IL TONNUTO©
PERIODICO
D’ACQUA DOLCE -ANNO IV -
n° 42 –
SETTEMBRE 2004
A
TU PER ... TONNO
EDITORIALE
ON THE ROAD AGAIN… IL TONNO RITORNA IN PISTA
Cari
amici, come
recita il titolo, preso a prestito da una delle più belle e famose
canzoni del grande countryman USA
Willie Nelson,… il TONNO è ON THE ROAD AGAIN. Alla
fine la (nostra) nostalgia era troppa e, con l’amico FaZ (autentico e
genuino sostenitore nonché Signore del Sito) abbiamo deciso che si
poteva e doveva fare… e, alla fine l’abbiamo fatto. Tornando
al TONNO, l’impostazione di base resterà la stessa; tuttavia, essendo
rimasti solo in due a reggere le sorti del medesimo, ridurremo
necessariamente un poco i contenuti ma continueremo a scandagliare il
sottobosco
musicale italiano ed estero alla ricerca, come sempre, di nuove
storie, nuove note, nuove voci, nuove storie… insomma nuove emozioni. In
questi mesi di “buio”, come dicevo sopra, si è soprattutto lavorato
alla casa… per il futuro Valentino “vestito di nuovo”… e
tutto procede bene, Valentino cresce… e bene. E
la sua cameretta è, finalmente, cosa fatta. Nell’attesa,
sono passate anche le ferie di quest’estate 2004. E
via, a Dio piacendo… ON THE ROAD AGAIN!!!! P.S. Nel corso del concerto estivo del rocker USA Jono Manson in quel di Cantù (Jono la sera prima A Pistoia aveva aperto il concerto di un certo… Santana) abbiamo avuto la fortuna di conoscere personalmente il cantautore canturino Andrea Parodi e il bolognese Stefano Barotti; due giovani già beniamini del TONNO. Nel prox numero il diario estivo del nostro incontro con loro.
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BENVENUTO
GIACOMO!!!
Una gran
bella notizia quella ricevuta a stretto giro
di e-mail dagli amici Valeria e Alberto.
I nostri amici ci hanno infatti comunicato la nascita,
avvenuta lo scorso 26 luglio, del loro primogenito Giacomo.
Una gran
bella notizia, e un gran buon viatico per
la ripresa del TONNO.
Auguroni
dunque a mamma, papà e bimbo da tutti noi del TONNO –STAFF!!!
SULLE
ORME DI…
JIM
CROCE
(10/01/1943 -
20/09/1973)
La
vita scandita da note musicali ha significato sinora che ad ogni cd acquistato
corrispondano luoghi, immagini, suoni, voci, persone e ricordi.
Quando
per la prima volta ho sentito la musica di Jim Croce era il giorno della prima
ecografia . Per la prima volta io ed Elisabetta abbiamo visto il piccolo
Valentino.
Basterebbe
questo per legare a Jim Croce ricordi indissolubili. Poi scopri piano piano la
musica di questo artista americano, dalle chiari origini italiane, e capisci che
la sua musica diventa imprescindibile nella massa musicale accumulata col tempo.
Jim
Croce in Italia non gode di grandissima fama. Il suo è un culto per pochi
intimi, ma è un culto che, una volta acceso alimenta una fiamma viva e fulgida.
La
sua musica è caratterizzata da brevi composizioni, per lo più acustiche,
pochissimi ritornelli, e una grande, grandissima adesione alle cose della vita.
Alla
fine la sua musica ha conquistato anche Elisabetta che, pur
è sempre restia ad accogliere qualsivoglia artista straniero fatte salve
rarissime eccezioni.
Nato
a Philadelpia nel 1943 Jim Croce svolge gavetta musicale al College fino ad
arrivare alla prima vera esperienza d'artista insieme con la moglie Ingrid dopo
essersi trasferito a New York nei primi anni settanta.
Il
primo cd intitolato semplicemente CROCE (ma originariamente il titolo era JIM
AND INGRID) vede i coniugi Croce duettare in brani di chiara matrice
country-folk; è l'anno 1969.
L'album
non ha un grandissimo riscontro di vendite e così i coniugi Croce ripiegano in
Pennsylvania, luogo da dove la carriera di Jim prenderà il volo. Mentre la
moglie Ingrid cresce il figlio Adrian James, Jim compone nella tranquillità
della cittadina di Lyndell tutti i suoi più grandi capolavori. Escono gli album
YOU DON'T MESS AROUND WITH JIM (1972) e LIFE AND TIMES (1973).
Nell'album
del 1972 era contenuta la canzone OPERATOR, canzone che in breve scalò le
classifiche di vendita dei singoli negli States facendo conoscere Jim alla
stragrande maggioranza degli americani. Altra grandissima canzone contenuta
nell'album è PHOTOGRAPHS AND
MEMORIES; canzone introspettiva che mi regala la conferma della teoria che lega
i ricordi alle foto... e le foto alla musica. Stupenda.
L'inconfondibile
timbro vocale del nostro unitamente alla notevole melodia delle canzoni
contribuirono alla nascita del mito di Jim Croce.
Il
massimo della popolarità Jim lo raggiunse con l'album LIFE AND TIMES nel 1973.
In quell'album è infatti contenuta la ballata
BAD BAD LEROY BROWN che scalò addirittura fino alla prima posizione la
classifica di vendita USA.
BAD
BAD LEROY BROWN verrà inoltre spesso ripresa anche da Frank Sinatra nei suoi
concerti... a conferma che Croce fece scuola e raggiunse in cuore di ogni
americano che amasse la musica cantautorale.
All'apice
del successo la carriera di Croce viene stroncata il 20 di settembre del 1973.
Di ritorno dall'ennesima tournè in giro per gli States l'aereo su cui Jim
viaggia si schianta portandosi via per sempre uno sei più grandi songwriters
della storia della musica a stelle e strisce.
Sempre
nel 1973 due mesi dopo la sua morte viene pubblicato l'album I GOT A NAME che
diventa subito disco d'oro vendendo milioni di copie e spedendo dritto dritto il
suo autore nell'olimpo dei più grandi di ogni tempo.
Nell'album
postumo vi è forse il maggior gioiello composto e registrato acustico da Jim.
TIME IN A BOTTLE è una di quelle canzoni che dopo averla ascoltata ti entra
dentro e non se ne va più. Per sempre. Una canzone stupenda, fantastica...
unica. Una canzone che ti parla della concezione del tempo, come solo un vecchio
saggio avrebbe potuto fare ( eppure Jim, all’epoca in cui la scrisse era poco
più che trentenne!).
Le
canzoni di Croce sono uniche nel loro genere. Sono spesso piccole ballate che
parlano delle cose normali della vita quotidiana, che parlano di sentimenti, di
lavoro duro (Jim fece anche il
camionista prima di tentare la via della musica), di gente semplice come lui
era.
Le
sue canzoni durano poco, sono semplici, piccole, eppure sono uniche ed hanno una
forza unica. Trasmettono in pochi minuti una messa di sentimenti, regalano
autentiche emozioni. Ecco, forse è questo che più mi ha colpito mentre mi
avvicinavo sempre più alla sua opera.
Jim
parla direttamente al cuore e lo raggiunge facilmente e benissimo. Altri
grandissimi songwriters, penso a Townes van Zandt per esempio, per ottenere il
medesimo risultato hanno bisogno di molteplici ascolti, sono più complessi, più
ermetici. Jim Croce doveva essere una persona semplice, perché solo una persona
semplice può, a mio personale avviso, trasmetterti così tanto in così poco
tempo.
Alla
produzione ufficiale di Croce sono poi seguite una mole notevole di raccolte,
tutte contenenti più o meno le medesime canzoni.
Vale
la pena citare la raccolta migliore, la più completa e quella che vi consiglio.
THE 50th ANNIVERSARY COLLECTION. In due cd e 50 canzoni tutto il meglio della
produzione di Jim Croce.
Sono
appena uscite la già citata raccolta HOME RECORDINGS composta da registrazione
effettuate dal nostro in casa propria con un registratore portatile... suono non
eccezionale ma documento imperdibile e FACETS raccolta di brani registrati
(alcuni con la partecipazione della moglie Ingrid) appena prima dell'album
debutto del 1969.
Questo
è il mio tabellino personale delle cinque
canzoni preferite:
1)
TIME IN A BOTTLE
2)
PHOTOGRAPHS AND MEMORIES
3)
I GOT A NAME
4)
A LONG TIME AGO
5)
ALABAMA RAIN
Ma
la lista è davvero ridotta all’essenziale.
Invero
nella raccolta THE 50th ANNIVERSARY COLLECTION ben poche delle 50 canzoni
presenti sono di scarsa “presa emotiva”.
Come
dicevo all’inizio il culto di Jim Croce è per pochi, solo un buon passaparola
tra amanti della buona musica potrà far scoprire anche alle nuove generazioni
un autore così talentuoso.
Vi
consiglio vivamente, quindi, di provare ad ascoltare le canzoni di Jim Croce. Ne
resterete affascinati.
MUSIC
FOR TONNO…IL DISCO DEL MESE
PEARL
JAM
“BENAROYA
HALL OCTOBER 22ND 2003”
DISTRIBUZIONE:
BMG/RICORDI
PREZZO
INDICATIVO: € 22,00
Il
cd in questione l'ho acquistato ad Aosta. Unico acquisto della vacanza 2004
trascorsa in quel di Saint Barthelemy è un live doppio della celeberrima band
USA che, nel nostro bel paese, rimane tuttavia confinata ai limiti
dell'anonimato.
La
sera della trasferta ad Aosta parlando con l'amica Micol abbiamo constatato che
entrambi eravamo tornati quel giorno con un cd dei Pearl. Io con il doppio live
BENAROYA. Lei con l'ultimo album di studio della band, ossia quel RIOT ACT che,
non conoscevo ma che, leggo sul BUSCADERO NOV-2002, contiene canzoni stupende
come ALL OR NONE che ritroviamo in
questo doppio live..
Una
casualità che ha ulteriormente contribuito ad instaurare fra noi una sana
amicizia fondata su scambio di idee, titoli e nomi, tutto all'insegna della
buona musica.
I
Peral Jam nascono all'interno di quel movimento musicale che viene chiamato
"grunge" ed il loro primo lavoro TEN risale all'ormai lontano 1991. La
band gira tutta intorno al leader, il vocalist del gruppo, Eddie Vedder:
completano la formazione i chitarristi Mike McCready, Stone Gossard e il
bassista Jeff Ament.
Le
registrazioni di questo doppio album live riprendono la band al massimo della
forma in una veste completamente acustica. E', di fatto, il primo album
completamente acustico dei Pearl Jam, mentre, in fatto di Live, beh, la band USA
non è seconda a nessuno come numero di uscite avendo sfornato nel periodo tra
il 2000 e il 2002 qualcosa come 72 (leggasi settantadue) album live. In pratica
ogni concerto della band diventava un live.
Ora
come ora negli States esiste la moda degli "instat cd"(Allman Brothers
docet)... ossia vai, vedi il concerto e dopo un'ora dalla sua fine ti puoi già
acquistare una copia di quanto visto e udito.
Ma
nel 2000 questa moda era ancora là da venire... e i 72 cd live dei Pearl altro
non sono che i precursori della moda "instant cd".
Venendo
al contenuto del doppio live BENAROYA HALL: il package è scarno al limite del
decente. Un pezzo di cartone piegato in tre parti, giusto il posto per i due cd
e niente più... niente crediti... niente note... lo zero assoluto.
D'accordo
che era un concerto benefico... ma suvvia... avendo versato 22 euro... beh(!!)
diciamo che avrebbero potuto anche sforzarsi un po' di più. Una parte degli
incassi del cd andrà a favore dell'organizzazione umanitaria YOUTH CARE, e
questa è una nota di merito. Bravi.
Il
cd 1 composto da 14 canzoni
raccoglie pezzi "storici" della band uniti a pezzi recentissimi come
la già citata ALL OR NONE con una chicca, a mio parere, sopra le altre, ossia
MAN OF THE HOUR splendida canzone scritta per quel capolavoro di film che è BIG
FISH di Tim Burton. Un capolavoro il film (il migliore che abbia visto in questo
2004... andate a vederlo!!!) un gioiellino la canzone.
Nel
cd 2 composto da 12 canzoni spiccano l'evergreen del gruppo DAUGHTER, una
canzone di Dylan MASTER OF WAR e un omaggio al grande Johnny Cash (uno dei
nostri preferiti) 25 MINUTES TO GO.
Per
la fine dell'anno i Pearl si ritroveranno in sala d'incisione per lavorare al
loro ottavo album.
Nel
frattempo noi continuiamo a goderci questo doppio acustico ottimo lavoro... che
resterà per sempre ricordo di ottime vacanze... e nuove amicizie.
I
MIGLIORI DEL 2004
CLASSIFICA
COMPLETAMENTE RIAGGIORNATA DOPO TRE MESI…
OVVIAMENTE RESISTE AL SECONDO POSTO IL GRANDE BUBOLA.
IL
PROSSIMO MESE RIPARLEREMO DELLO STUPENDO CD DI WARREN HAYNES…
A NOSTRO PARERE IL MIGLIORE ALBUM IN ASSOLUTO USCITO SINORA NEL 2004
1)
WARREN HAYNES – LIVE AT BONNAROO
2)
PEARL JAM – BENAROYA HALL 22/10/2003
3)
MASSIMO BUBOLA – SEGRETI TRASPARENTI
4)
JERRY GARCIA & DAVID GRISMAN – BEEN ALL AROUND THIS WORLD
5)
JOHNNY CASH – MY MOTHER’S HYMN BOOK
6)
JASON REED – SMITHVILLE
7)
JIM CROCE – FACETS
8)
BOBBY CHARLES – LAST TRAIN TO MEMPHIS
9)
PAUL SIMON – THE PAUL SIMON SONGBOOK (REMASTERED)
10)
ALLMAN BROTHERS BAND – ONE WAY OUT (LIVE)
La
valle di St. Barthelemy, in Val d’Aosta, è veramente stupenda.
E
lì che noi tonnuti abbiamo trascorso le nostre vacanze di quest’estate 2004.
Peccato
per il maltempo che ha imperversato in tutta la Val d’Aosta come del resto su
tutto l’arco alpino.
Ad
ogni buon conto in ferie si sta troppo bene. Troppo bene. Che alla fine il tempo
diventa relativo.
Questa
vallata, che si raggiunge dal centro abitato di Nus, è come detto veramente
bella, e poi, cosa che la fa preferire ad altre mete, è tranquilla. Cosa non da
poco per chi, come noi “brianzoli” vive tutto l’anno nel caos assoluto e
sotto un cielo color piombo nella maggior parte dei giorni.
Più
belle dei posti che abbiamo visitato sono le persone che lì abbiamo conosciuto.
Alla
fine della vacanza il patrimonio umano che abbiam guadagnato vale una, dieci,
cento, mille volte più del veder il miglior posto su questa terra.
Ecco,
noi, presso l’hotel Cuney siamo stati proprio bene… come in una grande
famiglia. E penso che il bar del signor Livio sia come quello della pubblicità
della birra Peroni, avete presente??? Ecco,
lì si respira aria di famiglia, e ci si sta volentieri.
La
cucina della signora Marisa è celestiale. E ci sono le simpatiche Mikaela e
Manuela, le nostre tenniste preferite… la piccola Marisol… e per ultima ma
non ultima Micol.
Micol
e la sua musica hanno rappresentato per noi la più gradita sorpresa di questa
vacanza.
In
sala ristorante gli altoparlanti regalavano sempre note “particolari”… la
nostra attenzione si è spostata subito sulla musica… e, se Bob Marley lo conoscono tutti, già con Tracy Chapman
si entra nel campo della musica di “nicchia”… musica per pochi. Musica che
vale. Musica che, però, commercialmente tira poco, pochino. Un genere di musica
che va cercata. Musica che difficilmente ti guarderà mai da uno scaffale di un
grande magazzino.
Alla
fine la curiosità ha preso il sopravvento e ci siamo informati su chi fosse a
scegliere le musiche diffuse in sala. Spessissimo anche gli altoparlanti posti
all’esterno dell’albergo diffondevano bella musica.
E
così, curiosando, abbiamo scoperto la passione di Micol che poi è la nostra
stessa passione: la musica… quella bella, quella che non t’aspetti… quella
che non è di plastica, e che regala ancora emozioni.
Oltretutto
una sera, di ritorno da Aosta, dove lei stessa ci aveva indicato i negozi di cd,
ci siamo ritrovati a confrontare i nostri acquisti scoprendoli identici nella
scelta del gruppo i PEARL JAM e diversi solo nell’album. Incredibile
coincidenza.
E
che competenza Micol!!! Ricordo almeno due sorpresone, tipo un Bob Dylan
d’annata (che, mea culpa, io non ho neanche riconosciuto), con l’album PAT
GARRET & BILLY THE KID (1973), un puntino nella sterminata discografia del
grande Bob… non l’avevo mai sentito. E che si è rivelato album splendido!!
Oppure ancora la musica e le canzoni di Roberto Ciotti colonna sonora, tra le
altre di quel Marakkesh Express, film stupendo del quale però, io personalmente
ricordo la splendida LA LEVA CALCISTICA DELLA CLASSE ’68 di Francesco De
Gregori.
Col
passare dei giorni abbiamo scambiato quindi idee musicali e siamo felici di
averle lasciato per ricordo un po’ di musica del nostro De Sfroos, il “Bob Dylan del Lago di Como”.
Anche
il nostro Ringhio ha molto apprezzato la trasferta vacanziera… nonostante un
po’ di iniziale fifa durante il viaggio… poi si è ripreso e viveva la sua
giornata di ferie aspettando di ricevere, direttamente dai campi intorno al
nostro albergo, il tarassaco, la sua insalata preferita.
In
breve, riassumendo, una bella vacanza, in un bel posto, con belle persone e
buona musica. Si può desiderare di più???
A
CURA DI
Cari
amici bentrovati,
come
son contento d’esser ritornato ad occupare il mio posto in redazione… ma, le
sorprese non sono per niente finite qui.
Infatti,
dal prossimo numero il mio spazio cambierà nome e, cosa più importante, sarà
UFFICIALMENTE l’editoriale di apertura del TONNUTO.
Trattasi,
quindi, di una promozione in piena regola.
Il
Boss ha deciso così, quindi, si vede che il lavoro fatto nei numeri precedenti
deve essere stato apprezzato in redazione.
Non
vedo l’ora, quindi, di iniziare.
Per
questo mese mi limito a segnalarVi l’uscita nelle sale cinematografiche del
film vincitore a Cannes nel maggio scorso dal titolo “FARENHEIT 9/11”.
Il
regista, già più volte nominato su queste pagine tonnute, è Micheal Moore.
Moore
le ha cantate belle al guerrafondaio Bush e, non a caso il film è stato negli
States un autentico successo. Si tratta, invero, di un documentario che fa luce
su parecchie delle denuncie contente nei libri di Moore.
Alla
prova dei fatti un bel colpo in vista delle elezioni presidenziali USA.
Un
film da vedere amici.
Al
prossimo mese.
Ciao
Ragaz!!!
NEL PROSSIMO TONNUTO IN
ARRIVO PER IL 30 SETTEMBRE:
FaZ CI PARLERA’ DEI “LOU
DALFIN” NUOVO “CASO” DELLA MUSICA FOLK!!!!
RINGHIO PRENDERA’ IL
TIMONE REDAZIONALE
WARREN HAYNES…
E IL SUO ALBUMDELL’ANNO (??)
QUESTO
NUMERO DEL TONNUTO E’ STATO CHIUSO IN REDAZIONE ALLE
ORE 21,00
DEL GIORNO 31/08/2004
HA
FATTIVAMENTE COLLABORATO A QUESTO NUMERO (E NOI LO RINGRAZIAMO) :
IL
PORCELLINO D’INDIA RINGHIO
CIAO RAGAZ!!
SE
AVETE MATERIALE CHE VOLETE PUBBLICARE…
SE AVETE UN CANTATE PREFERITO DI CUI PARLERE…
SE VOLETE SAPERNE DI PIU’ SU QUALCHE ARGOMENTO…
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Mauro
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