IL TONNUTO©

PERIODICO D’ACQUA DOLCE -ANNO IV -  n° 38   GENNAIO 2004

 


A TU PER ... TONNO

EDITORIALE

 

 

All'incrocio tra la via Oberdan e l'inizio della Via Milite Ignoto c'è la mia casa.

All'incrocio tra vie di una città; tra palazzi, persone e famiglie.

All'incrocio tra la mia e le loro vite.

Io sono qui sempre; estate, autunno, inverno, primavera.

Vedo l'erba crescere, le foglie nascere, ingiallire, morire

Sento le stagioni, come la vita che mi passa davanti.

Il freddo, il caldo, l'umidità.

Non sono solo.

Altri amici dividono con me questa vita.

Se abbiamo fortuna, ogni tanto, nel freddo inverno possiam contare su qualche minuto passato nell'atrio del nostro palazzo.

Al riparo dal freddo e dal gelo... per qualche minuto.

Poi arriva qualcuno che non ci ama... e di nuovo fuori.

Sdraiati con il muso a sentir il caldo passare sotto il portone d'ingresso.

Uno accanto all'altro; come amici, di vecchi tempi.

E passano adulti, vecchi e bambini.

Adulti indifferenti alla mia presenza... vecchi comprensivi e saggi di saggezza d'antica forgia.

Sono loro, i vecchietti, che forse, mi amano di più.

Mi danno il mio cibo quotidiano e, in ogni ruga, un animo di buona sorte.

I bambini mi indicano con il dito.

Fanno rallentare la mamma... e mi indicano con il dito.

Vorrebbero solo elargirmi una carezza.

Ma l'adulto non capisce e tira il bambino verso di sé: "E' tardi; si va a casa... si va a casa".

Una carezza, solo quella voleva darmi il bambino.

Una carezza che costa poco.

Gesto semplice e che il bambino elargisce con uno spirito "puro".

A volte amici vengono solo per vedermi... mi salutano e se ne vanno.

All'incrocio di una via qualsiasi ci sto io.

Con il mio pelo bianco e nero.

Domino incontrastato la zona.

All'incrocio di una città qualsiasi ci sto io.

Un gatto qualsiasi.

 


QUEL CHE IL NATALE…

 

Affannati, stanchi, e forse al limite, anche un po’ stressati… pure quest’anno siamo arrivati (quasi) al  Natale.

Magico momento da vivere tutto in famiglia, nel focolare domestico a raccontarsi storie, scartare regali, e abbuffarsi, il tutto secondo la più classica delle tradizioni.

Da tutti noi piccoli e grandi redattori del TONNUTO un grosso augurio a tutti voi, o nostri lettori, che possiate passare veramente delle splendide feste e che il nuovo anno vi dica bene sin dal suo inizio…

Quel che il Natale porta con sé sono le emozioni che suscita in ognuno… emozioni per ognuno diverse, momenti particolari, usanze e tradizioni.

AUGURI DI CUORE A TUTTI VOI!!!!!!!

LA REDAZIONE

 

 


LE PAROLE SOGNATE DAI PESCI

by FaZ

 

Le parole sognate dai pesci. Strano titolo per questo terzo libro di Davide Van de Sfroos. Mauro mi chiese di scrivere qualcosa, cosa che sto facendo. Devo dire però che non lo trovo affatto semplice. Innanzi tutto è un libro scritto in linguaggio “de Sfroos” con tanti significati e messaggi  che, sfruttando visioni ed esempi affascinanti e comprensibili non sempre alla prima lettura, trasmettono  emozioni semplici e sincere. Ma sono emozioni anche personali. Il libro è una raccolta di ricordi di vari personaggi ma tutti in ambiente lacustre. Ognuno, personaggi del racconto e lettori, ai ricordi da un proprio valore ed un proprio peso. Quindi non ha senso e non dirò i miei.

Il libretto con prezzo di copertina di 6 € non raggiunge le 100 pagine, ma contiene 13 brevi racconti.

Ogni racconto all’apparenza è scollegato dagli altri ma poi a fine lettura è come aver letto un'unica  storia. Uscito a fine ottobre era 6° in classifica nazionale tra la narrativa italiana, dopo 10 giorni.

Il dato ha sorpreso anche me considerato che non è stata fatta una grossa pubblicità per la sua uscita.

Tornando al contenuto vi riporto qualche frase.  Per tutto il resto vi invito ad acquistarlo; si legge in fretta, passerete 2 o 3 sere conoscendo e riflettendo.

Il libretto dice anche così:

Permettetemi di raccontare queste piccole storie non come la realtà le ha pescate, ma come i pesci le hanno sognate…il meccanico che ripara i ricordi , un ex-matto che rientra al suo paese, va a riprendere la sua ombra in riva al lago…eccomi ! Guardami lago ! Sto come stai tu. Sono come sei tu: ho una profondità che non si vede, onde sulla faccia e pesci scuri nella testa, ho striature negli occhi che segnano temporale…E poi si diresse verso la Pensione Magnolia, camminando in modo diverso da ieri perché aveva con sé la propria ombra.   Ha riavuto la sua vita, il suo passato. E’, ciò che era.

Davanti alla pensione si fermò. Scagliava occhiate a forma di lancia in ogni metro quadrato di quel luogo e ogni punta si conficcava nello scudo di un ricordo. Rimase lì un’ora a fare il pastore di fantasmi…poi si alzò di scatto ed entrò.

In tutti i racconti si tirano in ballo i pesci, esempi con i pesci, i  pesci  anche se non parlano non vuol dire che non sanno, i pesci  non stanno in ginocchio neanche  quando li schiacci nella latta, i pesci non chiudono mai gli occhi neanche quando sono nella padella.

C’è anche Gek, attaccante sfinito dal continuo colpire chi lo avrebbe colpito, Gek che amava guardare le foglie cadere, e sorrideva perché non si facevano male. Gek, che aveva rotto tutte le gabbie del mondo semplicemente aprendo le ali. C’è Ginevra, bellissima, anche perché non ne aveva la minima idea. E questo le donava un bagliore unico. C’è il Tempo, che è bravo a togliere i segni altrui, perché è ansioso di lasciare i propri. C’è Marinello, pronto a diventare un moscerino e finirti in un occhio se gli fai girare le balle. C’è il legionario, palombaro coraggioso nel bicchiere di vino rosso; a lui i proiettili hanno fatto la corte per anni senza però mai sposarlo. C’è anche il Sugamara con gli occhiali da tafano e la moto ridotta a scheletro, che tossiva dallo scarico e stava morendo. Se la sfiga faceva le perle lui quel giorno ne aveva una collana.

Alla fine del racconto Davide ringrazia tutti i fantasmi (di ricordi e pensieri) che pazientemente hanno accettato di apparire ogni volta che venivano evocati.  Anche io mi sento di ringraziarli per  avermi fatto ritrovare in un’ora queste frasi che vi ho indicato qui sopra. Frasi che ho già letto 2 volte ma che rileggerò ancora, ogni tanto. Perché ? Perché è bello così.

 


SULLE ORME DI…

MUDDY “MISSISSIPI” WATERS

 

Muddy Waters, al secolo McKinley Morganfield nasce nel 1915 a Clarksdale, nella contea di Quitman in pieno Delta del Mississippi.

Universalmente a Waters viene riconosciuto il merito di aver portato fuori dal Delta del Mississippi il "BLUES" al suo stato puro ed essenziale.

Sulla base della strada da lui tracciata sono poi passati tutti quanti i maggiori artisti e musicisti blues.

Addirittura un famosissimo gruppo, i ROLLING STONES hanno preso la loro denominazione da una omonima canzone di Muddy.

Nonostante i meriti storici, tuttavia, la fama di Waters non ha mai raggiunto livelli mondiali.

Se si fa eccezione per alcune sessioni in Inghilterra (documentate dall'album THE LONDON SESSION), infatti, la fama di Waters è rimasta confinata negli USA.

La cosa è semplicemente dimostrata dal fatto che, se chiedete dei Rolling Stones tutti sanno benissimo chi sono, o, per lo meno, sanno che state parlando di musica e non di altro; in pochissimi saranno in grado di dirvi chi è stato Muddy Waters.

L'opera di recupero che, qui al TONNUTO ci siamo posti come obiettivo con questa piccola rubrichetta parte proprio da Waters.

La grande musica proposta da Waters a colpi di Slide guitar e passata poi sotto la corretta dizione di "blues elettrico", è da considerare, a tutti gli effetti, musica senza tempo.

A questa musica si sono poi ispirati tantissimi ed illustri nomi del palcoscenico blues di ogni parte del mondo.

Accanto ad altri nomi storici quali quelli di John Lee Hooker e Howlin'Wolf, il nome di Waters è destinato a rimanere per sempre nella Hall of Fame dei bluesman di ogni tempo.

L'ALBUM: "MUDDY -MISSISSIPPI- WATERS LIVE"

Per conoscere a fondo la musica di Waters l'ideale è proprio un album live.

Stampato nell'ormai lontano 1979 "Muddy - Mississippi- Waters Live" contiene sette classicissimi, quali "Mannish Boy", "She's nineteen years old", "Nine below zero", "Streamline woman", "Howling Wolf", "Baby please don't go", "Deep down in Florida".

Registrato in un locale di circolo in quel dell'Illinois l'album permette di entrare in contatto con l'universo musicale di Waters dal vivo: tutto il suo mondo musicale è presente in questi quaranta minuti di blues "senza tempo".

L’esercizio vocale del nostro si fonde con uno stile particolarissimo di suonare la slide guitar. Il massimo lo si raggiunge circa al minuto 2:39 di “Streamline woman”. Per più di due minuti di orologio la slide di Muddy diventa assoluta protagonista della scena e sembra quasi incendiare le casse del mio Technics. Se anche non ne hai voglia, la slide ti trasporta dietro il suo incessante miagolio, e alla fine non c’è niente da fare, il ritmo di Muddy ti piglia e non ti molla fintanto che le  corde della sua chitarra non si fermano.

Delle sette canzoni presenti nel cd in ben tre la slide di Muddy è assoluta padrona, mentre in due tracce suona la chitarra Johnny Winter, fenomeno albino, appartenente alla categoria dei “guitar hero” made in USA. Winter è, oltretutto, il produttore del live in oggetto.

Proprio poco prima delle feste natalizie la Sony Music  ha ristampato il Live in un doppio cd. Un cd è il classico “Mississippi”, l’altro è un insieme di rarità e canzoni tratte dal medesimo concerto, ovviamente non stampate in origine.

Se vi accontentate dell’originale, reperibile, tranquillamente a mid-price, avrete comunque tra le mani un piccolo capolavoro di musica Blues… con la B maiuscola.

 

 


 

TOWNES VAN ZANDT… “IL POETA”

 

Nella grande famiglia dei cantautori  “di nicchia” che hanno illuminato la scena rock-folk-blues statunitense degli anni settanta ve n’è uno, Townes Van Zandt, la cui storia e la cui arte discografica meriterebbero maggiore fama di quanto non ne abbiano avuta dalle nostre parti. Dove rimane, pressoché sconosciuto.

Mi sono avvicinato alla musica di quest’uomo pian piano. Difficile reperire materiale di Townes in breve tempo. Ho dovuto pazientemente attendere.

Alfine la costanza è stata premiata dalla fortuna di essermi imbattuto addirittura nel cd (peraltro appena stampato) che recupera le prime prove di incisione di un giovane Van Zandt in quel di Nashville nell’anno di grazia 1966.

Di solito, i cd “In the beginning”, si risolvono in mere e bieche strategie  commerciali delle major discografiche, pensate  più che altro per spillar quattrini  a collezionisti, patiti o simili. Spesso, ci si trova di fronte ad autentiche schifezze!! Spesso, semplicemente a prodotti di qualità mediocre.

Ci sarebbero diversi esempi… in mano mi è provato a capitare  “In the beginnign” di Stevie Ray Vaughan… Il risultato, dopo il primo ascolto?? Sembra che sia un altro a suonare e non certo quello che sarebbe poi diventato il più grande “guitar hero” degli anni ’90; suono ancora approssimativo confuso  e quant’altro di mai provvisorio.

Così non è per Van Zandt. Le sue prime canzoni in studio raccontano già di un autore i cui testi hanno spessore “oltre ogni tempo”.

Voce profonda e già significativa dal timbro inconfondibile. Questo cd permette di avere un primo notevole impatto con un mondo musicale costruito più che sulla musica, soprattutto sull’intensità dei testi.

“In the beginning” cd acustico mostra tutto il valore del suo autore.

Non è un caso che quasi tutti i grandi della musica cantautoriale USA abbiamo prima o poi pagato tributo alla stupenda poetica di Townes.

Nelle dieci tracce che compongono questo cd ho, finora, e dopo solo un paio di ascolti, trovato una canzone capolavoro; “Marietta’s song”. Ma tutto il cd cresce ascolto dopo ascolto. E altro avrò ancora da scoprire.

Ciò che colpisce al primo ingresso nella home page del suo sito  è la scritta, semplice, e al contempo profondamente significativa,  che compare sotto il nome e la sua foto; “POET”.

In piccolo, poco più sotto gli anni di nascita 1944 e morte 1997.

Nel prossimo numero del TONNUTO approfondirò il discorso su Van Zandt…

Altro suo vecchio  materiale gira vorticoso nel lettore cd regalandomi sensazioni diverse.

Onore a Townes, un poeta, che non è troppo tardi scoprire solo ora.

 


 MUSIC FOR TONNO…

IL DISCO DEL MESE

JETHRO TULL

”CHRISTMAS ALBUM”  

Il gruppo inglese dei Jethro Tull attivo sin dalla fine degli anni sessanta si afferma inizialmente con un genere di musica nata dalla commistione di folk, blues e jazz.

La fama internazionale viene presto raggiunta grazie ad un "signor" album d'esordio con forte connotazione blues come "This Was" (1968).

Leader assoluto del gruppo è Ian Anderson cantante-flautista di origine scozzese.

Il nome della band è preso da quello di un agronomo inglese del 17° secolo, coincidenza curiosa, proprio il fatto che il leader, scozzese, abbia scelto il nome di uno storico inglese.

Dal 1968 anno di esordio sino all'odierno cd "Christmas Album" il gruppo inglese ha sfornato qualcosa come 35 tra album e raccolte, raggiungendo una fama di vastissime proporzioni.

I Jethro Tull raccolgono, in particolare, notevoli consensi con l'album "Aqualung" del 1971, nel quale si possono  ascoltare al massimo della loro forma suoni di un potente rock blues con il flauto di Anderson a scandire il confine tra l'acustico e l'elettrico.

Dopo il breve ripasso sul glorioso passato dei Jethro ritorniamo al presente, ossia all'album natalizio che in USA ha scalato brevemente le vette delle classifiche di vendita nelle prime settimane di novembre.

Indubbiamente il prodotto ha un valore aggiunto di tutto rispetto.

Il progetto viene illustrato direttamente dal leader Anderson nella seconda pagina del libretto coi testi.

Insomma, meno di un anno fa è partita l'idea di mettere insieme materiale a sfondo "natalizio"; detto e fatto ecco il cd nel nostro lettore.

Sedici tracce che, fra temi musicali tradizionali e composizioni nuove di zecche scritte di proprio pugno da Anderson, ci riportano in pieno ad atmosfere di Natale, di feste, di grandi famiglie riunite.

Notevolmente stravolti i temi natalizi classici; tant'è che la versione di "Greensleeves" che nell'album si intitola "Greensleeved" sembra tutta un'altra canzone... merito, indubbio, del potente flauto di Anderson.

Superba, a mio parere, la traccia 10 dall'evocativo titolo di "First snow on Brooklyn"; decisamente una canzone sopra la media di un album che, mantiene comunque nelle altre quindici tracce un notevole "spessore".

La copertina del cd è, lo potete vedere poco sopra, un autentico capolavoro.

Se devo dirla tutta, alla fine, è stata proprio la copertina a spingermi all'acquisto del cd... di canzoni ne avevo sentita (e anche male) soltanto una... quindi... una specie di acquisto "al buio".

Acquisto azzeccato... e, ovviamente, caldamente consigliato.

 

 


TOP TEN (eleven??)
USCITE DISCOGRAFICHE 2003
SECONDO IL TONNO

NOI ABBIAMO SCELTO I NOSTRI UNDICI PREFERITI.

ABBIAMO CONSIDERATO ESCLUSIVAMENTE LE USCITE DISCOGRAFICHE DEL 2003.

 

1)     JEFF BLACK – “B-SIDES AND CONFESSIONS – VOL. ONE”

2)     MAURO PAGANI – “DOMANI”

3)     SULUTUMANA – “DI SEGNI, DI SOGNI”

4)     JOHN MELLENCAMP – “TROUBLE NO MORE”

5)     WARREN ZEVON – “THE WIND”

6)     JOHN HIATT – “BENEATH THIS GRUFF EXTERIOR”

7)     PIPPO POLLINA – “RACCONTI BREVI”

8)     KATHLEEN EDWARDS – “FAILER”

9)     CHRISTY MOORE – “LIVE AT VICAR STREET”

10)    ERIC ANDERSEN – “BEAT AVENUE”

11)    I LUF – “OCIO AI LUF”

 

 


COSE… DA FAZ

CURIOSITA’ MUSICALI trovate in INTERNET

Capita che navigando nell’oceano di  internet si trovino cose interessanti; questa che segue è una crono-storia della musica moderna:

1906 - Thaddeus Cahill costruisce il primo strumento elettronico.

1912 – Viene fondata la società americana per i compositori (ASCAP) per proteggere i songwriters

1926 -  Vitaphone introduce i dischi in acetato rivestiti di gomma lacca 16-pollici che suonano a 33 1/3 giri/min. (un formato e una velocità calcolati per essere l'equivalente di una pellicola in bobina).

1930 – Vengono fondati i primi "fanzines",  sulle riviste scientifiche "Comet" e "Time Traveller", per consentire ai fans di comunicare tra loro.

1931 - Adolph Rickenbacker inventa la chitarra elettrica .
1934 - Laurens Hammond inventa l’organo Hammond  .

1935 – Viene lanciato il primo programma "Hit Parade" sulla radio .

1939 – Viene inventato il Panoram visual jukebox (suona i primi video musicali).

1940 - Disney's "Fantasia" introduce lo stereo sound .

1942 - White Christmas di B.Crosby diventa la canzone più venduta di tutti i tempi (e vi rimane per 50 anni)

1943 – I primi "disc jockeys" seguono le truppe americane all'estero

1948 - Columbia introduce il 12-pollici 33-1/3 RPM long-playing in vinile

1948 - Memphis' radio station WDIA trasmette Williams, il primo disc jockey di colore

1949 - RCA Victor introduce il  45 giri di vinile .

1952 - John Cage compone un pezzo multimediale col computer

1954 – La compagnia elettronica giapponese TTK (poi Sony) introduce il primo transistor radio nel mondo .

1956 - Elektra è la pioniere della "compilation" ,  contenente canzoni di diversi musicisti

1962 – Primo show dei Rolling Stones  e dei Beatles

1964 - Debbie Reynolds fa un video per If I Had A Hammer, il primo music video

1982 - Sony e Philips introducono il "compact disc"

1992 – Viene inventato il formato  MP3  per registrare musica nei computer
1998 – Viene introdotto il primo dispositivo portatile per MP3 sul mercato
1999 – La musica nel mondo è gestita da 5 majors:    1. Universal,  2. Warner/Elektra/Sire/Atlantic,  3. Sony/Columbia/Epic,  4. EMI/Virgin/Capitol/Chrysalis, 5. BMG/Jive/Private/American/Windham Hill.  Il mercato mondiale di musica vale 38 billioni di dollari. Le 5 "majors" controllano il  95% degli album venduti nel mondo, e l’ 84% dei 755 milioni di album venduti negli USA:  1. Universal with 27% (26.3% in the USA),  2. Warner with 20% (15.7%),  3. Sony with 18% (16.2%),  4. EMI with 16% (9.4%),  5. BMG with 14% (16%). Negli USA si conta il 37% delle vendite mondiali, in Giappone il 16.7%, Bretagna 7.6%, Germania 7.4%, Francia 5.2%, Canada 2.3%, Australia 1.7%, Brazil 1.6%, Holland 1.5%, Italy 1.4%.
2000 – Il gigante Vivendi compra Seagram. Warner è la sola "major" rimasta Americana: Universal è ora Francese, Sony  giapponese, EMI inglese, BMG tedesca.
2001 – Per la prima volta le vendite dell’industria musicale scendono, cadendo del 5% .
2003 – Universal abbassa i prezzi del 30 %.

 

 

NASCITA DEI GENERI MUSICALI

Per avere una vista migliore nel mondo della musica, eccovi la nascita dei principali generi musicali:

1909 - Il termine "jazz" è usato per la prima volta nella canzone di Uncle Josh  in Society .

1912 – Il primo blues è pubblicato,  Dallas Blues  di Hart Wand . 

1914 - Jerome Kern inventa il "musical" integrando musica, dramma e balletto .

1917 - La prima registrazione jazz esce a New York

1923 - John Carson registra due canzoni  "hillbilly" e fonda così la country music

1932 - Thomas Dorsey con  Precious Lord inventa la gospel music a Chicago

1932 - Milton Brown and Bob Wills inventano "western swing"

1933 – Il cubano Ignacio Pineiro suona Echale Salsita, che dà  il  nome "salsa" alla  dance music di Cuba.

1934 - Bill Monroe con la canzone Kentucky Waltz popolarizza il "bluegrass" stile

1938 - Boom del  boogie woogie a Chicago

1946 - Muddy Waters compone la prima registrazione del Chicago electric blues

1947 – Il produttore Jerry Wexler inventa il  termine "rhythm and blues" per l’electric blues

1948 - Pete Seeger forma  i Weavers, che iniziano il  "folk revival"

1948 – Il magazine "Billboard" introduce i canoni per il "folk" ed il "race"

1951- Il  primo rock and roll , di Ike Turner con  Rocket 88, viene pubblicato .

1951 - Karlheinz Stockhausen apre la scuola di musica a Darmstadt e inizia la "elektronische musik"

1952 - Roscoe Gordon, un pianista di Memphis, inventa lo "ska" beat con  No More Doggin'

1955 - Ray Charles inventa la "soul" music con  I Got A Woman, un adattamento di un vecchio gospel

1956 -  The rock'n'roll music dei  rockers bianchi è detta "rockabilly" (rock + hillbilly)

1956 - Harry Belafonte con la canzone Banana Boat lancia il "calypso"

1958 - Bobby Freeman con  Do You Wanna Dance inizia la "dance craze"

1959 - The Drifters con There Goes My Baby introducono Latin rhythm al pop music

1960 - Twist è la più grande dance-craze nell’anno delle musiche pazze 

1960 – La parola "reggae" è coniata in Jamaica per identificare uno stile "ragged"  di musica dance, con le radici nel  rhythm and blues  di New Orleans.

1961 - Dick Dale usa il  termine  "surfing" per descrivere il rock and roll strumentale.

1964 – Il riff di You Really Got Me dei  Kinks virtualmente inventa l’  hard-rock

1964 - Charles Dodge e  James Randall  sviluppano la "computer music"

1965 - James Brown conia uno stile di percussioni  di  soul,  il predecessore del  "funk"

1965 - The Warlocks (Grateful Dead) suonano i primi  testi  "acid"

1966 - The 13th Floor Elevator con The Psychedelic Sound Of   ed i  Jefferson Airplane con  Takes Off  sono I primi  album  marchiati  come "psychedelic"

1967 – Il bassista Larry Graham dei Family Stone inventa le linee base del "funk" .

1968 - Gram Parsons inventa il  "country-rock" con gli International Submarine Band

1968 - Born To Be Wild degli Steppenwolf  contiene l’espressione "heavy metal"

1969 - King Crimson con In The Court Of The Crimson King   e Frank Zappa con Uncle Meat  iniziano l’età d’oro del  progressive-rock

1969 - The Third Ear Band inventa la "world-music"

1970 - King Tubby inventa il "dub" in Jamaica

1970 - Black Sabbath debuttano con il  dark rock music

1971 – Il compositore Dave Marsh conia il termine “punk-rock"

1974 – I Ramones debuttano e lanciano il  punk-rock

1974 – Kraftwerk suonando Autobahn diventa  il primo hit interamente  suonato con strumenti  e ritmi elettronici. 1974 - Patti Smith suonando Piss Factory  lancia la "new wave"

1975 - Giorgio Moroder inventa  la "disco mix", musica dance estesa.

1975 – Il DJ giamaicano Clive "Hercules" Campbell reinventa il breakbeat a New York, detto rap music e hip hop.

1976 - William Ackerman inventa la  new-age music

1978 - Brian Eno inventa l’ ambient music

1981 - Juan Atkins realizza la "techno" in Detroit

1981 – Venom con  Welcome To Hell inventa la "black metal"

1985 – Un DJ di Chicago,  DJ Pierre, inventa la "acid-house"

1985 - Green River inventa il  "grunge" a Seattle

1990 - Meat Beat Manifesto invents "jungle" (or "drum'n'bass"), una fusion di hip hop e techno

1991 - The Prodigy con  Charly  scoprono il  "big beat"

1991- Massive Attack con la canzone Blue Lines inventano il "trip-hop"

1993 – Il DJ tedesco Sven Vath  inventa la  "progressive house"

 

 

 

 


APPUNTI DI VIAGGIO…

 

Quasi ci siamo... tra poche ore sarà di nuovo Natale... poche ore che passeremo nei modi  più diversi... lavorando, oziando, andando in giro per gli ultimi regali, o andando in giro da parenti e amici a portare un augurio.

Nel vortice di mille impegni che, come tutti gli anni, accompagna l'arrivo delle feste, quest'anno ho avuto anche la poco gradita sorpresa di 6-giorni-6 a letto con l'influenza. Che dicono i telegiornali essere arrivata ormai già da qualche settimana... l'ho beccata quasi subito... che culo!!

Ma a parte i notevoli inconvenienti del problema... e tralasciando il fatto che la febbre non  mi ha mollato per 4 giorni di filato, nei due giorni restanti ho potuto dedicarmi in toto a letture e ascolti del tutto rilassanti. Spero vivamente che da qui alla fine dell'inverno non mi becchi anche il secondo dei due ceppi "virali" in circolazione quest'anno; scongiuri (ovvi) sono d'obbligo.

Dicevo di letture e ascolti.

Mi ero ripromesso, questo mese, di recensire il libro del nostro Van De Sfroos... devo rimandare... Ma l’amico Faz, vi ha proposto poco sopra la sua recensione del libro del Davide… ed essendo Faz l’autorità suprema sulle cose del De Sfroos… tanto basta.

Su suggerimento dell'amico Maurizio ho preso in prestito dalla biblioteca un libro ASSOLUTAMENTE FANTASTICO.

Il nome dello scrittore non vi dirà un granché... MICHAEL MOORE, il titolo forse l'avete già sentito "STUPID WHITE MAN". E' un libro che circola già da qualche tempo. Un peccato averlo avuto tra le mani  solo adesso, con palese ritardo.

Comunque sia... MOORE potrebbe essere definito il "BEPPE GRILLO D'AMERICA"... se non fosse che il libro di MOORE è molto... ma molto più cattivo dei monologhi del nostro genovese.

Sul retro della copertina il libro recita "UNA ELEZIONE IRREGOLARE HA PRODOTTO UN PRESIDENTE IMMAGINARIO, CHE CI HA MANDATO IN UNA GUERRA INVENTATA. VERGOGNA, VERGOGNA. BUSH, SEI FINITO".

Tanto vi dovrebbe bastare per capire l'argomento di cui tratta il suddetto libro che è, mi ripeto, un capolavoro da avere e mettere via per ricordare alle future generazioni che razza di sporchi imbrogli e soprusi si possono commettere in nome di un "POTERE MONDIALE".

Le prime quaranta pagine sono un pugno nello stomaco. MOORE vi racconta di come Bush sia diventato Presidente nella famosa storia del riconteggio dei voti... UNA VERGOGNA!!!! CHE GIA' SI CONOSCEVA... MA NON NEI SORDIDI DETTAGLI!!!!

Ma poi via via che scorrerete le pagine MOORE vi farà sorridere... magari anche con cose al limite dell'assurdo.

Prendo un unico esempio che vale per le altre 304 pagine di questo libro denuncia.

Avete presente gli ormai famosissimi SUV??? A beneficio di chi ne ignorasse l'esistenza, i SUV sono i SPORT-UTILITY-VEHICLES avete in mente quei macchinoni che sembrano supposte rialzate??? Ecco... magari qualcuno tra voi l'avrà anche comprata.... bene. Questi macchinoni consumano più degli alti autoveicoli, quindi inquinano di più, quindi richiedono che le trivellazioni per il petrolio vengano estese (all'Alaska per esempio) e pare siano anche pericolosi in caso di incidenti. Nonostante tutto, il governo Clinton prima e quello di Bush adesso sta avvantaggiando le case produttrici dei suddetti SUV??? Sarà secondo voi un caso che il Presidente è un petroliere???

E pensare... che ci lamentiamo del Silvio.

Vi consiglio quindi vivamente la breve lettura di "STUPID WHITE MAN" credo che, come me, ne trarrete anche personalissime conclusioni sul momento storico che stiamo vivendo.

 

In fase di ascolto devo dire che ormai mi separano dall'orgia di cd natalizi solo le splendide note di un doppio cd "storico".

Loro sono gli ALLMAN BROTHERS... il cd è "LIVE AT THE ATLANTA POP FESTIVAL ".

Chiamati per aprire e chiudere il Pop Festival del 1970 in quel di Atlanta i mitici ALLMAN sono a tutt'oggi la più famosa band di "SOUTHERN ROCK AMERICANA".

Il doppio è frutto di un recente ritrovamento negli archivi della Epic-Legacy.

I fratelli ALLMAN, in particolare, si esibiscono nel secondo cd alle 3,40 della mattina, aprendo così l'ultima giornata del festival. Dopo di loro avrebbero suonato artisti come Hendrix, B.B.King e altri ancora. La canzone "Mountain Jam" che chiude questo secondo cd ha la durata di ben 28 minuti... una jam continua con le chitarre impazzite e una sessione ritmica da vero infarto. Roba da non credere. Un doppio cd per un totale di più di 150 minuti di musica. E tanto basta.

Un live carico di storia. E più vecchio del sottoscritto...e quindi grande soddisfazione.

Nel prossimo TONNUTO approfondirò il discorso sull'ALLMAN BROTHERS BAND.

 

Chiudo, al fine, questa riflessione sul mese passato con un piccolo bilancino di questo 2003 ormai agli sgoccioli.

Il 2003 si è portato via la mia Nonnina Zita... e, proprio pochi giorni fa ha visto venire alla luce il piccolo Matteo.Bond, mentre qualche mese addietro era stata la nascita di Mirco.Faz ad allietare il nostro settembre. Un benvenuto anche all’amico Bloggers Fabrizio figlio di Betta e Fabiano.

Il 2003 ha calcisticamente portato un'enorme gioia a noi rossoneri... una Coppacampioni battendo in finale i gobbi.... incredibile come neanche nei sogni che facevamo da bambini... e, proprio qualche giorno fa, ci ha portato via l'ennesima coppa intercontinentale.

Il 2003, insomma, come avrebbe dovuto essere ogni altro anno della nostra vita, con una mano ha dato, con l'altra ha tolto.

Ci guardi Iddio dagli anni in cui solo ci viene dato o solo ci viene tolto.

 

Per il 2004 noi del TONNUTO auguriamo a tutti voi la migliore salute e le migliori fortune. AUGURI DI CUORE  RAGAZ!!!

 

 

 


MONDO  RINGHIO!!!!

A CURA DI

 

CARI AMICI, QUESTO MESE IMPEGNI DI FAMIGLIA MI HANNO TENUTO LONTANO DALLA REDAZIONE PER PARECCHIO TEMPO… AVREI AVUTO, INVERO ALCUNI MOTIVI PER INCAZZARMI DI BRUTTO, MA NON NE HO IL TEMPO.

VORREI COMUNQUE SPENDERE DUE RIGHE PER AUGURARVI UN BUON NATALE E UN FELICE ANNO NUOVO E VORREI SUGGERIRVI DUE COSETTE PER I CENONI E PRANZONI VARI CHE SI PREANNUNICIANO.

1)     MANGIATE POCA CARNE… NON FATE GLI ANIMALI!!!

2)     MANGIATE VEGETARIANO… ANDRETE MEGLIO DI CORPO… GUARDATE ME!!

3)     BEVETE POCO ALCOOL… NE VA DEI VOSTRI CAPELLI (PER CHI ANCORA LI HA TUTTI… EH, EH, EH,)

4)     NON ABBUFFATEVI DI CIOCCOLATINI E DOLCI VARI E ASSORTITI… NON IMPESTERETE L’ATMOSFERA CREANDO NUOVI BUCHI NELL’OZONO!!

5)     SE BEVETE ACQUA… CAZZO!!! CONTROLLATE SEMPRE LE BOTTIGLIE!!! E NON FATE SCHERZI IDIOTI!!! AL MASSIMO, SE VORRETE, C’E’ SEMPRE IL VECCHIO SCHERZO… SAPETE QUELLO… MA SI DAI… PIUTTOSTO CHE ALTRO… PISCIATECI DENTRO!!!

UN ABBRACCIO RAGAZ!!!

 

VOSTRO … RINGHIO!!!!

 

 

 


QUESTO NUMERO DEL TONNUTO E’ STATO CHIUSO IN REDAZIONE ALLE

 ORE 13.40    DEL GIORNO 24/12/2003      

 

HA  FATTIVAMENTE COLLABORATO A QUESTO NUMERO (E NOI LO RINGRAZIAMO) :

 

IL PORCELLINO D’INDIA RINGHIO

L’AMICO FAZ

 

RINGRAZIAMO DI CUORE ANCHE TUTTI GLI AMICI CHE CI HANNO SCRITTO E A QUELLI CHE MAGARI VOGLIONO SCRIVERCI …MA ANCORA NON HANNO TROVATO IL TEMPO PER FARLO… SCRIVETECI!!!

CIAO RAGAZ!!

 

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IL NOSTRO INDIRIZZO E’  [email protected]

SCRIVETECI ! ! !

ARRIVEDERCI AL 31/01/2004 CON IL NUOVO NUMERO –