqua della pasta.

Così il lunedì mattina, con l’immancabile pioggia, i nostri amici sono ripartiti felici (?) dopo un weekend piuttosto umido, ma, certamente indimenticabile. Pensavano di prendere un po’ di sole e fare qualche bel bagnetto… beh, che poi quello in effetti s’è anche fatto, ma non nel senso sperato.

 

E così è…ricordi di qualche giorno speciale!!!

 

 

AL 10/03/2006 MANCANO: 190 GIORNI

 

 

 

 


 

 


 

”L’ANGOLO D’IVANO”

 

«Già mi sento vecchio.

E sono solo

le nove del mattino».

 (Darien Levani)

 

OSCAR WILDE

• Avere avuto una buona educazione, oggi, è un grande svantaggio. Ti esclude da tante cose.

• Quando un uomo dice di aver esaurito la vita, significa che la vita lo ha esaurito.

• Si può sopravvivere a tutto, oggi, tranne che alla morte, e farsi perdonare tutto, tranne che una buona reputazione.

• Londra è troppo pervasa dalla nebbia e... da gente seria... Se la nebbia produca la gente seria o la gente seria produca la nebbia, non saprei dirlo.

• Una sigaretta è il prototipo perfetto di un perfetto piacere. È squisita e lascia insoddisfatti. Che cosa si può volere di più?

• Niente ottiene successo come l’eccesso.

• A questo mondo vi sono solo due tragedie: una è non ottenere ciò che si vuole, l’altra è ottenerlo. Questa seconda è la peggiore, la vera tragedia.

• Oggi bisogna avere qualche occupazione. Se non avessi i miei debiti, non avrei nulla a cui pensare.

• Vi è solo una cosa al mondo peggiore del far parlare di sé, ed è il non far parlare di sé.

• Quando gli uomini rinunciano a dire che cosa può essere affascinante, rinunciano anche a pensarlo.

• Che sciocchezza parlare di matrimoni felici; un uomo può essere felice con qualsiasi donna, purché non la ami veramente.

• La felicita di un uomo ammogliato... dipende dalle donne che non ha sposato.

• Rimanendo persistentemente scapolo, un uomo converte se stesso in una tentazione pubblica permanente.

• Nessun uomo ha veramente successo a questo mondo, a meno che non abbia una donna alle sue spalle, poiché sono le donne a governare la società. Se non si hanno donne al proprio fianco, si è fuori dal mondo.

• Gli esami non hanno alcun valore. Se uno è un gentiluomo, ne sa abbastanza; se non è un gentiluomo, qualsiasi cosa sappia è per lui un male.

• Ah! La forza delle donne deriva da qualcosa che la psicologia non può spiegare. Gli uomini possono essere analizzati, le donne... solo adorate.

• Chi, sentendosi amato, è povero? Oh, nessuno.

• Amare se stessi è l’inizio di una storia d’amore lunga tutta la vita.

• È assurdo classificare la gente in buona e cattiva. La gente è piacevole, o noiosa.

• I miei affari mi annoiano a morte. Preferisco quelli degli altri.

• La moda è ciò che uno indossa. Ciò che è fuori moda è ciò che indossano gli altri.

• I figli iniziano amando i loro genitori, in seguito li giudicano. Raramente, se non mai, li perdonano.

• Posso resistere a tutto, eccetto che alle tentazioni.

• La puntualità è il ladro del tempo.

• Non vi è peccato, eccetto la stupidità.

• L’unico modo per liberarsi da una tentazione è concedersi ad essa.

• La musica è il genere di arte perfetto. La musica non può mai rivelare il suo segreto più nascosto.

• Il pubblico è meravigliosamente tollerante. Perdona tutto, eccetto il genio.

• Il buono finisce bene e il cattivo male. Questa è la Letteratura.

• «Qual è la differenza tra la letteratura e il giornalismo?» «Oh! Il giornalismo è illeggibile e la letteratura non viene letta. Questo è tutto.»

 

 

ECONOMIA

• Le ricchezze non rendono l’uomo libero ma solo più occupato.

• Non sono in vendita; solo noleggiabile Part-Time.

• Chiunque dice che con i soldi non si compra la felicità impari a spenderli meglio.

• Ad economia per 4 fogli usano 1 puntina; a legge usano 4 puntine per un 1 foglio; a lettere 1 foglio per 4 messaggi più la scritta sul legno della bacheca; a chimica si dilettano con le colle epossidiche.

• Io non rubo, integro.

• Noi siamo qui a ridere e a scherzare e intanto fuori c’è gente che non ha nemmeno i soldi per comprarsi una Range Rover.

• Se ti vien voglia di lavorare, siediti: vedrai che ti passa...

• Un artista non si deve mai prostituire se non per denaro. (Grillo)

• Se il denaro crescesse sugli alberi a me capiterebbe un bonsai.

 

 

VITA

• Il mio grado di eleganza sta tra la piccola fiammiferaia e il tenente Colombo.
•  Io voglio solo esistere in pace.
• Se la vita ti sorride ha una paresi. (D’Alcatraz)

• Sorridi, domani sarà peggio.
• Vivi come se dovessi morire domani e pensa se non dovessi morire mai. (Jim Morrison)

• L’amico non è colui che ti asciuga le lacrime ma colui che non te le fa versare.

• Cosa c’è di serio nella vita se si nasce senza chiederlo e si muore senza volerlo?

• La felicità è fatta di niente... che al momento in cui la vivi sembra tutto. (Jim Morrison)

• A volte basta un attimo per scordare una vita, ma a volte non basta una vita per scordare un attimo. (Jim Morrison)

• Non accontentarti dell’orizzonte, cerca l’infinito. (Jim Morrison)

• Se non hai ragione per vivere non trovarne una per morire. (Jim Morrison)

• È meglio bruciare che appassire. (Kurt Cobain)

• Fino a quando il colore della pelle sarà più importante del colore degli occhi sarà sempre guerra. (Bob Marley)

• È più facile morire di niente che di dolore, al dolore ci si può ribellare al niente no. (Susanna Tamaro)

• La vita è tua: Violentala. (da Message for you - Timoria)

• «Parli come badi!» (Totò)

• Dalla normalità si può anche guarire.

• La pazzia è la mia caratteristica più accattivante.

• Dov’è il pericolo c’è anche la salvezza. (Hölderlin)

• Errare è umano, ma per incasinare davvero le cose occorre un PC.

• Non sempre si può giudicare l’intensità del dolore dalle grida. (Kierkegaard)

• Il genio è 1% ispirazione e 99% traspirazione. (Edison)

• Se i tuoi principi morali ti rendono triste, stai certo che sono sbagliati. (Stevenson)

• Gli adulti sono solo bambini con un impiego.

• Se mi etichetti mi annulli. (Kirkegaard).

• Rambo non è un film ma un documentario.

• Se non li puoi convincere confondili.

 

TEMPO

• Immagine mobile dell’eternità. (Platone)
• Il secondo è la durata di 9.192.631.770 periodi della radiazione corrispondenti alla transizione dell’uno all’altro dei due livelli iperfini dello stato fondamentale dell’atomo di cesio 133. (Conferenza generale sui pesi e misure, 1967)
• Ogni cosa mortal Tempo interrompe. (Petrarca)
• Il tempo, questo treno sempre in partenza seminatore di papaveri, / caduta insensibile di polvere, sul bel velo soleggiato del ricordo. (J.F.Brière)
• Sono giunto a rendermi conto che perdere il proprio tempo è un modo di impiegarlo; non perderlo è un altro modo di impiegarlo; e non preoccuparsi di continuare a perdere tempo anche sapendo che è una perdita di tempo è un altro modo di impiegarlo. (Chin Sheng Tan)
• Acqua che scorre / età che avanza / fiori che cadono; / quali di questi / potrà mai ascoltare la parola: / aspetta. (Ariwara-no-Narihira)
• Ecco un uomo con cui puoi parlare; non gli parli: perdi un uomo. Ecco un uomo con cui non devi parlare; gli parli: perdi una parola. (Confucio)

 

 

 


 


 

da INTERNET:    STRUMENTI  MUSICALI
by FaZ

La Fisarmonica

(Da Wikipedia, l'enciclopedia libera)

 

 

La fisarmonica è uno strumento musicale aerofono a mantice; è stata per lunghi anni uno strumento folcloristico legato alla tradizione della danza popolare.

Il primo brevetto di un accordion, termine oggi usato in molte lingue (pur con varianti grafiche) per indicare la fisarmonica, fu depositato il 6 maggio del 1829 a Vienna dal costruttore di organi e pianoforti Cyrill Demian e dai suoi figli Carl e Guido.

Lo strumento di Demian aveva dieci bottoni per eseguire le linee melodiche e due bottoni per i bassi.

Le evoluzioni tecniche e costruttive dello strumento hanno sempre più perfezionato il suo timbro e la sua intonazione, favorendo la presenza dello strumento anche in ambiti musicali più colti.

La fisarmonica ha due bottoniere: una corrispondente alla mano sinistra, l'accompagnamento che fa suonare i bassi e gli accordi maggiori, minori, settima e diminuita, l'altra corrispondente alla mano destra serve al canto ed è definita "bottoniera cantabile". Esistono anche fisarmoniche dove la mano destra suona su una tastiera simile a quella del pianoforte. Queste tastiere raggiunsero il boom negli anni 20 quando sulle navi da crociera il pianista dovette adattarsi a suonare anche questo strumento, indispensabile per certi brani. Venne denominata "fisarmonica a piano" mentre la vera fisarmonica è "a bottoni" detta anche "cromatica". Esistono una variante della fisarmonica a bottoni: la fisarmonica "diatonica", identica nell'aspetto a quella cromatica, ma che differisce per il funzionamento; nella cromatica un bottone produce la stessa indipendentemente dal verso del mantice (in gergo, il verso indica il movimento che si esegue, ossia apertura o chiusura), mentre nella diatonica lo stesso bottone produce due note diverse a seconda del verso del mantice.

 

Caratteristiche tecniche e Meccanica

Il cuore della fisarmonica è il mantice, che viene azionato dall'esecutore per immettere l'aria necessaria a far vibrare le ancie. Le ancie sono lamelle di acciao intonate, controllate da valvole collegate ai tasti, che vibrando producono il suono; esse sono montate su appositi supporti di legno detti somieri, e in base al loro timbro vengono divise in registri.

Normalmente una media fisarmonica italiana ha 3 registri reali alla mano destra (ottava bassa, ottava centrale, ottava centrale battente, cioè leggermente "stonata") e 5 alla sinistra, per cui viene detta "in terza e quinta". Esistono strumenti da concerto dalle performance maggiori, che presentano fino a 5 registri reali alla destra e 7 alla sinistra.

Le fisarmoniche si dividono in "Standard" e "Bassi sciolti" in base al funzionamento della bottoniera della mano sinistra: nelle prime, come già detto sopra, la mano sinistra esegue l'accompagnamento (bassi e accordi), mentre nelle "bassi sciolti" è presente un convertitore che mediante un sofisticato sistema di leve rende la bottoniera sinistra uguale alla bottoniera destra della fisa cromatica, in modo da poter eseguire brani complessi a due mani come su un'organo o un pianoforte. Questo tipo di strumento è usato per lo più dai concertisti di musica classica e viene studiato nei pochi conservatori dove sopravvive la cattedra di insegnamento di fisarmonica.

 Con la tecnologia sono stati costruiti sistemi elettronici MIDI da applicare alle fisarmoniche, che le rendono in grado di "dialogare" con altri sistemi MIDI compatibili, ad esempio tastiere elettroniche, expander, generatori di suoni, computer.

 



 

”LA LETTERA…”

 

CIAO RAGAZZI!

COME VA'?

GRAZIE PER I COMPLIMENTI CHE MI HAI FATTO, MAURO, MA NON VOGLIO ESSERE CORTEGGIATO, POICHE’  NONOSTANTE LE CAZZATE CHE SCRIVO, SONO MOLTO TIMIDO... MA COME CANTA JOVANOTTI, "...SONO TIMIDO, MA L' AMORE MI DA' CORAGGIO..."

QUESTA VOLTA VI ROMPO LE BALLE NON DIRETTAMENTE, MA VORREI GIRARVI UNA LETTERA DI UN MIO AMICO, UN PAZZO COME ME, IL QUALE POCHE ORE FA' HA LASCIATO LA RAGAZZA...

GLI HO CHIESTO L' AUTORIZZAZIONE A SPEDIRVELA ED HA ACCETTATO TRANQUILLAMENTE.

ECCOLA...(non dico il nome per "praivasi")

"...bella kloz! ci siamo lasciati al bar davanti a 2 bicchieri vuoti neanche 24 h fa' e già ti stresso via mail....

il mio senso di colpa cavalca ininterrottamente nel mio petto, l' ho lasciata solo per me stesso ed un po' per lei. voglio essere sincero, almeno con me stesso.

Stamattina mi veniva da piangere sul treno mentre ascoltavo il Cremonini che strillava LE TUE PAROLE FANNO MALE, FANNO SANGUINARE IL CUORE MA NON MORIRE...mi veniva in mente lei mentre ero io a trafiggerla con le mie parole ieri pomeriggio al parco - mi veniva da piangere veramente su quel cazzo di treno dove non c'era nessuno che s'interessava delle mie interiora schiacciate.

ti ricordi che da ragazzini credevamo ciecamente nell' amore, le prime cotte. pensavamo che nessuno ci avrebbe smosso dal pensiero che l' amore fosse la primaria cosa per vivere. poi è arrivato il sesso ed abbiamo imparato anche a capire che l' amore ed il sesso insieme sono la cosa più bella che esita.

ed io vado a lasciare una delle donne che mi ha amato di più in assoluto per cosa? la libertà... cazzo la libertà. sempre quel Cremonini dice che la libertà E' UNA DOLCE PRIGIONE DALLA QUALE VORRESTI SCAPPARE...è vero ma io la amo troppo questa cosa chiamata liberà. è brutto dirlo ma è così.

sai kloz,  preferirei soffrire fisicamente come quando ci siamo fatti il primo tatuaggio oppure quando abbiamo riscalato la colma di Sormano l' estate scorsa in bici, sette anni dopo, quasi 20 kg in piu', con cuore e polmoni che ci mandavano a fanculo per le troppe gauloises blu' aspirate. dolore fisico che passa in poche ore. questo penso durera' un po'.

in 1 film di Pieraccioni un malavitoso dice che il cuore non ha ossa, per cui quando si rompe non si può ingessare. mi auguro di non averne rotti troppi. ci penserò su due volte prima di appoggiare le mie labbra su di una dolce bocca. se poi non c'e' ingessatura che vada bene...

scusa lo sfogo ma sei l'unico che puoi capirmi, essendo inoltre scorpione come me.

ora mi riempirò le cosce di acido lattico cavalcando la mia bici da corsa, almeno il dolore muscolare coprirà per un po' il mio senso di colpa.

ciao, ci vediamo. firmato *******."

 NON AGGIUNGO NIENTE. NON PERCHE’ E' UN AMICO A ME MOLTO VICINO, MA PER RISPETTO SUO E DI QUELLA ENNESIMA RAGAZZA CHE LE HA RIEMPITO LA VITA. FACENDOLO MATURARE ANCORA UNA VOLTA. Bella *******!!!!.

AGGIUNGEREI SOLO QUESTO DA UNA CANZONE DEL RENGA: "ANGELO PRENDITI CURA DI LEI, LEI CHE NON SA VEDERE AL DI LA DI QUELLO CHE DA'..."

 CIAO BAGAI!

SCUSATE IL DISTURBO.

ALLA PROSSIMA.

CLAUDIO.

 Caro Claudio ho letto ma, a questo punto, credo di non aver capito bene. Ma il tuo amico (che pare essere quello che ha mollato, tanto è  che lo dichiara!!) non è che sia stato in realtà  mollato??

Le cose di “cuore” sono  troppo complesse da spiegare così, in due parole, immagino. Comunque sia, un segreto c’è. Ed è semplicemente… una risata. Se si decide di dividere la propria vita con una persona, aldilà delle morali, conta che sia una persona di spirito… che rida e faccia ridere, che sia divertente e diverta. I problemi e/o problemini di cuore esistono da che il mondo è mondo… solo una risata (diceva un saggio) li seppellirà.

La libertà è un concetto troppo grande: in amore non mi pare possa trovare grandi “significati”… può tuttavia essere una scusa buona per mollare o essere mollati. Essere mollati in nome della “presunta” libertà  è un po’ come se tu forassi la ruota della  tua bici nel bel mezzo del salitone del  “MURO DI SORMANO”… ti ruoterebbero doppiamente, non ti pare???

Comunque sia, un abbraccio al tuo amico, ma solo, come diceva Brecht “…se è dalla parte del torto”.

Ciao amico mio. (m)


 


 

 

 

”IL PRONOSTICO… MONDIALE”

 

Finalmente (!) sono riuscito a mettere insieme i pronostici per il prossimo Mondiale di calcio che si terrà il prossimo mese di giugno in Germania.

Di seguito le preferenze raccolte:

 

Marco:                 Germania

Chiara:                 Brasile

Annina:                Italia

Bond:                   Brasile

Matteo:                Olanda

                                Roby:       Brasile ( Germania possibile outsider)

Mauro:                 Brasile

Faz:                     Italia

Paolo:                  Olanda

Mara:                   Italia

Gianfranco:          Italia

Claudio:               Italia

Primo:                  Italia

Mauro:                 Brasile

Betty:                  Brasile

Francesco:          Brasile

Domenico:           Italia

Michele:              Italia

   Alberto:             Argentina

 

I più attempati si ricorderanno del Brasile 1982. Una squadra fortissima. Dai tempi di Didiì, Vava e Pelè  non se ne vedeva una simile. Falcao, Socrates, Zico… peccato per un particolare. Il portiere. Ve lo ricordate il mitico Valdir Peres. Grazie a lui lo squadrone verde-oro ritornò a casa e noi arrivammo al titolo Mondiale. Ora i brasiliani si toccheranno … però su PLACAR (la più importante rivista di calcio brasiliana) il trio difensivo DIDA-CAFU’-ROBERTO CARLOS è stato soprannominato (a ragione veduta) “IL TRIANGOLO DELLE BERMUDA”.

Se l’unico vero talento calcistico degli anni 2000, ossia Ronaldihno, farà quello che deve (come fece Diego Armando Maratona nel 1986), i brasiliani potrebbero vincere giocando anche senza portiere.

Noi, come vedo dalle preferenze, godiamo della “speranza” dei pronostici.

Non servirà a molto, immagino, il 4-1 sui tedeschi in amichevole a metà marzo; a giugno sarà tutta un’altra musica.

Sempre i più attempati si ricorderanno della straordinaria notte mondiale del 1982.

L’unico momento in cui la nazione si possa dire veramente unità è in queste occasioni…

Ritrovarsi in piazza in una notte di mezza estate con la nostra bandiera tricolore ci farebbe un gran piacere. Abbiamo tempo, è vero: ma sono anche 24 anni che aspettiamo!!!

Ci risentiamo più in là, quando tireremo le somme… dei nostri pronostici.

 

 


 

 

SULLE ORME DI…

MOODY BLUES

by Mauro

 

 

I Moody Blues hanno raggiunto l'apice del loro successo verso la fine dei settanta con il brano NIGHTS IN WHITE SATIN che, forse non vi dirà niente, ma che i nostrani NOMADI hanno rifatto a modo loro, almeno nei testi, facendone un successo clamoroso dal titolo HO DIFESO IL MIO AMORE.

I Moody Blues sono passati alla storia come la prima vera band di rock sinfonico.

Costituitisi a Birmigham nel maggio del 1964 i Moody Blues vedono nella loro prima formazione Ray Thomas alla voce,Graeme Edge alla batteria Mike Pinder alle tastiere Danny Laine alla chitarra e Clint Warwick al basso..

Un singolo, GO NOW, segna l'inizio della loro carriera, e già nel primo album THE MAGNIFICENT MOODIES datato luglio 1965 i nostri impongono il loro pop-rock melodico all'attenzione del grande pubblico.

Nel corso dei due anni successivi vi sono due avvicendamenti nella line-up del gruppo; arrivano infatti  Justin Hayward alla voce e John Lodge al basso. Sempre nel 1967 con DAYS OF FUTURED PASSED i nostri impongono definitivamente il loro marchio sui sixties. Nel disco è compresa la famosa e già citata NIGHTS IN WHITE SATIN canzone che, nella splendida interpretazione fornita dalla voce di Hayward ha donato l'immortalità al gruppo.

Seguono IN THE SEARCH OF THE LOST CHORD (1968), ON THE THRESOLD OF A DREAM (1969), TO OUR CHILDRE'S CHILDRE'S CHILDEN (gennaio 1970) e A QUESTION OF BALANCE  (settembre 1970)

I Moody sono presenti  al festival dell'Isola di Wight nel 1970 e sono al culmine del loro processo creativo.

La produzione discografica è, dunque, molto prolifica. La critica non è tuttavia molto favorevole; alcuni lavori vengono stroncati in partenza, altri sono giudicati insufficienti proprio dal punto dell'ispirazione musicale. Rispetto agli esordi i Moody vengono accusati di essersi accomodati in un limbo dove il pop-rock è senza anima.

Nel 1971 con EVERY GOOD BOY DESERVER FAVOUR e nel  1972 con SEVENTH SOJOURN il canto del cigno. Proprio nel 1972, anno del settimo disco, il gruppo si scioglie.

Nel 1978 il ritorno in bello stile con OCTAVE: sempre in primo piano la splendida voce di Hayward, mentre la miscela di pop-rock- melodico rimane nello stile del gruppo.

Da allora i nostri incidono con una certa  regolarità sino al 1991. Quindi una lunga pausa fino al 1999 quando con STRANGE TIME si affacciano al nuovo millennio. Nel 2003 con DECEMBER il gruppo inglese arriva al tanto sospirato disco a carattere natalizio disco che, mai può mancare nella discografia di un gruppo... che si rispetti.

La potete girare come volete ma l’importanza che i MOODY BLUES hanno avuto nella storia del pop-rock mondiale è ormai una verità consolidata nel tempo.

Recentemente hanno suonato in quel fantastico anfiteatro naturale che è il RED ROCKS in Colorado; l’occasione buona per riproporsi al grande pubblico. “Operazione nostalgia” certo, ma che volete??? In giro c’è tanta, tanta gente che ha una grande nostalgia dei ’70… e a ragione (almeno a parere di chi scrive).

Quegli anni settanta che hanno regalato una gran quantità di  buona musica in ogni angolo del mondo. Ai MOODY BLUES inglesi rispondevano in quegli stessi anni gli alfieri del pop-rock californiano ossia i THE MAMAS & PAPAS con la loro CALIFORNIA DREAMIN’ ma, la loro, è un’altra bella storia e ve la proporrò magari un’altra volta.

Ritornando ai MOODY,  la loro serata al RED ROCKS è stata ripresa per un video che riproporrà i nostri un po’ imbiancati, un po’ imbolsiti, ma ancora carichi del sacro fuoco che ha dentro solo chi ha fatto della musica una passione di vita.

Infine un consiglio a tutti quanti i miei amici.

La raccolta THE MOODY BLUES GOLD (la cui copertina apre questo pezzo) è una delle migliori compilation attualmente in circolazione: scoprirete  tutti i loro classici e ne resterete affascinati.

Il disco in questione è doppio album viene venduto a poco meno di un singolo e, tra l’altro,  viene riproposto tutto il periodo discografico di maggior successo del gruppo.

Musica d’altri tempi e di alta classe.

 


 

 

 

 

 

I MIGLIORI DEL 2006 (SINORA)

By Mauro

 

1)    WILLIE NILE – STREETS OF NEW YORK

2)    VINICIO CAPOSSELA – OVUNQUE PROTEGGI

3)    PACIFICO – DOLCI FRUTTI TROPICALI

 

SONO ATTESI…

Andrea Parodi – data da definire – SOLDATI l’album più a lungo atteso… in arrivo.

Bruce Springsteen – 24/04/2006 (un nuovo lavoro sulle canzoni di Pete Seeger).

Mark Knopfler & Hammilou Harris – fine aprile – un duo d’eccezione per un lavoro che promette bene!

Stefano Barotti – da definire – un nostro beniamino alla seconda prova. Attesissimo.

 

 


 

 


 

LA SCOPERTA DEL MESE

TEKA P ”CARAGNA NO”

By Mauro

"TEKA P" ("tè capì" nel puro dialetto milanese, hai capito, nella traduzione italica) sono un gruppo che, sulla scena da un paio d'anni, è arrivato in casa TONNUTO in questi primi mesi del 2006.

Il loro primo album "CARAGNA NO" (NON PIANGERE) è stato registrato sul finire del 2004 ed è stato disponibile dal maggio 2005.

Loro sono Ivo Maghini - voce, Andrea Rodini - voce, Luigi Lavermicocca - basso, Tommaso Ferrarese - chitarra, Andrea Parazzoli - piano tastiere, Sergio Bianchi - batterie e percussioni.

Propongono, come il nome del gruppo esplica in pieno, canzoni in dialetto meneghino e si possono tranquillamente considerare "nipotini" del sommo Nanni Svampa; il buon Nanni era essenzialmente acustico, mentre i TEKA-P riescono nella loro opera con una buona dose di elettricità.

Il loro primo album si compone di 11 tracce; due sono tuttavia, semplici intro. Sono tutte buone, ottime canzoni. I brani sono tutti scritti da loro, tranne due; una è la cover di "MA MI" che porta la nobile firma di Strehler, l’altra è LA BOTTEGA DEL PITTORE di Martinez

Nell'insieme il gruppo mischia con notevole maestria jazz con blues e rock. L'amalgama è perfetta e il suono risulta ben corposo e piacevole.

L'album si apre subito come meglio non potrebbe, ossia con la title-track, CARAGNA NO che è proprio una bella canzone; quasi una preghiera che in questi "tristi tempi" suona attuale come non mai.

Quindi C.T. viene stesa musicalmente in modo impeccabile e il tono di partenza è molto "Mango" nel senso che la voce evoca lontanamente quella del famoso cantante; la canzone resta tuttavia "criptica": il riferimento è chiaramente ad un personaggio reale del quale, tuttavia, non viene resa nota l'identità.

LA BALLATA DEL PITTORE è una cover di un vecchio standard-milanese scritta da Martinez e che ricordo nella sola versione che abbia mai sentito prima d’ora, ossia quella di Enzo Jannacci.

L'OPERARI narra la reale storia di un semplice operaio nell'Italia di oggi; nell'incedere la canzone è drammatica sino all'esplosione del coretto  " ...e cincentmila per (...)". Bella e vera.

ANCA L'ANCA è una gioiosa evocazione di ogni male possibile che, ad ogni modo, finisce con il tramutarsi nel male all'anca. Stupendo l'intro al piano. Divertente.

S'GIAFF (schiaffo) è la storia di un uomo che, vivendo mantenuto dalla sorella, quando questa muore e lascia tutto quello che possedeva (tranne la casa) ai preti, si ritrova a voler (giustamente?!) prendere a schiaffi tutti i preti che incontra. Ovviamente, abitando a Milano, fuori dal duomo il nostro non ha difficoltà a mollare schiaffi a destra e a manca.

MA MI non ha bisogno di altre parole. Resa stupendamente in chiave soft-jazz nell'intro, si scatena nel refrain e diventa uno dei pezzi più ispirati del cd.

EL TEMP EL PASSA MAI e GUARDIE E LADRI chiudono un disco d'esordio che dire “splendente” è poco.

Sul sito internet del gruppo http://www.tekapi.it/ potete scaricare alcune canzoni che i TEKA P hanno cantato in quel del ROLLING STONES di Milano un mesetto fa; giusto un bell’assaggio per capire se la loro musica vi è gradita, e diventare così come noi, loro fans.

Un grazie doveroso, infine, al mio amico Matteo che mi ha reperito il cd in quel di Buscemi a Milano.

 

 

 

 


 

 

INTERNET

Notizie Curiose e/o Dati Interessanti
x  FaZ

 

Mappa dei Reattori Nucleari

 

Anche se il tema di questo mese potrebbe angosciare qualcuno, voglio comunque trattarlo perché al di là del “caso” Iran (o se volete il più geograficamente  vicino “piccolo caso” pallottole all’uranio impoverito) credo che prossimamente, dopo elezioni, verremo richiamati alle urne per rivalutare il futuro energetico della nazione. Ovviamente ci verrà proposto il nucleare.

Al momento, dico la verità, io non so ancora in che modo pormi di fronte a questo problema. Cosa conviene ? E se poi… mah… Tutto dipende.

Però una cosa è certa. I reattori nucleari presenti oggi nel mondo.

Quando si dice mondo conviene (per noi) dire ancora prima Europa !

 

Infatti se andate al sito http://www.insc.anl.gov/pwrmaps/map/world_map.html potete vedere

questa cartina:

 

 

 

ebbene i punti rossi indicano le concentrazioni di reattori nucleari nel mondo.

 

 

Come potete notare non sono poi né pochi né lontani da casa nostra. Anzi…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Volendo osservare meglio,  avviciniamoci e vediamo l’Europa:     http://www.insc.anl.gov/pwrmaps/map/europe.php

 

 

 

 

 

 

 

E’ abbastanza impressionante la fila di pallini sulle Alpi francesi che prosegue puntando a nord per tutta l’Europa.

 

 

 

 

Notate anche il pallino di Chernobyl vicino a Kiev, ma  (relativamente) lontano rispetto Milano.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Da queste mappe,  sul sito è possibile cliccando sui pallini rossi delle centrali nucleari, vederne alcuni dati principali e molti altri dati tecnici. Ad esempio se in Italia clicchiamo sul pallino di Trino Vercellese vengono mostrati questi dati:

Trino Vercellese
Trino, Vercelli, Italy
Pressurized Water Reactor (PWR)
Net Output: 260 MWe
Permanently shutdown.
Date started: 01/1965. Date closed : 06/1990.
Proprietario:
    ENEL Societa per azioni

 

Dopodiché se lo desideriamo possiamo visualizzare tantissime altre informazioni, ad esempio:

Diametro del Nucleo Attivo   = 2,4 m

Densità  Alimentazione Media del Nucleo  = 72.4 kWt/litro

Materiale Refrigerante = Acqua

Altezza Cilindro di contenimento  =  11.3 m.

Rivestimento = acciaio inossidabile 304

 

 

Per concludere, cosa pensare ? Cosa dire ?

Niente.

Speriamo solo che i livelli di sicurezza (sia costruttiva sia contro eventuali sabotaggi o danni) siano all’altezza delle situazioni. Che Dio ce la mandi buona !

 

 

Altre info aggiornate al sito mondiale delle notizie sulle centrali:   http://www.neimagazine.com/

 

Curiosità:

 -  lo sapevate che a Chernobyl vi sono ben 4 unità nucleari. Quella che ha “creato problemi” nel 1991 era la n° 4. Oggi sono chiuse la 2 e la 4, ma pare che nei prossimi anni verrà costruita sempre lì a fianco la n° 5.   Lo sapevate che Kiev-Chernobyl sono a 80 km distanziate da un bel lago ?

- l’Ucraina, una a caso, ne ha 15 funzionanti, le 2 chiuse e 5 in costruzione.

- la Germania sta iniziando in queste settimane a costruire la sua  20^ (ventesima) centrale nucleare, dopo averne chiuse ben 14 obsolete.

 - la Francia ha attualmente 58 reattori in funzione !!!  Alcuni costruiti con i componenti di chi ? Dell’italiana Ansaldo: http://www.ansaldoenergia.com/About_us/ansaldo_nucleare.htm

 

 

 

 

 


 

 

 

 

 

NEL PROSSIMO NUMERO:

 

LA STAGIONE MUSICALE ENTRA SEMPRE PIU’ NEL VIVO, E CON ESSA  NUOVE IDEE, E PROPOSTE

VECCHI GRUPPI DA RISCOPRIRE E BUONE NUOVE COSE DA FaZ e IVANO

 

 

QUESTO NUMERO DEL TONNUTO E’ STATO CHIUSO IN REDAZIONE ALLE   

 ORE   21,30  DEL 09/03/2006   

 

 


 

 

HANNO FATTIVAMENTE COLLABORATO A QUESTO NUMERO (E NOI LO RINGRAZIAMO) :

 

IL PORCELLINO D’INDIA RINGHIO

L’INDISPENSABILE AIUTO DEL GRANDE AMICO  FAZ

IL NOSTRO NUOVO “SOCIO” IVANO

 

CIAO RAGAZ!!

 

 

SE AVETE MATERIALE CHE VOLETE PUBBLICARE…

SE AVETE UN CANTATE PREFERITO DI CUI PARLERE…

SE VOLETE SAPERNE DI PIU’ SU QUALCHE ARGOMENTO…

 

IL NOSTRO NUOVO INDIRIZZO E’  [email protected]

 

 

SCRIVETECI ! ! !