IL TONNUTO©

PERIODICO D’ACQUA DOLCE -ANNO VI -  n° 56  NOVEMBRE 2005

   


Questo  numero  contiene:

 

FRIEND OF MINE…

MONDO RINGHIO!     EDITORIALE 

L’ANGOLO D’IVANO   -   “CIOIS”

La (ri)scoperta del mese (by FaZ)   -   EVA CASSIDY

IL DISCO DEL MESE/1 (by Mauro)   -   SANNI DEI  “ANDARE VIA”

IL DISCO DEL MESE/2  (by Mauro)  DAVID GRISMAN + VARI    “TONE POETS”

IL DISCO DEL MESE/3  (by Mauro)  -  MASSIMO BUBOLA   “QUEL LUNGO TRENO”

LA MIGLIOR COPERTINA DEL 2005

I MIGLIORI DEL 2005… SINORA

QUELLO CHE VERRA’…

INTERNET  (by FaZ) -   Ponte o non ponte  a Messina ?

 

 

 


FRIEND OF MINE…

Devo ringraziare l’attenzione di Ivano e l’insistenza del nostro FaZ, perché è grazie a loro che il nostro quinquennio di TONNUTO è approdato sulle pagine de “IL GIORNALE DI CANTU’” regalandoci grande “emozione”.

Un onore che non so dirvi con tutta onestà  se ci meritavamo.

Poi vorrei ringraziare pubblicamente anche l’amico Diego dei SANNI DEI che, nel sito del gruppo, ha inserito a fianco di recensioni “professionistiche” (quali quella del MUCCHIO SELVAGGIO, di MESCALINA  e de L’ISOLA CHE NON C’ERA) anche la mia… non proprio professionale, ma certo appassionata.

Anche Diego mi ha fatto un onore più grande di quanto meritassi.

Ringrazio poi anche tutti gli amici che ci hanno scritto per l’occasione; tante soddisfazioni così insieme mi  hanno “stordito”.

Chi mi conosce, lo sa, io ho sempre scritto molto, fin dai tempi della gioventù; allora erano altre questioni. Ora è quasi solo musica; in realtà dietro la musica c’è una vita scandita proprio dalla musica.

Con attenzione conservo anche tutto ciò che, nel corso degli anni, gli amici mi hanno scritto; dalle lettere di un platonico amore di un’estate di 20 anni fa (che sono buffe perché, come cantava Vecchioni, “le lettere d’amore, fanno solo ridere”) passando per l’insieme delle letterine da fidanzati che ci scrivevamo con la Betty (messe insieme fanno, poco più, poco meno, lo stesso spesso di GUERRA E PACE) sino alle ultimissime lettere di amici di vecchia data.

E continuo a scrivere, perché non posso farne a meno. Secondo me , alla fine ha ragione solo chi “fa”. E scrivere è “fare”. Testimoniare di eventi, di vita, di passioni.

Concludeva Vecchioni nella canzone di cui poco sopra “Solo chi non ha mai scritto lettere d’amor fa veramente ridere”… ecco, non la penso proprio così… io mi limiterei a dire… “solo chi non ha mai scritto delle sue passioni… fa veramente ridere.”

P.S. L’amico Ivano si è aggiunto alla grande famiglia del TONNUTO; già in questo numero ci parla dei CIOIS un gruppo emiliano veramente forte!!

Una “nuova penna” per noi è un grande aiuto e una grande gioia; se poi viene da un “professionista del campo” beh… la soddisfazione è doppia.

Benvenuto amico!!! 

 

 


MONDO RINGHIO!

EDITORIALE 
A CURA DI

Cari amici ben trovati

Avrei dovuto, ben a ragione, parlarvi dell’influenza aviaria ma, si sa, le cose cambiano ed ecco che allora le gazzette e i corrieri di venerdì 4 novembre se ne vengono fuori con un titolone che, per me, è un invito a nozze.

Riporto quello del “CORSERA”, ma vale tanto quanto gli altri: “BERLUSCONI: IN PENSIONE A 68 ANNI. PROTESTA MARONI”. Sembra che in Germania, per far quadrare i conti pubblici, abbiano intrapreso questa strada che, evidentemente, piace anche al nostro premier. Tanto da sbilanciarsi.

Ora può ben a ragione sostenersi che la medicina sia amara, ma necessaria al malato; e quindi che la misura possa in qualche modo trovare una sua “logica” giustificazione.

Il punto è, semmai, stabilire se e quanti riusciranno a lavorare sino alla soglia stabilita dal Berlusca.

Posto che un “colletto bianco” ce la possa anche fare , arduo  è stabilire se un operaio, un  idraulico, un elettricista, un muratore ecc. ecc. possano alzarsi alla mattina sulla soglia dei 68 anni ed essere pronti per una nuova giornata di lavoro “pimpanti” e al meglio delle loro capacità produttive; sforzo mentale e fisico, a settant’anni non pesano allo stesso modo. Ovviamente.

Dicono che l’aspettativa di vita media stia crescendo sensibilmente; ma è anche vero che agenti esterni (inquinamento in primis… ma anche l’aviaria, per citare quelli di più stretta attualità) sono una costante mina vagante per la salute del mondo intero (umano, animale,vegetale).

Quindi, a giochi fatti, uno è il risultato quasi sicuramente assicurato da questa nuova trovata; l’estinzione del pensionato.

E non datemi dell’esagerato; a 70 anni, quando dovresti startene tranquillo in casa coi tuoi nipotini, ti spediscono, invece, a cercare nuova gloria; così ti può benissimo capitare che se non ti uccide lo sforzo da muratore ti può uccidere l’infarto da stress-da-direttore-di-banca.

Con il sistema pensionistico attuale (65 anziché 68), almeno, qualche annetto da “pensionato” ( se nella vita c’hai un po’ di culo) te lo puoi anche fare…

Da considerare, comunque, anche il fatto che, un tempo si iniziava molto prima la vita lavorativa, con tutte le ovvie conseguenze.

Ad ogni modo, amici miei, viaggiate ancora (relativamente) tranquilli.

Perché???  Rileggetevi il titolo del Corsera. Finisce con un: “PROTESTA MARONI”.

In un paese nel quale la politica la fanno, con comizi televisivi, sia i comici (Benigni, Grillo) sia i cantanti (Celentano) se i vostri diritti di pensionati li difende uno che di cognome fa MARONI significa che, tuttavia, siete in buone mani (!). Siete in buone mani (?).

Saluti miei “prodi”… e alla prossima.   


 

Lo scorso sabato 24 settembre in quel di Taneto di Gattatico (Reggio Emilia), presso il Fuori Orario, l’ormai storico e celeberrimo circolo emiliano, si sono ripresentati al loro affezionatissimo pubblico i Ciois. Dopo circa sette anni di lontananza dalla scena musicale, hanno accettato di inaugurare la nuova stagione musicale del locale.

Il gruppo si è formato nell’estate del 1989 ed inizialmente rispondeva all’altisonante nome di ‘The ciois we made’ che, dopo poco, mutò nel più orecchiabile ‘Ciois’. La formula musicale proposta dai Ciois riscosse un successo immediato: si trattava un misto di rock, folk e musica tradizionale cantata in dialetto parmense - di Medesano per l’esattezza -, combinazione che in seguito divenne nota come ‘agri-rock’.

«La campagna urla storie di fatica e di sudore e di levate all’alba e schiene spezzate. I solchi del campo arato, percossi dalla gigantesca puntina dell’aratro, suonano il ritmo dell’alternarsi delle stagioni e cambiano le loro melodie come se il vomere le scalzasse insieme alle zolle. Queste note, frutto della terra e fatte per essere raccolte, sono per lo più snobbate per cedere alle cangiati armonie dettate dalle megalopoli più in voga: i Ciois, invece, non si sono opposti al loro richiamo e si sono lasciati conquistare da questi richiami ancestrali portandoli sui palchi più disparati» spiegheranno i componenti del gruppo.

Il gruppo nacque da un’idea dei cugini Massimo e Gabriele Mendi, rispettivamente voce e chitarra, ai quali si aggiunsero Gigi Orzi (basso) e Davide Bolzoni (batteria) – presto sostituito da Stefano Gaibazzi e, poi, da Lorenzo Bazzoni -, Luca Branchi (chitarra), Maurice Bagatti (sax) e Matteo Manici (fisarmonica).

Durante il periodo della loro attività i Ciois hanno tenuto più di duecento concerti, molti anche fuori provincia e i riconoscimenti non hanno tardato a venire: nel 1994 partecipano alle selezioni di ‘Sanremo Giovani’ ed arrivano sino alle semifinali nazionali, suonando sul prestigioso palco dell’Ariston. L’anno successivo partecipano a ‘Rock targato Italia 1995/96’ con la canzone ‘Al temp al vola’ e si collocano tra gli otto vincitori del concorso. Nel 1997 pubblicano il cd ‘Ciois’ e nell’estate dello stesso anno ricevono una menzione speciale alla Biennale dei Giovani Artisti dell’Europa e del Mediterraneo.

Ed ancora, durante il proprio cammino, il gruppo emiliano ha avuto l’occasione di esibirsi al fianco di gruppi affermati, quali gli Skiantos, di introdurre i concerti di artisti sanremesi - Syria - o di cantautori allora emergenti, per esempio Daniele Silvestri.

Purtroppo, ora i Ciois non esistono più! La serata del 24 settembre è stata un evento del tutto straodinario «un solo concerto per divertirsi e divertire ancora una volta», ma la gran folla intervenuta dimostra quanto questi artisti abbiano lasciato il segno. Ora, alcuni dei loro componenti fanno parte del gruppo parmense ‘La Santa Caos’.

È possibile ascoltare alcune delle canzoni dei Ciois scaricandole dalla pagina web

http://www.muccapazza.it/mp3.htm

o dal sito di uno degli storici componenti

www.palli.it

 

Ivano Bettin

 

 


Circa 10 giorni fa di fronte all’immenso archivio del Grande Tonno mi capita di leggere il nome Eva Cassidy con il titolo di copertina "LIVE AT BLUES ALLEY".  Il mio inconscio mi dice che DEVO ascoltare questo CD. Lo prendo in prestito supportato pienamente dal Tonno che ne parla davvero bene.    Mi ricorda inoltre che nel lontano Novembre 2002 (prima che anche io mi unissi di fatto alla ciurma de Il Tonnuto)  col N° 22  lui in persona scrisse una pagina “La scoperta del mese” parlando di Eva e del suo grandissimo talento allora con una breve recensione di “Imagine”  l’album che la porta, pensate, in una settimana in testa alle classifiche in UK.  

Nonostante si sia quindi già parlato di Eva, intendo con questo articolo ricordarla a tutti  per ribadire la sua bravura  ed anzi innalzarla ancor più di quanto fatto nel sunto del numero n°22.   Vi devo dire che subito al primo ascolto, ma così come al decimo,  la sua voce mi ha sorpreso e  incantato. Non sono certo un intenditore ma io la trovo di una modularità straordinaria e con  una “pulizia”  di ugola che solo in pochissime voci  nere avevo sentito.

Purtroppo, come si usa dire “son sempre i migliori che se ne vanno” , Eva ci ha lasciato troppo troppo presto.   Un cancro a 33 anni la trasporta in un altro spazio.  Qui sulla Terra ci rimangono di lei 8 splendidi album ma pensate tutti pubblicati dopo la sua scomparsa.

Nata nel 1963, era americana di Washington DC, cantava e suonava la chitarra.
Subito da bambina ha un’ottima voce armoniosa ed ha la fortuna di crescere in una famiglia di musicisti.
Nel 1986 si unisce ad una band, i Method Actor, di un amico che sta preparando un album.  Il produttore appena sentita la sua voce rimane impressionato da questo raro talento e la incoraggia ad entrare nel mondo della musica in modo professionale.  Così Eva canta come backing singer in molti album, finchè nel 1991 Chuck Brown ascoltandola la vuole al suo fianco e nel 1992 registrano The Other Side (Liaison) un CD di ballate e duetti blues.  Sempre con lui viaggia e si esibisce in molti live che la fanno conoscere al pubblico  come al Washington's Blues Alley  in cui,  4 anni dopo, inciderà le registrazioni che compariranno nel CD postumo di cui vi ho parlato all’inizio.
Purtroppo nel 1993 in seguito ad un check-up medico ad Eva viene riscontrato un tumore maligno alla pelle, sulla schiena.  Prosegue la sua attività e suona in giro per Blue Note Records nel gruppo Pieces Of A Dream. 
Nell’estate 1996 non sta bene: è il melanoma che avanza.  Ha dai 3 ai 5 mesi di vita.
Va in ospedale. I suoi amici musicisti le organizzano anche un tribute concert.  Alla fine della nottata esce a salutare anche lei cantando la breve "Red Top".  Il pubblico la incita a cantare la splendida "What a Wonderful World" ma riesce solo ad accennarla in modo stonato.  E’ la sua ultima canzone. Ma per il pubblico presente è un momento indimenticabile.  Ci lascia il 2 Novembre 1996.

 Eva con la sua voce viene definita una cristallina soprano, ideale per le ballate folk.  Ma aveva anche una potenza che usava nel soul o gospel portando molta emozione.  Nel suo repertorio troviamo un po’ di tutto, blues ma anche pop e melodiche.
Proprio per questa sua versatilità di voce, le compagnie di registrazione faticano a trovarle una collocazione.  Lei stessa rifiutava di essere messa in una categoria, desiderava passare liberamente dal Jazz allo Spiritual, o dal Country al Pop passando spesso dal blues. L’importante era fare della buona musica !
In Italia forse non è molto conosciuta ma in Inghilterra pare trasmettano le sue canzoni con regolarità alle radio come e soprattutto alla BBC.

Chi la conosce dice (ed anche io sono pienamente concorde): “Ti fermerai ad ascoltarla, qualsiasi cosa starai facendo” e subito dopo correrai a comprare il CD.

Una delle più grandi voci della sua generazione.

  Suoi album acquistabili:

 THE OTHER SIDE -  con Chuck Brown

EVA BY HEART  -  registrazioni in studio rilasciate postume dalla famiglia

LIVE AT BLUES ALLEY  -  live al Blues Alley di Washington D.C., il 2 gennaio 1996

TIME AFTER TIME  -   tracce mai pubblicate al 20 giugno 2000

IMAGINE  -   tracce mai pubblicate al 20 agosto  2002

AMERICAN TUNE   -    tracce mai pubblicate al 12 agosto  2003

SONGBIRD  -  Misto degli album precedenti, Gold Album negli USA e Disco di  Platino in UK

WONDERFUL WORLD  -  Antologia delle preferite di Eva. Luglio 2004.

 

Come vedete avete scelta.

Per gli album vi segnalo:        http://www.blixstreet.com/eva.html

Il suo sito ufficiale:      http://evacassidy.org/eva/

Mentre per conoscerla meglio trovate parecchi link qui:

http://directory.google.com/Top/Arts/Music/Bands_and_Artists/C/Cassidy,_Eva/

ed in alcuni potete anche sentire spezzoni dei brani.

 

Buon ascolto !

 

 


        

IL DISCO DEL MESE/1

 

Debbo un “gigantesco” grazie all’amica Micol che mi ha fatto avere il nuovo lavoro dei SANNI  DEI; “ANDARE VIA”.

Di loro avevamo già spiegato origini, genere e influenze musicali nel numero di settembre del TONNO.

Con l’amico Diego, cantante e front-man dei SANNI ho avuto la fortuna di parlare telefonicamente un paio di volte (sempre grazie a Micol).  E dirvi che è un autentico “personaggio” è dirvi poco; estremamente espansivo, positivo, estroverso, come si confà ad ogni artista, il cantante dei SANNI DEI è un autentico “istrione”.

Il riflesso di un personaggio tale è tutto riprodotto nella musica che lui stesso, con l’ausilio della sua band produce e va a suonare per locali e feste.

Diego è anche la penna del gruppo; coadiuvato in alcuni episodi di questo nuovo lavoro da Luca Ottoz e A. Allera, le storie che scrive sono intrise di quotidianità in maniera tale che ci si ritrova in pensieri, parole opere e/o missioni. A volte si mischiano visioni “mistiche” come ne “STRADE DEL SOLE” . A volte le citazioni arrivano da un artista che è scomparso da tempo ma che non sarà mai dimenticato da chi ama la buona musica; Ivan Graziani citato in “FRAGILE” per via di una certa “pigrizia”. A volte sono problemi esistenziali, come in “PAROLE SILENZIOSE”.

Sono sempre con Diego per questo nuovo episodio Lerco alla chitarra, Giulio alla batteria e Steo al basso; del resto, squadra che vince non si cambia.

Anche questo lavoro, come gli altri del gruppo, sono auto-prodotti e quindi vanno richiesti direttamente al loro sito www.sannidei.it.

Un vero peccato che simili episodi musicali non riescano a trovare qualche “produttore” interessato al progetto. I SANNI DEI meritano sicuramente un’occasione, perché fanno musica con la passione che contraddistingue gli artisti col sacro fuoco “dentro”.

Il suono è ormai consolidato dagli album precedenti del gruppo; un ottimo rock che si mischia lasciando sul campo più di una variante tra blues e suono progressivo.

Il fatto curioso è che, una volta inserito il cd nel lettore, il medesimo mi segnala ben 69 tracce. Penso all’inizio ad un errore del lettore (sòcc’mel … dopo anni di onorata carriera!!).

Poi comprendo che si tratta delle 9 tracce accreditate sul retro della copertina del cd + 60 tracce da pochi secondi l’una… denominate “silenzio”. A qualcuno, nel gruppo, piace il 69??

Ma è tempo di partire; e si  parte alla stra-grande con “ANDARE VIA” che è la canzone che regala il titolo all’intera opera. Subito i nostri eroi attaccano alla grande e già la stanza è invasa da un ottimo rock made in Italy… di ottima, ottima fattura.

Si passa quindi all’invettiva di “CASA COMODA” trascinante con il suo incedere assolutamente funky.

Quindi con “SEMPLICE” i toni divengono leggermente più dimessi; il testo regala riflessioni su un rapporto tutt’altro che semplice (a quanto pare).

“STRADE DEL SOLE” si apre con un simil-scacciapensieri (che personalmente mi ricorda vagamente l’iniziale introduzione di “DIMMI IL NOME” dei mitici a amati (allora!!) LITFIBA di TERREMOTO 1993)… per poi prendere il largo… positivamente  appunto come il sole. Presente nella canzone la brava, bravissima Morena Avenoso ai cori (grazie ancora a Micol  per avercela fatta conoscere).

“ALTAMAREA” è canzone dal buon ritmo e qui il lavoro “musicale” del gruppo si fa sentire presente al massimo; si macina ottimo rock da queste parti e pezzi come questo sono puro “polase”… magnesio, potassio e quanto più ci potete mettere più ci andate vicino.

Con “INCONTRI RAVVICINATI DEL 4° TIPO” i toni ritornano un po’ meno rockettari e un po’ più tenui. Il racconto di un incontro è infatti da fare accompagnare a suoni “gentili”. Intrigante.

“TI BEVO LISCIA” è l’unica cover del disco. E che cover ragazzi!!!!

Assolutamente “originali” i SANNI DEI vanno a pescare dal primo disco in assoluto fatto da Renato Zero. “NO! MAMMA NO!” datato 1973 è l’esordio nel mondo discografico di Renato Zero. Un esordio con un album live è peraltro assai insolito e ben si sposa con la figura assolutamente “atipica” del nostro Zero a cui dobbiamo un pezzo di “storia musicale” della nostra vita. Ebbene, i SANNI DEI recuperano proprio da quel disco ormai “sepolto” nella memoria di tutti i “sorcini” “TI BEVO LISCIA” e la propongono a modo loro!

Con “FRAGILE” si ritorna ad un rock puro e duro dove chitarra basso e batteria macinano via via sempre più a fondo creando un tappeto musicale ottimo… e abbondante. Prorompente.

I cinque minuti e rotti di “PAROLE SILENZIOSE”, che vedono ancora la partecipazione della Avenoso alla voce, chiudono l’album in maniera più che degna, in un crescere di suoni e sensazioni che hanno il loro culmine nel finale a due voci… da 10 e lode.

In conclusione, amici, un disco che consiglio a chi ama la musica, quella buona, fatta con il cuore e suonata con l’anima tutta.

Tra le cose migliori del rock made in Italy del 2005.

 


 

IL DISCO DEL MESE/2

 

David Grisman è un musicista molto considerato negli States.
Ed a ragione.

Grisman ha fondato un’etichetta discografica la ACOUSTIC DISC e con il motto di “100% HANDMADE MUSIC” ha imposto un modo diverso di concepire e fare musica. Diciamo una sorta di musica “per divertimento”; celeberrimi i suoi duetti con il suo grande amicone Jerry Garcia (immenso e compianto chitarrista già leader dei Grateful Dead, la più grande Jam-band nella storia della musica made in Usa).

Con la sua etichetta Grisman ha già editato più di sessanta dischi di musica fatta come Dio comanda ed ora, per questo suo 62° (capo)lavoro ha deciso di fare le cose in grande.

Ha infatti cercato, ritrovato e messo insieme in un doppio cd 31 canzoni che, suonate da 46 artisti diversi (lui incluso, ovviamente) hanno un minimo comune denominatore: sono infatti tutte suonate con l’ausilio di soli due strumenti.

Si tratta una chitarra modello 1922 GIBSON “LOAR” F-5 e di un mandolino 1933 MARTIN OM-45. Proprietario dei due strumenti è ovviamente il buon David.

TONE POETS si compone di due cd; nel primo denominato “solos” 16 canzoni  equamente divise tra otto mandolinisti e otto chitarristi. Tutti nomi di primo piano della musica acustica mondiale. Da segnalare la presenza di ben due nostri connazionali; si tratta del mandolinista Carlo Aonzo che presenta “BLUE BELLS OF SCOTLAND”  e di Beppe Gambetta, chitarrista che viene accreditato come uno dei più grandi chitarristi acustici del vecchio continente; la sua partecipazione con “AVE MARIA” è da pelle d’oca o, se preferite, da capogiro.

Nel secondo cd denominato “duos” sono presenti, invece, 15 tracce, eseguite in duo da chitarra e mandolino.

In questo secondo cd segnalo la presenza di Sam Bush, il più grande mandolinista al mondo e dello stesso Grisman (un gradino appena dietro a Bush).

Segnalo anche la presenza del chitarrista David Bromberg, artista dall’illustre passato e di Mike Compton mandolinista che ha partecipato alla “colonna sonora evento” di “BROTHER WHERE ART THOU”.

In totale due ore di pura e semplice musica acustica… a seconda di gusti e/o punti di vista, un disco da avere assolutamente o da cui star bene alla larga.

Detto, in tutta sincerità, che io non ho mai particolarmente amato i cd “solo musica”, di questo lavoro debbo dire che è ormai diventato imprescindibile compagno di viaggio.

Stupendo il libretto allegato con tutte le schede dei 46 artisti impegnati nell’opera.

Dà inizio con brio alle giornate e mi ristora la sera da stanchezze varie. Quasi come un medicamento… meglio di un ricostituente… riporta il tutto al più semplice dei modi di  intendere la musica e attraverso essa stimola un diverso modo di vivere. Compito.

Consigliato a chi, magari, ne ha le palle piene dell’”ovvio” che, ormai, si ascolta ovunque e vuol capire come sia possibile confezionare un prodotto valido usando “solo” due strumenti (e pure datati) e le proprie mani… senza effetti e/o campionamenti, senza sovraincisioni o altro.

Musica che ha una propria anima. Se amate la plastica, state ben alla larga.

 

 


IL DISCO DEL MESE/3

 

Un album interamente dedicato alla Grande Guerra giust’appunto per commemorarne i 90 anni di anniversario.

Un progetto senza dubbio ambizioso ed anche “commercialmente” rischioso.

Un concept-album che solo un musicista come Massimo Bubola poteva fare; uno che non è mai sceso a compromessi con alcuno e che, producendosi il disco sulla propria etichetta (Eccher Music) riesce ad avere il pieno controllo sul prodotto finale.

Un disco coraggioso, quindi, perché interamente dedicato ad un evento che, oltre ad essere lontano nel tempo e seppellito nella memoria è anche poco incline a farsi raccontare in chiave rock.

Così Bubola, come sempre coadiuvato dal fido Michele Gazich, mette insieme ben 11 canzoni; di queste  sei sono sue composizioni, mentre le restanti sono canzoni tradizionali che il nostro mette in chiave Rock come solo un grande musicista può fare.

Dei “traditional” riarrangiati spicca senza dubbio per l’adamantina bellezza “MONTE CANINO” una canzone che, dopo la cura Bubola,  dire splendida è ancora poco; lo stesso artista veronese, nelle note contenute nel libretto che accompagna l’album spende parole di elogio per quella che dice “Semplicemente è tra le canzoni della Prima Guerra Mondiale, e non solo, più commoventi che io conosca”.

Notevole anche l’impatto sonoro di “PONTE DE PRIULA”; la canzone che narra la ritirata da Caporetto al Piave viene presentata da Massimo in dialetto veneto esattamente com’è l’originale composizione. E’ senza dubbio una grande canzone.

Tra le canzoni composte invece da Bubola per l’occasione merita senz’altro di essere citata “JACK O’LEARY”, canzone che apre l’album, e che sembra venir fuori dal momento felice dell’autore veronese coinciso con la pubblicazione dello stupendo “SEGRETI TRASPARENTI” dello scorso anno.

Decisamente carina anche “SE QUESTO AMORE E’ UN TRENO” così come trascinante è “BUM BUM”.

Merita senz’altro un encomio anche il libretto allegato al cd. In esso sono contenute note essenziali per comprendere sino in fondo la portata del lavoro di recupero storico intrapreso da Bubola e foto del nostro scattate a Redipuglia nel monumento storico in memoria dei caduti della Grande Guerra.

Bella e significativa la dedica dell’album che Massimo fa al padre e ai prozii caduti proprio nel corso della guerra (con sullo sfondo proprio Massimo davanti alla tomba del prozio Antonio Bubola).

Un disco che, come un libro di storia, dovrebbe essere raccomandato a scuola per far capire tutti gli orrori, i sentimenti e le paure che la guerra porta dietro di sé, cantate e suonate in chiave rock.

Rimane il fatto che non è un disco “facilissimo” da assimilare; richiede diversi attenti ascolti. Tuttavia lo consiglio vivamente per il semplice fatto che, comunque,  trovare un autore in Italia, oggi, che riesca con la sua musica, non solo a divertirci, ma anche a farci seriamente pensare  non è per niente facile.

 

 


 

LA MIGLIOR COPERTINA DEL 2005

CHIP TAYLOR & CARRIE RODRIGUEZ

“RED DOG TRACKS”

Sguardo malinconico rivolto verso la macchina fotografica, mani nelle tasche del giaccone nero ben rimboccato, così si presenta Carrie Rodriguez sulla copertina del suo ultimo lavoro in coppia con Chip Taylor.

Lo stesso Taylor è invece accosciato, con fare pensate, e scruta l’orizzonte là in fondo al laghetto.

Tutto intorno foglie, foglie autunnali che donano alla scena un che di magico, malinconico e caldo.

Ne ho visto molte, moltissime di copertine di album usciti in questo 2005 ma, questa, è a mio personale giudizio la più bella, sicuramente la più poetica.

Non è un giudizio “stagionale”, perché è vero che ora siamo in pieno autunno, ma ciò non ha influito minimamente sulla scelta di indicarvi questa copertina.

Citazione e nota di merito per l’autore della fotografia Bill Phelps. Un maestro.

Se poi foste interessati al contenuto, beh, il duo Taylor & Rodriguez è ben assortito e già da diversi anni i due collaborano in maniera più che soddisfacente.

La loro unione è l’unione tra due voci, un violino (la Rodriguez) una chitarra + armonica (quella di Taylor); il genere è un misto tra rock, country e folk. Decisamente godibile e pieno di ottime canzoni si segnala come un ritorno a sonorità roots-oriented, a noi molto care.

Nell’album è presente anche un signor chitarrista (particolarmente apprezzato in ambito jazz), ossia Bill Frisell, che contribuisce a rendere un po’ più elettriche le ballate del nostro magnifico duo.

Un 10+lode alla copertina e un 7 e mezzo al contenuto… comunque la vogliamo mettere un prodotto valido.

 


 

 

I MIGLIORI DEL 2005… SINORA

By MAURO

1) MASSIMILIANO LAROCCA  – IL RITORNO DELLE PASSIONI

2)    DAVIDE VAN DE SFROOS – AKUADUULZA

  3) JOHN HIATT – MASTER OF DISASTER

  4) SANNI DEI – ANDARE VIA

  5) JEFF BLACK – TIN LILY

6) JOHN PRINE – FAIR & SQUARE

7) THE WAIFS – A BRIEF HISTORY

8)JONO MANSON – SUMMERTIME

9) MASSIMO BUBOLA – QUEL LUNGO TRENO

10) FRANCESCO BACCINI – STASERA TEATRO

11) BRUCE SPRINGSTEEN – DEVILS & DUST

12) DAVID GRISMA & C. – TONE POETS

13) TRACY CHAPMAN -  WHERE YOU LIVE

14)SULUTUMANA - DECANTER

15)KELLY JOE PHELPS – TAP THE REAL CANE WHIRLWIND

16)MERCANTI DI LIQUORE – CHE TE NE FAI DI UN TITOLO

    17)DOLCENERA – UN MONDO PERFETTO

    18)SONNY LANDRETH – GRANT STREET

19)GREG BROWN – IN THE HILLS OF CALIFORNIA

20)JOHN MELLENCAMP – WORDS & MUSIC

* NUOVE ENTRATE

 

QUELLO CHE VERRA’…

L’anno musicale volge ormai al termine.

Qualche colpo di coda, tuttavia, è ancora atteso.

Questo mese di ottobre appena passato mi ha regalato la forte emozione del disco dei SANNIDEI
       che è veramente bello e ispirato.

Nel prossimo TONNUTO vi lasceremo una piccola lista di (ulteriore) buona musica.

Quella giusta, magari da regalare o da farsi regalare… giusto per  allietare le vostre feste.

Come sempre. State on-line.

 



 

INTERNET
by FaZ

Ponte o non ponte  a Messina ?

12 Ottobre 2005

Il consorzio Impregilo è stato scelto per costruire il Ponte sullo stretto di Messina, opera da 4,4 miliardi di euro, rende noto un comunicato della società pubblica Ponte sullo Stretto spa.

Al consorzio Impregilo partecipano la giapponese Ishikawajima-Harima Heavy Industries, la spagnola Sacyr Vallehermoso e altre società italiane di minor dimensione.

Il consorzio Impregilo ha battuto quello guidato dal gruppo di costruzioni Astaldi che includeva la spagnola Ferrovial, Maire Engineering, Ghella, Vianini e Grandi Lavori.

  

Per saperne di più vi riporto alcuni numeri :

        ( rilasciati dal sito della società Stretto di Messina )

 

I Progettisti

• oltre 1000 Professori ed Ingegneri di fama internazionale

• 12 Istituti Scientifici e Universitari Nazionali ed Esteri

• 39 Società ed Associazioni Nazionali ed Estere

Il Progetto Tecnico

• 3.300 metri la campata centrale

• 3.666 metri la lunghezza complessiva

• 60,4 metri la larghezza dell’impalcato

• 382,60 metri l’altezza delle torri

• 5.300 metri per il diametro di 1,24 metri la dimensione dei cavi

• 65 metri di altezza per 600 di larghezza il franco minimo centrale del canale navigabile

• 50 metri di altezza per 1.000 di larghezza il franco minimo laterale del canale navigabile

La portata stradale e ferroviaria

• 6 corsie stradali, 3 per ciascun senso di marcia (veloce, normale, emergenza)

• 2 corsie stradali di servizio

• 2 binari

• 6.000 veicoli/ora e 200 treni/giorno la portata teorica

La Sicurezza 

• 7,1 magnitudo della scala Richter la resistenza al sisma

• 216 km/orari la resistenza al vento

L’Ambiente e l’Analisi dei costi benefici

• 12.750.000 tonnellate di legna in meno è il risparmio sul quantitativo energetico equivalente consumato dal traghettamento in 30 anni di esercizio rispetto al "sistema ponte"

I Tempi

• 6 anni il tempo di costruzione

• 200 anni la vita utile

Le Tariffe Medie 

• Automezzi: 5 Euro il pedaggio per i motoveicoli

    da 9,50 a 16 Euro per le autovetture (ritorno entro/dopo 3 giorni)

    da 50 a 63 Euro per i camion (ritorno entro/dopo 6giorni)

     80 Euro per gli autobus

Il Risparmio Medio di Tempo con il Ponte

• 2 ore il risparmio medio di tempo per i treni

• 1 ora per il traffico su gomma

 

 

 

 


Il  prossimo TONNUTO “NATALIZIO” è in arrivo per il  10 DICEMBRE e vi parleremo di …

WAVES è il nuovo disco di Eric Andersen una leggenda del Village… che abbiamo avuto la fortuna di vedere dal vivo e a cui abbiamo stretto la mano alcuni anni fa… un mito per noi.

SOLO ACOUSTIC VOL. 1 è il nuovo lavoro (retrospettivo in acustico) di Jackson Browne  un artista che nei ’70 segnò la musica americana in modo indelebile.

Morena Avenoso… una nuova voce dal Festival di  Micol.

Qualche consiglio per i regali di Natale...

Il magico FaZ ci porterà altre buone cose nuove… scoperte chissà dove, come solo lui sa fare…

E altro ancora.


   

QUESTO NUMERO DEL TONNUTO E’ STATO CHIUSO IN REDAZIONE ALLE   

 ORE   20.00 DEL GIORNO 09/11/2005

 

 

IL PORCELLINO D’INDIA RINGHIO

L’INDISPENSABILE AIUTO DEL GRANDE AMICO  FAZ

IL NOSTRO NUOVO “SOCIO” IVANO

 

CIAO RAGAZ!!

 

SE AVETE MATERIALE CHE VOLETE PUBBLICARE…
SE AVETE UN CANTANTE PREFERITO DI CUI PARLARE…
SE VOLETE SAPERNE DI PIU' SU QUALCHE ARGOMENTO…


 

IL NOSTRO INDIRIZZO E’  [email protected]

SCRIVETECI ! ! !