IL TONNUTO©

PERIODICO D’ACQUA DOLCE -ANNO IV -  n° 42   SETTEMBRE 2004

 


A TU PER ... TONNO

EDITORIALE

 

ON THE ROAD AGAIN… IL TONNO RITORNA IN PISTA

 Cari amici,

come recita il titolo, preso a prestito da una delle più belle e famose  canzoni del grande countryman USA  Willie Nelson,… il TONNO è ON THE ROAD AGAIN.

Alla fine la (nostra) nostalgia era troppa e, con l’amico FaZ (autentico e genuino sostenitore nonché Signore del Sito) abbiamo deciso che si poteva e doveva fare… e, alla fine l’abbiamo fatto.
A proposito del sito… vi ricordo che il medesimo è attivo più che mai e che, eventualmente voleste vederci sul campo, a recensire concerti, non dovete far altro che cliccare su “NOI C’ERAVAMO”!!!

Tornando al TONNO, l’impostazione di base resterà la stessa; tuttavia, essendo rimasti solo in due a reggere le sorti del medesimo, ridurremo necessariamente un poco i contenuti ma continueremo a scandagliare il sottobosco  musicale italiano ed estero alla ricerca, come sempre, di nuove storie, nuove note, nuove voci, nuove storie… insomma nuove emozioni.
In effetti, in questi quattro mesi passati tra mille lavori, tanti mattoni, pittura lavabile ecc. ecc. sarebbe stata dura anche solo trovare un posto dove appoggiarsi a scrivere.
E’ mancato il tempo materiale per qualsivoglia attività extra-manuale. Quindi impensabile riuscire ad imbastire anche solo mezza idea.
Oltretutto per due mesi buoni io ed Elisabetta abbiamo vissuto in una casa-cantiere.
Ma, ora, che i lavori sono (quasi) finiti, siamo pronti per una nuova partenza.
Certo, è stata tanta la fatica… ricordo il doppio bancale di mattoni… o i 50 litri di idropittura ma, ormai,  sono ricordi che vedo lontani!!!

In questi mesi di “buio”, come dicevo sopra, si è soprattutto lavorato alla casa… per il futuro Valentino “vestito di nuovo”… e  tutto procede bene, Valentino cresce… e bene. E  la sua cameretta è, finalmente, cosa fatta.
Il ragazzo nel frattempo ha già assistito a diversi concerti; a  memoria ricordo un Jason Reed a Cantù, Mercanti di Liquore a Seregno, Sulutumana a Bosisio Parini, Treves a Misinto, Luf a Cucciago, Jono Manson e l’emergente Stefano Barotti sempre a Cantù… insomma ne ha già sentito delle belle e nuove ne andrà a sentire prima di “saltar” fuori.
Il ragazzo (spero) crescerà fra buone note e se piangerà nella notte proveremo a somministrargli una dose della stupenda ristampa del primo album di Paul Simon (sì, proprio quello in coppia con Garfunkel) uscita appena qualche mese prima delle vacanze; la dolce poesia del paroliere del famoso duo Simon & Garfunkel potrebbe essere una buona ninna-nanna… vedremo se Valentino avrà orecchie… per intendere.

Nell’attesa, sono passate anche le ferie di quest’estate 2004.
Il resoconto delle nostre ottime vacanze estive lo troverete più in là nel presente TONNO.
Speriamo vivamente che anche per voi tutti lettori del TONNO siano state delle buone ferie.
Il momento di ripartire è arrivato…

E via, a Dio piacendo… ON THE ROAD AGAIN!!!!

 P.S. Nel corso del concerto estivo del rocker USA Jono Manson in quel di Cantù (Jono la sera prima A Pistoia aveva aperto il concerto di un certo… Santana) abbiamo avuto la fortuna di conoscere personalmente il cantautore canturino Andrea Parodi e il bolognese Stefano Barotti;  due giovani già beniamini del TONNO. Nel prox numero il diario estivo del nostro incontro con loro.

 


 BENVENUTO GIACOMO!!!

Una gran bella notizia quella ricevuta a stretto giro
 di e-mail dagli amici Valeria e Alberto.
 I nostri amici ci hanno infatti comunicato la nascita,
 avvenuta lo scorso 26 luglio, del loro primogenito Giacomo.

Una gran bella notizia, e un gran buon viatico  per la ripresa del TONNO.

Auguroni  dunque a mamma, papà e bimbo da tutti noi del TONNO –STAFF!!!

 


SULLE ORME DI… 
JIM CROCE 

(10/01/1943  - 20/09/1973)

 La vita scandita da note musicali ha significato sinora che ad ogni cd acquistato corrispondano luoghi, immagini, suoni, voci, persone e ricordi.

Quando per la prima volta ho sentito la musica di Jim Croce era il giorno della prima ecografia . Per la prima volta io ed Elisabetta abbiamo visto il piccolo Valentino.

Basterebbe questo per legare a Jim Croce ricordi indissolubili. Poi scopri piano piano la musica di questo artista americano, dalle chiari origini italiane, e capisci che la sua musica diventa imprescindibile nella massa musicale accumulata col tempo.

Jim Croce in Italia non gode di grandissima fama. Il suo è un culto per pochi intimi, ma è un culto che, una volta acceso alimenta una fiamma viva e fulgida.

La sua musica è caratterizzata da brevi composizioni, per lo più acustiche, pochissimi ritornelli, e una grande, grandissima adesione alle cose della vita.

Alla fine la sua musica ha conquistato anche Elisabetta che, pur  è sempre restia ad accogliere qualsivoglia artista straniero fatte salve rarissime eccezioni.

Nato a Philadelpia nel 1943 Jim Croce svolge gavetta musicale al College fino ad arrivare alla prima vera esperienza d'artista insieme con la moglie Ingrid dopo essersi trasferito a New York nei primi anni settanta.

Il primo cd intitolato semplicemente CROCE (ma originariamente il titolo era JIM AND INGRID) vede i coniugi Croce duettare in brani di chiara matrice country-folk; è l'anno 1969.

L'album non ha un grandissimo riscontro di vendite e così i coniugi Croce ripiegano in Pennsylvania, luogo da dove la carriera di Jim prenderà il volo. Mentre la moglie Ingrid cresce il figlio Adrian James, Jim compone nella tranquillità della cittadina di Lyndell tutti i suoi più grandi capolavori. Escono gli album YOU DON'T MESS AROUND WITH JIM (1972) e LIFE AND TIMES (1973).

Nell'album del 1972 era contenuta la canzone OPERATOR, canzone che in breve scalò le classifiche di vendita dei singoli negli States facendo conoscere Jim alla stragrande maggioranza degli americani. Altra grandissima canzone contenuta nell'album è PHOTOGRAPHS  AND MEMORIES; canzone introspettiva che mi regala la conferma della teoria che lega i ricordi alle foto... e le foto alla musica. Stupenda.

L'inconfondibile timbro vocale del nostro unitamente alla notevole melodia delle canzoni contribuirono alla nascita del mito di Jim Croce.

Il massimo della popolarità Jim lo raggiunse con l'album LIFE AND TIMES nel 1973. In quell'album è infatti contenuta la ballata  BAD BAD LEROY BROWN che scalò addirittura fino alla prima posizione la classifica di vendita USA.

BAD BAD LEROY BROWN verrà inoltre spesso ripresa anche da Frank Sinatra nei suoi concerti... a conferma che Croce fece scuola e raggiunse in cuore di ogni americano che amasse la musica cantautorale.

All'apice del successo la carriera di Croce viene stroncata il 20 di settembre del 1973. Di ritorno dall'ennesima tournè in giro per gli States l'aereo su cui Jim viaggia si schianta portandosi via per sempre uno sei più grandi songwriters della storia della musica a stelle e strisce.

Sempre nel 1973 due mesi dopo la sua morte viene pubblicato l'album I GOT A NAME che diventa subito disco d'oro vendendo milioni di copie e spedendo dritto dritto il suo autore nell'olimpo dei più grandi di ogni tempo.

Nell'album postumo vi è forse il maggior gioiello composto e registrato acustico da Jim. TIME IN A BOTTLE è una di quelle canzoni che dopo averla ascoltata ti entra dentro e non se ne va più. Per sempre. Una canzone stupenda, fantastica... unica. Una canzone che ti parla della concezione del tempo, come solo un vecchio saggio avrebbe potuto fare ( eppure Jim, all’epoca in cui la scrisse era poco più che trentenne!).

Le canzoni di Croce sono uniche nel loro genere. Sono spesso piccole ballate che parlano delle cose normali della vita quotidiana, che parlano di sentimenti, di lavoro duro (Jim  fece anche il camionista prima di tentare la via della musica), di gente semplice come lui era.

Le sue canzoni durano poco, sono semplici, piccole, eppure sono uniche ed hanno una forza unica. Trasmettono in pochi minuti una messa di sentimenti, regalano autentiche emozioni. Ecco, forse è questo che più mi ha colpito mentre mi avvicinavo sempre più alla sua opera.

Jim parla direttamente al cuore e lo raggiunge facilmente e benissimo. Altri grandissimi songwriters, penso a Townes van Zandt per esempio, per ottenere il medesimo risultato hanno bisogno di molteplici ascolti, sono più complessi, più ermetici. Jim Croce doveva essere una persona semplice, perché solo una persona semplice può, a mio personale avviso, trasmetterti così tanto in così poco tempo.

Alla produzione ufficiale di Croce sono poi seguite una mole notevole di raccolte, tutte contenenti più o meno le medesime canzoni.

Vale la pena citare la raccolta migliore, la più completa e quella che vi consiglio. THE 50th ANNIVERSARY COLLECTION. In due cd e 50 canzoni tutto il meglio della produzione di Jim Croce.

Sono appena uscite la già citata raccolta HOME RECORDINGS composta da registrazione effettuate dal nostro in casa propria con un registratore portatile... suono non eccezionale ma documento imperdibile e FACETS raccolta di brani registrati (alcuni con la partecipazione della moglie Ingrid) appena prima dell'album debutto del 1969.

Questo è il mio tabellino personale delle  cinque canzoni preferite:

1) TIME IN A BOTTLE

2) PHOTOGRAPHS AND MEMORIES

3) I GOT A NAME

4) A LONG TIME AGO

5) ALABAMA RAIN

Ma la lista è davvero ridotta all’essenziale.

Invero nella raccolta THE 50th ANNIVERSARY COLLECTION ben poche delle 50 canzoni presenti sono di scarsa “presa emotiva”.

Come dicevo all’inizio il culto di Jim Croce è per pochi, solo un buon passaparola tra amanti della buona musica potrà far scoprire anche alle nuove generazioni un autore così talentuoso.

Vi consiglio vivamente, quindi, di provare ad ascoltare le canzoni di Jim Croce. Ne resterete affascinati.

 

 


MUSIC FOR TONNO…IL DISCO DEL MESE

PEARL JAM

“BENAROYA HALL OCTOBER 22ND 2003”

 

DISTRIBUZIONE: BMG/RICORDI

PREZZO INDICATIVO:  € 22,00

 

Il cd in questione l'ho acquistato ad Aosta. Unico acquisto della vacanza 2004 trascorsa in quel di Saint Barthelemy è un live doppio della celeberrima band USA che, nel nostro bel paese, rimane tuttavia confinata ai limiti dell'anonimato.

La sera della trasferta ad Aosta parlando con l'amica Micol abbiamo constatato che entrambi eravamo tornati quel giorno con un cd dei Pearl. Io con il doppio live BENAROYA. Lei con l'ultimo album di studio della band, ossia quel RIOT ACT che, non conoscevo ma che, leggo sul BUSCADERO NOV-2002, contiene canzoni stupende come ALL OR NONE  che ritroviamo in questo doppio live..

Una casualità che ha ulteriormente contribuito ad instaurare fra noi una sana amicizia fondata su scambio di idee, titoli e nomi, tutto all'insegna della buona musica.

I Peral Jam nascono all'interno di quel movimento musicale che viene chiamato "grunge" ed il loro primo lavoro TEN risale all'ormai lontano 1991. La band gira tutta intorno al leader, il vocalist del gruppo, Eddie Vedder: completano la formazione i chitarristi Mike McCready, Stone Gossard e il bassista Jeff Ament.

Le registrazioni di questo doppio album live riprendono la band al massimo della forma in una veste completamente acustica. E', di fatto, il primo album completamente acustico dei Pearl Jam, mentre, in fatto di Live, beh, la band USA non è seconda a nessuno come numero di uscite avendo sfornato nel periodo tra il 2000 e il 2002 qualcosa come 72 (leggasi settantadue) album live. In pratica ogni concerto della band diventava un live.

Ora come ora negli States esiste la moda degli "instat cd"(Allman Brothers docet)... ossia vai, vedi il concerto e dopo un'ora dalla sua fine ti puoi già acquistare una copia di quanto visto e udito.

Ma nel 2000 questa moda era ancora là da venire... e i 72 cd live dei Pearl altro non sono che i precursori della moda "instant cd".

Venendo al contenuto del doppio live BENAROYA HALL: il package è scarno al limite del decente. Un pezzo di cartone piegato in tre parti, giusto il posto per i due cd e niente più... niente crediti... niente note... lo zero assoluto.

D'accordo che era un concerto benefico... ma suvvia... avendo versato 22 euro... beh(!!) diciamo che avrebbero potuto anche sforzarsi un po' di più. Una parte degli incassi del cd andrà a favore dell'organizzazione umanitaria YOUTH CARE, e questa è una nota di merito. Bravi.

Il cd 1 composto da  14 canzoni raccoglie pezzi "storici" della band uniti a pezzi recentissimi come la già citata ALL OR NONE con una chicca, a mio parere, sopra le altre, ossia MAN OF THE HOUR splendida canzone scritta per quel capolavoro di film che è BIG FISH di Tim Burton. Un capolavoro il film (il migliore che abbia visto in questo 2004... andate a vederlo!!!) un gioiellino la canzone.

Nel cd 2 composto da 12 canzoni spiccano l'evergreen del gruppo DAUGHTER, una canzone di Dylan MASTER OF WAR e un omaggio al grande Johnny Cash (uno dei nostri preferiti) 25 MINUTES TO GO.

Per la fine dell'anno i Pearl si ritroveranno in sala d'incisione per lavorare al loro ottavo album.

Nel frattempo noi continuiamo a goderci questo doppio acustico ottimo lavoro... che resterà per sempre ricordo di ottime vacanze... e nuove amicizie.

 

 


I MIGLIORI DEL 2004

 

CLASSIFICA COMPLETAMENTE RIAGGIORNATA DOPO TRE MESI…
 OVVIAMENTE RESISTE AL SECONDO POSTO IL GRANDE BUBOLA.

IL PROSSIMO MESE RIPARLEREMO DELLO STUPENDO CD DI WARREN HAYNES
 A NOSTRO PARERE IL MIGLIORE ALBUM IN ASSOLUTO USCITO SINORA NEL 2004

 

1)     WARREN HAYNES – LIVE AT BONNAROO

2)     PEARL JAM – BENAROYA HALL 22/10/2003

3)     MASSIMO BUBOLA – SEGRETI TRASPARENTI

4)     JERRY GARCIA & DAVID GRISMAN – BEEN ALL AROUND THIS WORLD

5)     JOHNNY CASH – MY MOTHER’S HYMN BOOK

6)     JASON REED – SMITHVILLE

7)     JIM CROCE – FACETS

8)     BOBBY CHARLES – LAST TRAIN TO MEMPHIS

9)     PAUL SIMON – THE PAUL SIMON SONGBOOK (REMASTERED)

10)    ALLMAN BROTHERS BAND – ONE WAY OUT (LIVE)

 

 

 


  

LA VALLE DI ST. BARTHELEMY E LA MUSICA DI MICOL…

 

La valle di St. Barthelemy, in Val d’Aosta, è veramente stupenda.

E lì che noi tonnuti abbiamo trascorso le nostre vacanze di quest’estate 2004.

Peccato per il maltempo che ha imperversato in tutta la Val d’Aosta come del resto su tutto l’arco alpino.

Ad ogni buon conto in ferie si sta troppo bene. Troppo bene. Che alla fine il tempo diventa relativo.

Questa vallata, che si raggiunge dal centro abitato di Nus, è come detto veramente bella, e poi, cosa che la fa preferire ad altre mete, è tranquilla. Cosa non da poco per chi, come noi “brianzoli” vive tutto l’anno nel caos assoluto e sotto un cielo color piombo nella maggior parte dei giorni.

Più belle dei posti che abbiamo visitato sono le persone che lì abbiamo conosciuto.

Alla fine della vacanza il patrimonio umano che abbiam guadagnato vale una, dieci, cento, mille volte più del veder il miglior posto su questa terra.

Ecco, noi, presso l’hotel Cuney siamo stati proprio bene… come in una grande famiglia. E penso che il bar del signor Livio sia come quello della pubblicità della birra Peroni, avete presente???  Ecco, lì si respira aria di famiglia, e ci si sta volentieri.

La cucina della signora Marisa è celestiale. E ci sono le simpatiche Mikaela e Manuela, le nostre tenniste preferite… la piccola Marisol… e per ultima ma non ultima Micol.

Micol e la sua musica hanno rappresentato per noi la più gradita sorpresa di questa vacanza.

In sala ristorante gli altoparlanti regalavano sempre note “particolari”… la nostra attenzione si è spostata subito sulla musica…  e, se Bob Marley lo conoscono tutti, già con Tracy Chapman si entra nel campo della musica di “nicchia”… musica per pochi. Musica che vale. Musica che, però, commercialmente tira poco, pochino. Un genere di musica che va cercata. Musica che difficilmente ti guarderà mai da uno scaffale di un grande magazzino.

Alla fine la curiosità ha preso il sopravvento e ci siamo informati su chi fosse a scegliere le musiche diffuse in sala. Spessissimo anche gli altoparlanti posti all’esterno dell’albergo diffondevano bella musica.

E così, curiosando, abbiamo scoperto la passione di Micol che poi è la nostra stessa passione: la musica… quella bella, quella che non t’aspetti… quella che non è di plastica, e che regala ancora emozioni.

Oltretutto una sera, di ritorno da Aosta, dove lei stessa ci aveva indicato i negozi di cd, ci siamo ritrovati a confrontare i nostri acquisti scoprendoli identici nella scelta del gruppo i PEARL JAM e diversi solo nell’album. Incredibile coincidenza.

E che competenza Micol!!! Ricordo almeno due sorpresone, tipo un Bob Dylan d’annata (che, mea culpa, io non ho neanche riconosciuto), con l’album PAT GARRET & BILLY THE KID (1973), un puntino nella sterminata discografia del grande Bob… non l’avevo mai sentito. E che si è rivelato album splendido!! Oppure ancora la musica e le canzoni di Roberto Ciotti colonna sonora, tra le altre di quel Marakkesh Express, film stupendo del quale però, io personalmente ricordo la splendida LA LEVA CALCISTICA DELLA CLASSE ’68 di Francesco De Gregori.

Col passare dei giorni abbiamo scambiato quindi idee musicali e siamo felici di averle lasciato per ricordo un po’ di musica del  nostro De Sfroos, il “Bob Dylan del Lago di Como”.

Anche il nostro Ringhio ha molto apprezzato la trasferta vacanziera… nonostante un po’ di iniziale fifa durante il viaggio… poi si è ripreso e viveva la sua giornata di ferie aspettando di ricevere, direttamente dai campi intorno al nostro albergo, il tarassaco, la sua insalata preferita.

In breve, riassumendo, una bella vacanza, in un bel posto, con belle persone e buona musica. Si può desiderare di più???

 


MONDO  RINGHIO!!!!

A CURA DI

 

Cari amici bentrovati,

come son contento d’esser ritornato ad occupare il mio posto in redazione… ma, le sorprese non sono per niente finite qui.

Infatti, dal prossimo numero il mio spazio cambierà nome e, cosa più importante, sarà UFFICIALMENTE l’editoriale di apertura del TONNUTO.

Trattasi, quindi, di una promozione in piena regola.

Il Boss ha deciso così, quindi, si vede che il lavoro fatto nei numeri precedenti deve essere stato apprezzato in redazione.

Non vedo l’ora, quindi, di iniziare.

Per questo mese mi limito a segnalarVi l’uscita nelle sale cinematografiche del film vincitore a Cannes nel maggio scorso dal titolo “FARENHEIT 9/11”.

Il regista, già più volte nominato su queste pagine tonnute, è Micheal Moore.

Moore le ha cantate belle al guerrafondaio Bush e, non a caso il film è stato negli States un autentico successo. Si tratta, invero, di un documentario che fa luce su parecchie delle denuncie contente nei libri di Moore.

Alla prova dei fatti un bel colpo in vista delle elezioni presidenziali USA.

Un film da vedere amici.

Al prossimo mese.

Ciao Ragaz!!!

 

 


NEL PROSSIMO TONNUTO IN ARRIVO PER IL 30 SETTEMBRE:

 

FaZ  CI PARLERA’ DEI  “LOU DALFIN” NUOVO “CASO” DELLA MUSICA FOLK!!!!

RINGHIO PRENDERA’ IL TIMONE REDAZIONALE

WARREN HAYNES…   E IL SUO ALBUMDELL’ANNO (??)

 

 

QUESTO NUMERO DEL TONNUTO E’ STATO CHIUSO IN REDAZIONE ALLE

 ORE  21,00  DEL GIORNO  31/08/2004  

 


 

HA  FATTIVAMENTE COLLABORATO A QUESTO NUMERO (E NOI LO RINGRAZIAMO) :

 

IL PORCELLINO D’INDIA RINGHIO

 

CIAO RAGAZ!!

 

SE AVETE MATERIALE CHE VOLETE PUBBLICARE…
SE AVETE UN CANTATE PREFERITO DI CUI PARLERE…
SE VOLETE SAPERNE DI PIU’ SU QUALCHE ARGOMENTO…


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