IL TONNUTO©
PERIODICO
D’ACQUA DOLCE -ANNO VI -
n° 55 –
OTTOBRE
2005
Questo numero contiene:
AMICI… NOSTRI
LE PASSIONI, LE CAZZATE E IL PREMIO TENCO !!
MONDO RINGHIO! EDITORIALE
La scoperta del mese MICAH P. HINSON by FaZ
IL DISCO DEL MESE TRACY CHAPMAN “WHERE YOU LIVE” by Mauro
IL DISCO DEL MESE/2 JEFF BLACK “TIN LILY”
I MIGLIORI DEL 2005… SINORA by Mauro
QUELLO CHE VERRA' : ANDREA PARODI – SOLDATI TONE POETS
CURIOSITA’ DA INTERNET - IL VOSTRO COGNOME IN ITALIA: QUANTO E DOVE
DA INTERNET: IL COPIATORE PROFESSIONISTA
AMICI… NOSTRI
Ciao
Mauro sono Diego dei
SanniDei
. Ti voglio ringraziare di tutto cuore x il bellissimo articolo che
ci hai dedicato sull'ultimo numero de "il Tonnuto"
Speriamo di
incontrarci presto magari ad un nostro concerto .
In questi
giorni dobbiamo rinnovare il sito, possiamo mettere "il Tonnuto" tra
i links ?
Ciao fratello
un abbraccio forte a te e a tutti i tuoi compagni d'avventura
Che volete che vi dica, amici nostri… Sono personalmente felice di aver ricevuto questo messaggio dall’amico Diego. Sono quasi cinque anni che l’avventura è iniziata… avevamo uno scopo; distribuire in amicizia idee, musica e quant’altro… nel frattempo abbiamo anche cambiato un po’ pelle… Ma siamo sempre più felici perché, appresso, abbiamo molti amici (e scusate la rima).
Cerchiamo di guardarci intorno e spesso, come nel caso di
Diego e dei SANNIDEI, Abbiamo molte cose da condividere; passione per la musica ma, soprattutto per le persone. Saremo anche un po’ (troppo) artigianali, forse anche un po’ (troppo) grezzi… ma genuini, veri e sinceri come un buon bicchiere di birra o di rosso (se preferite). Grazie ancora a voi tutti, che ci seguite. |
LE PASSIONI, LE CAZZATE, E IL PREMIO TENCO!!
Speravamo, in cuor nostro, che IL RITORNO DELLE PASSIONI valesse per Massimiliano Larocca la vittoria nel TENCO sezione nuove proposte.
Dopo Davide Van De Sfroos e i Sulutumana sarebbe stato il “nostro” terzo “eroe” a cogliere sul palco di Sanremo la giusta consacrazione e il giusto riconoscimento.
Invece… è andata che tra i cinque finalisti selezionati il nostro Massimiliano non ha trovato posto.
Dei cinque finalisti, infine, visto che a quanto pare non ci si metteva d’accordo, nessuno ha vinto il premio per le nuove proposte; semplicemente lo stesso non è stato assegnato. Una cazzata del genere (peraltro era già accaduto, anni addietro) è, a parere mio, insensata; premiamoli tutti o troviamo il coraggio di scegliere!!! Buon Uomo!!
Evidentemente le “maestranze” del premio non si sono accordate e si è, magari, preferito evitare possibili scontri (che mi immagino… titanici); così il premio (che servirebbe a valorizzare nuovi cantautori) perde un pezzo della sua storia; perlomeno in fatto di puro e semplice “palmares”. E non è una bella cosa.
Dei cinque nuovi cantautori arrivati in finale personalmente conosco solo Povia (e chi non lo conosce??) mentre di Vergani ho sentito parlare bene ma non ho mai ascoltato nulla; quindi mi è “matematicamente” impossibile entrare nel merito del discorso, anche se così, tanto per parlare...
Detto però della presenza di Povia nei “magnifici cinque” mi sorge (alfine) un “malefico” dubbio.
Detto anche che la sua canzone-tormentone è carina, decisamente carina; e negarlo non servirebbe a farci sentire l’animo in pace, perché sapremmo di mentire… devo aggiungere che io il suo primo cd l’ho ascoltato tutto per intero e non trovo che il suo primo “lavoro completo” possa essere giudicato così bene nel complesso.
Ascoltate la canzone “I BAMBINI FANNO OHHH”, ma poi ascoltate anche il resto di “EVVIVA I PAZZI…”. Non parlerei certo di un capolavoro; disco onesto ma, sinceramente non strepitoso… e poi… uno che era in tv al Festival di Sanremo a cantare la sua canzone e che è stato a Recanati (ecc.), ma che razza di nuova proposta rappresenta???
Mi si dirà che è una nuova proposta perché al primo disco… e mi sta pure bene… ma gente buona, essersi trovato fianco a fianco con Bonolis sul palco dell’Ariston a Sanremo è fatto di solo & esclusivo merito?? O no??? E se no… che “poteri” si muovono… dietro??? Mi piacerebbe sapere WHY & BECAUSE (come direbbe l’Albanese Antonio), pronto, nel caso, a cospargermi il capo di “cenere”
Ad ogni modo così è andata; spiace sinceramente che Massimiliano non abbia trovato spazio nella bagarre finale.
Per noi, qui al TONNUTO la sua resta la miglior opera prima del 2005.
Forza Max.
MONDO RINGHIO!
EDITORIALE
A CURA DI
Cari amici ben trovati Sono stato ripreso da “quelli dei piani alti” per via del fatto che, gira e rigira, nel mio spazio trova posto (spesso) “malumore” (diciamo) “politico”. Siccome già è stato ribadito che qui non siamo di destra, né di sinistra, non siamo sopra, non siamo sotto… e se esiste un CENTRO DI GRAVITA’ PERMANENTE, noi lì da quelle parti stiamo, ci terrei a dire che qui nel mio spazio racconto di come CAZZO stanno le cose. E basta!! Quindi come non parlarvi, questo mese, di una Legge Finanziaria 2006 che è il solito “scempio”?? Dovrei tapparmi la bocca (pure il naso è chiuso, ma quello, da parecchio!) per non annunciarvi quella che, è ormai assodato, sarà la politica economica del paese per il 2006. Si parla di moltissimi tagli. Siccome le tasse all’italiano medio non le puoi aumentare (già siamo tartassati) ecco la soluzione a tutti i mali… tagliare sulle spese. Ci sarebbe, in realtà, la più classica via, quella dei condoni o della tassazione UNA TANTUM; ma pare che il buon ministro Tremonti abbia negato l’eventualità; quindi si farà cassa stringendo i cordoni della borsa …e contrastando l’evasione fiscale. Nell’onestà che mi contraddistingue, non nasconderò che sono stati previsti tagli anche agli stipendi dei parlamentari e alle spese loro inerenti (auto blu). La mannaia più dura (in assoluto), pare certo, è quella che si è abbattuta sugli Enti Locali. Per entrare nello specifico, dovremmo avere dati che non abbiamo. E poi, sinceramente, anche li avessimo, ‘sti dati della Legge Finanziaria parlano in milioni di €… roba che alla fine ti perdi via per i giramenti di testa che ti vengono e finisci per non capirci più un bel niente… Insomma, tirando il totale, tagliano sulle spese “locali” ma sono comunque (e sempre) cazzi nostri!!! Prima promettevano sgravi fiscali… quindi ti trovavi con 1 € in più in saccoccia che il Comune subito te ne succhiava 2 con aumenti vari; quest’anno non han promesso sgravi fiscali ma, il tuo Comune (a cui avranno tagliato dei fondi) arriverà a succhiarti altri 2 € dalla saccoccia per garantirti i medesimi servizi dell’anno prima… Cari amici… è talmente bella ‘sta storia… che pare quasi una storia vera.
Un abbraccio miei fedeli… e alla prossima. |
La scoperta del mese
MICAH P. HINSON
by FaZ
Titolo:
Micah P. Hinson And The Gospel Of Progress Inizia come
una favola, tappeto sintetico e flauto, poi entra la voce che sembra di aver
già sentito ma non può essere, visto che si tratta del primo CD per questo
Micah P. Hinson, giovanissimo, ma che sa scrivere con un senso della melodia
immediata ma ben strutturata. Ha una voce capace di appassionarsi,
contenersi, sprofondare nell'intimo che è dei grandi cantautori. I brani sono i
seguenti: Navigando nel sito http://www.micahphinson.com/ troverete informazioni multiple su vari artisti, Micah e la sua casa discografica.
Nato nel sud degli Stati Uniti a Memphis, Tennessee, il giorno che
hanno sparato al presidente Ronald Reagan, Micah (pronunciato mio-kah) Paul
Hinson è cresciuto in una famiglia cristiana. Da adolescente, Hinson e la
sua famiglia si sono spostati in Texas, dove ha iniziato a suonare. È
qui, dove Micah usa Valium e altri narcotici. Imprigionato poi rilasciato
si trova all'età di 19 anni senza casa e soldi , vagando da un posto e
all’altro, dorme sui pavimenti nelle case di amici. Comunque anche durante
questo periodo, Micah scrive circa 30 canzoni con strumenti e attrezzature
prese in prestito. |
IL DISCO DEL MESE
TRACY CHAPMAN
“WHERE YOU LIVE”
by Mauro
L'esordio di Tracy Chapman nel 1988 con l'album omonimo è, al tempo stesso, l'esordio che ogni novello cantautore sognerebbe di fare e la zavorra più pesante con cui doversi confrontare. Grazie a quell'album la Chapman ha vinto Grammy e premi a non finire, ma, proprio quello, è diventato metro di paragone delle sue future registrazioni. Un album bellissimo "TRACY CHAPMAN" le cui splendide canzoni credo siano arrivate all'orecchio dei più, almeno una volta. Un disco di folk essenziale, minimale cantato con una voce che è diventata un'icona della canzone d'autore al femminile. Credo nemmeno lei si aspettasse un successo del genere, ma tant'é. "Tracy Chapman" è, al di là del credo musicale che ognuno sviluppa con l'andare dei tempi, un album da avere, assolutamente, da sentire e risentire; uno dei dischi "PERFETTI" quelli cioè dove non c'è una nota fuori posto... con canzoni tutte quante belle, tutte memorabili. Questi dischi fanno "storia". E la storia resta. Dopo quel disco nel 1989 la Chapman esce con un nuovo lavoro "CROSSROADS". Un disco onesto, ben suonato... che registrai subito (da un amico) sulla base della precedente (felice) esperienza. Evidentemente la differenza tra i due lavori è notevole... tanto che dopo quindici anni e altri quattro album non ho mai più osato sfidare la sorte. E pensare che (dicono) alcuni album come "TELLING STORIES" (1997) sono molto carini... Comunque sia, io, dopo "CROSSROADS" (che pure, gia l'ho detto, non era malaccio) non ho più avuto (per scelta) tra le mani altri lavori di Tracy. Non ho più osato confrontarmi con il disco perfetto del 1988 e, forse, ho fatto male. Finché... Il momento del ritorno di fiamma è giunto verso fine estate quando la nostra è ritornata sulle scene con un nuovo lavoro; difficile dire cosa mi abbia spinto; certo è che le recensioni (quasi tutte) non è che ne abbiano granché incensato il valore... probabilmente è stata la copertina a spingermi al gesto... minimale, con toni soffusi, il volto della Chapman tra luci e ombre in un bianco e nero che è molto "Jeff Black" (vedi prossima recensione). "WHERE YOU LIVE" è un bel disco. Una bella sorpresa; poco da dire. Non riesco a concordare con quanto ho letto nelle varie recensioni che mi sono passate tra le mani. Certo, è un disco dai toni soffusi; pacato, dal canto sussurrato e mai gridato, meno politico dell'esordio, non certo a livello di quel disco. Tuttavia è un disco piacevole con alcune canzoni come l'iniziale CHANGE, 3000 MILES, NEVER YOURS e AMERICA che, decisamente si fanno ascoltare e riascoltare. Il fatto che si faccia ripartire subito il cd dopo la sua fine è il chiaro segno che questo lavoro regala emozioni. In totale sono 11 canzoni, tutte composte di sua mano, spalmate in quarantasette minuti di musica. Ospite d'onore al basso elettrico nella traccia iniziale è Flea dei celeberrimi Red Hot Chili Peppers. Insomma, un disco, questo della Chapman che vi consiglio vivamente; in giro ci sono molte cose nuove, questo è vero, ma riassaporare i buoni "sapori" di una volta può essere veramente emozionante. |
IL DISCO DEL MESE/2
JEFF BLACK
“TIN LILY”
Black è uno dei miei beniamini; lo è diventato dopo che il suo precedente album B-SIDES AND CONFESSIONS (2003) è arrivato tra le mie mani ed è diventato il mio disco preferito di quell’anno. Ma lo è diventato soprattutto perché Black fa una musica tosta e sana di quelle che oggigiorno sono sempre più merce rara. Tutto ciò premesso, l’attesa per questo suo nuovo lavoro era, di conseguenza, parecchia. E il nuovo TIN LILY non ha deluso; beninteso, siamo appena un po’ distanti dall’eccellente B-SIDES, ma il nuovo disco contiene comunque almeno sei, sette canzoni che sono decisamente sopra la “media” ed un capolavoro assoluto. FREE AT LAST è una canzone bellissima che, sola, come sempre dico, vale il ticket d’ingresso. Black mantiene anche in questo nuovo lavoro l’abitudine di mescolare l’acustico con l’elettrico e spesso il suo pianoforte detta i tempi e solca l’inizio delle sue splendide ballate. Tutte le nuove 12 canzoni sono merce di casa sua in testi e musica; fatto, questo, che lo pone, chiaramente, su uno dei piedistalli riservati ai grandi songwriters made in USA dell’ultima generazione. Notevole anche la “comparsata” di Sam Bush al mandolino. Così tra suoni che mischiano reminescenze country al rock e il rock al blues e al folk le ballate di questo nuovo disco si lasciano tutte quante ascoltare con sommo piacere e i 47 minuti che dura non lasciano indietro nulla che sia sotto una buona media. La voce di Black è bella, e potente il giusto, e l’iniziale EASY ON ME è subito una gran bella canzone, che già rende merito al suo autore e mi rende felice di capire che la fiducia che mi ha spinto all’acquisto a scatola (semi) chiusa, è stata ben riposta. Seguono poi HOLLOW OF YOUR HAND altra ballata bella e orecchiabile e la crepuscolare ma ispirata NINETEEN. Quindi c’è LIBERTINE canzone in puro rock-style che si colloca a metà strada tra Springsteen e Mellencamp. Ma le gemma “assoluta” rimane FREE AT LAST ballata da 10 con lode e canzone da mettere nella top five delle più belle 2005. Parte con un intro di pianoforte che detta subito la giusta armonia, poi via alla ballata pura “jackin’ around that old jazz town (…)”. Una lirica stupenda, una di quelle canzoni che non ti potrai più dimenticare. Veramente emozionante. Quindi merita la citazione HEAVEN NOW canzone che si apre con un intro di violino a firma del già citato Sam Bush, riconosciuta icona americana del mandolino ma che col violino, e qui lo dice, non è da meno. La canzone è veramente bella, con toni dimessi, intimistica e dal grande pathos. Emozionante. CLOSER è un'altra ballata rockeggiante che mi riporta ancora una volta alla mente l’accoppiata BOSS/COGUAR… senza con questo voler nulla togliere alla originale capacità compositiva del nostro Jeff. Lo stile è a volte simile, ma lo sviluppo delle canzoni è poi portato avanti dal nostro in maniera decisamente “personale”. THESE DAYS riporta il nostro ad un intro decisamente elettro-rock per una canzone sullo stile di LIBERTINE. La copertina in toni di bianco/nero/grigio è pari a quella di B-SIDES ed è la stessa scelta della Chapman per il suo nuovo lavoro. Indubbiamente ho notato che al contrario di quanto si possa pensare, in mezzo a tanti lustrini luccicanti di mille colori, si notano a occhio nudo in contrasto questi toni dimessi; colpiscono proprio per l’assenza dei colori; evidenziando che, spesso, una bella copertina colorata nasconde meglio il “pacco”. Concludendo, quindi, un disco bello, ma non al livello del precedente lavoro. E’ chiaramente difficile riuscire a mettere insieme due dischi strepitosi l’uno dopo l’altro… e poi, dischi belli come B-SIDES, con un 100% di gran canzoni, negli ultimi due anni ne ho sentiti pochini pochini. Onore a Black che rimane uno dei miei preferiti. Se avete voglia di scoprire la sua buona musica, sulla via dell’”americana” provate a d ascoltarlo sul suo sito www.jeffblack.com non ve ne pentirete. |
I
MIGLIORI DEL 2005… SINORA
By MAURO
1) MASSIMO LAROCCA – IL RITORNO DELLE PASSIONI 2) DAVIDE VAN DE SFROOS – AKUADUULZA 3) JOHN HIATT – MASTER OF DISASTER 4) JEFF BLACK – TIN LILY 5) JOHN PRINE – FAIR & SQUARE 6) THE WAIFS – A BRIEF HISTORY 7) JONO MANSON - SUMMERTIME 8) FRANCESCO BACCINI – STASERA TEATRO 9) BRUCE SPRINGSTEEN – DEVILS & DUST 10) TRACY CHAPMAN - WHERE YOU LIVE 11) SULUTUMANA - DECANTER 12) KELLY JOE PHELPS – TAP THE REAL CANE WHIRLWIND 13) MERCANTI DI LIQUORE – CHE TE NE FAI DI UN TITOLO 14) DOLCENERA – UN MONDO PERFETTO 15) SONNY LANDRETH – GRANT STREET 16) GREG BROWN – IN THE HILLS OF CALIFORNIA 17) JOHN MELLENCAMP – WORDS & MUSIC |
* NUOVE ENTRATE
QUELLO CHE VERRA’…
IL PIU’ ATTESO QUI IN CASA TONNUTO E’…
ANDREA PARODI – SOLDATI
E’ veramente imminente l’uscita di “Soldati”, nuovo disco del cantautore canturino Andrea Parodi. Si tratta di un concept album realizzato in parte in Canada e in parte in Italia, sotto la guida del rocker di Vancouver Bocephus King. Tantissimi gli ospiti (The Be Good Tanyas, Jono Manson, Claduio Lolli, Laura Fedele, The Gang, Luigi Grechi, Suni Paz, Luca Ghielmetti, Del Sangre, Massimiliano Larocca, Jackie Leven). Il disco conterrà ben 17 canzoni tra cui una vesione trilingue di The Partisan di Leonard Cohen che verrà registrata nei prossimi giorni insieme al duo canadese delle SALT.
Per informazioni: www.andreaparodi.com
TONE POETS
Un doppio cd completamente dedicato a chitarra e mandolino… solo David Grisman con la sua etichetta ACOUSTIC DISC poteva osare tanto.
Al grido di 100% HANDMADE MUSIC un disco sensazionale… nel prossimo TONNUTO tutti i retroscena.
CURIOSITA’ DA
INTERNET:
IL VOSTRO COGNOME IN ITALIA: QUANTO E DOVE
Ciao ragazzi.
Questo mese parliamo di cognomi. Se vi interessa sapere dove sono i vostri
“parenti” in Italia o magari più semplicemente in quanti siete nel vostro comune
a portare un certo cognome non dovete far altro che chiedere in internet.
Esistono vari siti che vi informano sulla dislocazione di persone (tratte dalle
anagrafiche comunali) o di nuclei familiari (tratti più facilmente dagli elenchi
telefonici).
Ad esempio sul
sito:
gens.labo.net/
troverete la “La mappa dei cognomi” in cui indicarne uno e vedere dove e
quanto è presente in Italia e nelle province. La grafica vi mostra chiaramente
se siete più “lombardi” o “calabresi”. Notate che però questi numeri sono di
nuclei familiari quindi i valori sono solo indicativi.
Se volete qualcosa
di più fedele alla realtà
http://lombardia.indettaglio.it/
vi dice esattamente le persone che risiedono in un determinato comune lombardo.
Purtroppo mi pare sia catalogata solo la Lombardia e la Sicilia (http://sicilia.indettaglio.it/
).
In ogni caso i risultati vi intratterranno con piacere.
Potete vedere addirittura le classifiche dei 10 cognomi più diffusi in comune
oppure i CAP e vari dati sui comuni, sia geografici che anagrafici.
Riporto ad esempio quelli su Cabiate (CO):
Cabiate (C.A.P. 22060) dista 21 chilometri da Como, capoluogo della omonima provincia cui il comune appartiene. Cabiate ha una superficie di 3,2 chilometri quadrati per una densità abitativa di 2109,38 abitanti per chilometro quadrato. Sorge a 237 metri sopra il livello del mare. Il municipio è sito in Via A. Grandi 1, tel. 031-769311 fax. 031-756203. L'indirizzo di posta elettronica è non disponibile. Cenni anagrafici: Il comune di Cabiate ha fatto registrare nel censimento del 1991 una popolazione pari a 6.353 abitanti. Nel censimento del 2001 ha fatto registrare una popolazione pari a 6.750 abitanti, mostrando quindi nel decennio 1991 - 2001 una variazione percentuale di abitanti pari al 6,25%. Gli abitanti sono distribuiti in 2.346 nuclei familiari con una media per nucleo familiare di 2,88 componenti. Cenni geografici: Il territorio del comune risulta compreso tra i 230 e i 271 metri sul livello del mare. L'escursione altimetrica complessiva risulta essere pari a 41 metri. Cenni occupazionali: Risultano insistere sul territorio del comune 473 attività industriali con 2.250 addetti pari al 71,27% della forza lavoro occupata, 101 attività di servizio con 272 addetti pari al 3,20% della forza lavoro occupata, altre 139 attività di servizio con 463 addetti pari al 8,62% della forza lavoro occupata e 33 attività amministrative con 109 addetti pari al 4,40% della forza lavoro occupata. Risultano occupati complessivamente 3.157 individui, pari al 46,77% del numero complessivo di abitanti del comune.
I dieci cognomi maggiormente diffusi a Cabiate sono:
218.88 |
Galimberti |
149.76 |
Minotti |
103.68 |
Colombo |
100.80 |
Longoni |
74.88 |
Cappellini |
74.88 |
Negri |
72.00 |
Ballabio |
66.24 |
Rho |
63.36 |
Vigano` |
60.48 |
Abbondi |
NB: Essendo dati rilevati nel 2001, il sito esegue anche un calcolo statistico indicativo sulla possibilità che nel frattempo siano aumentate o diminuite le persone. E’ per quello che vi sono i decimali.
E per finire … una volta individuato dove la vostra tris-nonna si spostò per lavoro, andate su http://www.paginebianche.it/index.html indicate il cognome e il posto e vedrete la lista delle persone e numeri telefonici che vi risiedono. Potrete felicemente rincontrarvi con i vostri cugini di settimo grado … senza bisogno di chiederlo alla Carrà…..
Alla faccia della privacy….
DA INTERNET:
IL COPIATORE PROFESSIONISTA
Il copiatore professionista mantiene un atteggiamento rilassato, cerca di non dare nell'occhio occultando le sue "manovre" con stiracchiamenti, posizioni pensierose eccetera, il copiatore professionista deve sempre sapere qual'è il momento più opportuno per sfoderare o nascondere le proprie armi, ogni attimo è buono, ogni secondo va sfruttato, cinque secondi possono salvarvi la media.
I TRUCCHI INFAMI DEL COPIATORE PROFESSIONISTA:
-Scrivere sul bordo del banco: Lo spessore dei banchi di scuola generalmente permette di usarli per scopi diversi dai soliti "forza juve" o "avanti lazio", se già ci sono, cancellate con un taglierino le vecchie scritte e sopratutto usate la matita: dopo ogni verifica cancellate le vecchie frasi con la gomma, altrimenti se dovrete usare sempre il taglierino per le nuove scritte vi ritroverete in giugno con un banco di quindici centimetri più corto... ovviamente i volumi di informazione che può portare una strisciolina di legno spessa 1 cm sono modesti, quindi scrivete solo l'essenziale. Fate finta di rilassarvi stravaccandosi sulla sedia, in modo che i vostri occhi siano il più possibile paralleli alle scritte, ma senza esagerare...
-Camuffare le scritte: Fate in modo di avere un banco pieno di scritte, disegni insensati e incisioni (se non ci sono, ovviamente, fateli voi), in mezzo ad un marasma incomprensibile di geroglifici potrete scivere quello che vi pare, ad esempio mettere una sigla che non ricordate dentro un cuore, oppure una formula in mezzo a dei calcoli che sembrano messi lì a caso, solo voi riuscirete a capire dove avete scritto la tal formula o la tal data, e riuscirete a leggerla abbastanza agevolmente.
-Scrivere sulla lavagna: Scrivete sulla lavagna calcando molto col gesso e immergetele nel solito casino di scritte, poi passate sopra col cancelletto, resterà un alone di gesso che vi permetterà di leggere le informazioni.
-Scrivere sul muro: Procuratevi una matita con un colore simile a quello del muro, oppure usate una matita normale ma state MOLTO leggeri, in modo che le scritte risultino leggibili solo a breve distanza, il professore non se ne accorgerà mai primo perchè non si vede, secondo perchè non andrà mai a cercare sul muro, al massimo vi guarda in tasca o dietro l'astuccio, dovrete avere un atteggiamento pensieroso, con lo sguardo falsamente perso ma volto in direzione del "ricamo" stampato sul muro.
-Nascondere i foglietti nel calorifero: Tecnica molto usata, basta nascondere i classici foglietti tra gli elementi del termosifone, state solo attenti quando li tirate fuori!
-Nascondete i foglietti: I metodi classici; nell'astuccio, in tasca, sul polsino della camicia, sulla schiena di quello davanti, nel retro della felpa, tra la massa di carte che avete sotto il banco, nello zaino, sotto la suola delle scarpe, in bocca a volte.
-Mettere i foglietti sotto il banco: Preparatevi i foglietti su un cartoncino abbastanza spesso e scritti su una sola facciata, lasciate un margine vuoto in alto di 4-5 Cm, ora fissate il foglietto sotto al vostro banco con una puntina, in modo che possa ruotare, quando il prof si avvicina voltatelo all'interno, quando se ne và ruotatelo e leggetelo, eccetera.
-Scrivere sulla sedia: Potete scrivere sulla sedia, tra le gambe (vostre), per nascondere dovrete chiuderle e per leggere vi basterà divaricarle... l'unico problema è togliere le scritte prima di alzarvi!
ALTRI SUGGERIMENTI DA PROVETTI “COPIATORI”
Incidere i protocolli
Con la punta del compasso o con un altro oggetto appuntito (una penna che non
scrive più ) scrivi tutto quello che vuoi su un protocollo, meglio se nelle
pagine interne.
In questo modo se guardi il foglio da vicino o lo sposti in modo che la luce lo
illumina bene riesci a vedere quello che c'e' scritto, mentre per il prof e' un
impresa impossibile almeno che non si metta a guardare attentamente tutti i
protocolli. Poi metti questo protocollo dentro a quello su cui scrivi (magari
con altri protocolli da usare per la brutta o come scorta se un protocollo non
ti basta)
Cosa importantissima! quando consegni il compito non devi consegnare il
protocollo inciso... e devi fare anche attenzione a non usare il protocollo
inciso come bella... a me e' successo una volta e me ne sono accorto a 5 minuti
dalla consegna del compito LOL
Con questo metodo e' impossibile che un prof se ne accorga, a me una volta una
prof mentre consegnava i testi dei compiti mi ha aperto tutti e due i protocolli
ma non ha visto niente probabilmente perchè voleva vedere se avevo dei foglietti
e almeno che non conosca il trucco non andrà mai a vedere se c'e' inciso
qualcosa..... e poi se trova l'incisione puoi sempre dire che tenevi quel
protocollo sotto al foglio quando ti sei scritto gli appunti ed e' rimasto
inciso :)
Suola delle scarpe
Mi preparavo due
biglietti a forma di suola di scarpe, poi prima del compito le incollavo
-appunto- sotto la suola delle scarpe. Quando il prof era vicino stavo seduto
normale, quando il prof si allontanava accavallavo le gambe (in pratica mettevo
il piede sulla coscia... e davo un'occhiata sotto le suole. Dovrei farti un
disegnino... è difficile spiegarlo per iscritto). Con il perfezionamento della
tecnica, il biglietto sotto la suola delle scarpe sono riuscito a crearlo tipo
foglio protocollo, quindi di tre facciate utili per gli appunti ogni suola (6
facciate complessivamente) !
In
mezzo alle gambe
Quando andavo a scuola,
usavo preparare biglietti scritti al computer con un carattere molto piccolo ma
leggibile, e lo collocavo in mezzo alle gambe.
In questo modo se passa il Professore basta chiudere le cosce per occultare il
bigliettino, e per leggerlo basta far finta di scrivere sul foglio del compito
allungando la vista sulla sedia.
Non mi hanno mai beccato e ho sempre ottenuto ottimi risultati!
Righello
stampare tutto quello
che serviva in carattere microscopico su un foglietto, poi lo incollavo dietro
a un righello... presente? uno di quelli talmente brutti che nessuno si
sognerebbe di chiederlo in prestito, o a qualche insegnante di toccarlo. Poi
mettevo l'astuccio davanti, il righello dietro e potevo girarlo quando mi
pareva, tanto non si vedeva proprio niente.
Il prossimo TONNUTO è in arrivo per il 10 novembre e vi parleremo di …
QUEL LUNGO TRENO… è Massimo Bubbola … che torna, e noi non ce lo perderemo.
TONE POETS… i migliori chitarristi e mandolinisti del mondo riuniti da David Grisman in un doppio splendido cd. In breve, una libidine!!!
Il magico FaZ ci porterà altre buone cose nuove… scoperte chissà dove, come solo lui sa fare…
E altro ancora.
QUESTO NUMERO DEL TONNUTO E’ STATO CHIUSO IN REDAZIONE ALLE
ORE 20.00 DEL GIORNO 11/10/05
IL
PORCELLINO D’INDIA RINGHIO
L’INDISPENSABILE
AIUTO DEL GRANDE AMICO FAZ
CIAO RAGAZ!!
SE
AVETE MATERIALE CHE VOLETE PUBBLICARE…
SE AVETE UN CANTANTE PREFERITO DI CUI PARLARE…
SE VOLETE SAPERNE DI PIU' SU QUALCHE ARGOMENTO…
IL NOSTRO INDIRIZZO E’
[email protected]
SCRIVETECI ! ! !